Ai nastri di partenza per la Premier League edizione 2017/18 c'è anche lo Swansea, ormai una garanzia: i gallesi sono giunti alla settima stagione consecutiva nella vecchia Division One e, seppur vengano da un'annata parzialmente da cancellare, quest'anno ripartono con buono spirito e voglia di incidere ancora sul campionato. Quella passata, infatti, è stata statisticamente la peggior stagione di Premier League nella storia dello Swansea: su sei partecipazioni, i gallesi non hanno mai fatto peggio del quindicesimo posto rimediato l'anno scorso (precedentemente si erano sempre piazzati tra l'ottavo e il dodicesimo posto) e i 41 punti sono il minimo storico per il club in massima divisione.
Statisticamente, la 2015/16 è stata la peggior stagione dello Swansea in Premier.
La spiegazione nel semi-flop è da ricercare nelle mosse scellerate da parte della dirigenza, che ha totalmente sbagliato il mercato estivo acquistando due giocatori fotocopia - Llorente e Baston - tralasciando altri ruoli in cui intervenire sembrava vitale. Lacune colmate a gennaio, con il mercato e il cambio in panchina: dopo il frettoloso esonero di Guidolin e la pessima parentesi con Bob Bradley, l'arrivo di Clement ha dato stabilità e ritmo alla squadra. 26 punti in 18 partite con l'ex assistente di Ancelotti hanno permesso ai Cigni di respirare, di sorpassare l'Hull City e mantenere la categoria, nonostante gli affanni.
Proprio questa stabilità ha fatto sì che il mercato non si rendesse particolarmente necessario e - seppur manchino ancora alcune settimane - le spese venissero ridotte al minimo indispensabile, intervenendo solo per un paio di aggiunte. L'unico acquisto a titolo definitivo degno di nota - oltre al secondo portiere Mulder, svincolato - risponde al nome di Roque Mesa, pagato 12.5 milioni di Euro al Las Palmas per prendere in mano le redini del centrocampo, come vertice basso. Di fatto lo spagnolo ventottenne è il sostituto - migliore, avendo più qualità in palleggio e in prima impostazione - di Cork, venduto per quasi 10 milioni al Burnley.
Avvicendamento anche in attacco, dove è partito Borja Baston direzione Malaga, in prestito; lo spagnolo torna nella sua terra per ritrovarsi dopo il naufragio dell'anno scorso, quando fu pagato ben 18 milioni - segnando un solo misero gol. Il sostituto è uno dei giovani inglesi più interessanti di tutto il panorama, il carrarmato Tammy Abraham, in prestito secco dal Chelsea: l'anno scorso ha segnato 26 reti in 48 partite con la maglia del Bristol e l'età (unita a un fisico statuario) gioca dalla sua parte. Il classe 1997 è alla prima vera stagione di Premier, un banco di prova di rilievo.
Difficile però immaginare che l'inglese trovi spazio in un attacco già piuttosto pieno, essendo l'unica punta Llorente insostituibile, al pari di Sigurdsson, che dovrebbe partire da destra. L'islandese per ora rimane in Galles, ma attenzione alle offerte che potrebbero piovere all'improvviso. L'accoppiata ha prodotto l'anno scorso 25 gol contro i 24 di tutto il resto della squadra ed è ovviamente il punto di forza della squadra. L'attacco è completato da Jordan Ayew, per caratteristiche il completamento perfetto degli altri due: per questo Abraham potrebbe faticare a giocare con continuità, sebbene sia il giocatore con più hype addosso dell'intera rosa.
Gli altri reparti sembrano per ora sufficientemente riforniti, anche se in difesa l'addio di Jordi Amat lascia un buco probabilmente da colmare con un ultimo innesto, magari un potenziale titolare che possa giocarsi il posto con Fernandez e Mawson. Naughton e Olsson sulle corsie non sembrano in discussione, così come Fabianski - più volte eroe silenzioso degli ultimi anni - tra i pali. A centrocampo, a fianco di Mesa dovrebbero trovare campo Fer e Carroll, con Ki pronto a rappresentare una buona alternativa.
Difficile che con questa squadra Paul Clement riesca ad andare oltre l'obiettivo salvezza, soprattutto considerando che i primi sette posti sembrano già essere prenotati dalle top six più l'Everton. In ogni caso, l'allenatore inglese vorrà iniziare mantenendo i piedi saldi al suolo: se poi i suoi dovessero spiccare il volo, l'aereo sarà indubbiamente in grado di pilotarlo. Attenzione però ad eventuali ammaraggi: in Premier tutto è possibile...