Alvaro Morata è il colpo di questa sessione di mercato per quanto riguarda la Premier League. Il Chelsea di Antonio Conte ha convinto il Real Madrid a lasciarlo partire solo con un assegno da circa 85 milioni di euro, mentre per l'attaccante è arrivato un contratto da 10 milioni netti a stagione più 2 di bonus. Numeri da top player, numeri che dovranno essere ripagati in campo. Conte, però, sperava di avere Morata nella propria squadra già dai tempi della Juventus.

Adesso il desiderio del tecnico è stato esaudito e questa volontà ha pesato nella scelta di Morata, come racconta l'attaccante al sito ufficiale dei Blues: "Ho deciso di giocare in Premier League e volevo farlo nella squadra di Antonio Conte. Ora devo lavorare duro, segnare gol e giocare bene. È stata dura lasciare Madrid ma non così dura quando lo fai per un club come il Chelsea, con questi giocatori e questo allenatore. Penso che possiamo giocarcela con Real Madrid e Barcellona e vincere. Perché la Premier League è speciale? Quand'ero piccolo la guardavo con mio papà ed è incredibile, tanti gol e partite veloci. Guardavo Drogba, Shevchenko, Torres e pensavo di poter giocarci entro qualche anno. Per me è un sogno adesso indossare la maglia numero 9 del Chelsea".

Morata, dopo i passaggi formali sbrigati in Inghilterra, ha raggiunto Conte e i compagni nel giro di amichevoli che la squadra sta affrontando prima dell'inizio della stagione ufficiale. Le sue condizioni fisiche dovrebbero essere buone, ma probabilmente ci sarà bisogno di un pochino di tempo per arrivare al meglio della forma, o comunque raggiungere quegli standard pretesi da Conte. Con Morata, il tecnico italiano trova un giocatore dalle caratteristiche uniche all'interno della rosa del Chelsea. Un attaccante completo, in grado di essere il finalizzatore della manovra della squadra, ma anche un facilitatore di gioco per centrocampisti e compagni di reparto. Non impossibile pensare ad una coesistenza con Diego Costa in determinate situazioni, anche se inizialmente la sensazione è che Conte dovrà scegliere fra i due spagnoli, come "punteri" per il proprio attacco.