Tutti sono convinti che Alexis Sanchez lascerà l’Arsenal. Anche lo stesso Niño Maravilla non ha avuto remore nel dichiarare che vuole giocare la Champions League l’anno prossimo, cosa che non potrà accadere restando con la maglia dei Gunners. Tutti sicuri, tranne uno. Colui che tra l’altro ha più potere di ogni altro nel merito della questione. Si tratta di Arsène Wenger.
Il manager alsaziano ha ribadito in conferenza stampa dalla Cina quanto già espresso nei mesi passati sul cileno: “Sanchez non è in vendita e lui non ci ha chiesto di andare via. La nostra situazione finanziaria è forte e non abbiamo bisogno di vendere i nostri migliori giocatori. Il Paris Saint Germain non può prendere Alexis, ecco perché ha spostato la concentrazione su Neymar”. Poi passa ad accuse velate verso alcuni club che sono sulle tracce dell’ex Udinese e Barcellona: “Noi abbiamo rispetto delle altre società: chiediamo se vogliono vendere un calciatore e se la risposta è no, non insistiamo. Quando hai top players in rosa, succede spesso che i procuratori parlino con altri dirigenti. Non possiamo controllarlo”.
L’attuale contratto di Sanchez scade il 30 giugno 2018 e quindi da febbraio l’attaccante può firmare con qualsiasi altra squadra liberamente senza che l’Arsenal incassi nemmeno un centesimo, ma a Wenger non interessa pensare a quel che accadrà: “Manca ancora molto alla fine del mercato, ma sono sicuro che la situazione non cambierà”.
Il PSG è molto interessato a Sanchez e la stampa francese ha parlato di un incontro fra la dirigenza parigina e l’entourage del calciatore nelle scorse settimane, ma ci sono altre squadre pronte ad avanzare offerte, come per esempio il Manchester City. In questo caso però la soluzione sembra improbabile, per non trovarsi il Niño Maravilla di fronte con un altra maglia in Premier League; il Bayern Monaco sembra avere mollato un po’ il colpo, così come due squadre italiane come Juventus ed Inter.