L’anno scorso, dopo aver vinto la storica Premier League, ha accettato di rimanere per riconoscenza. Ora è giunto il momento di spiccare il volo verso altri lidi, ma la società ha deciso di alzare il muro. Riyad Mahrez vuole lasciare il Leicester ed approdare in una squadra che punti stabilmente a vincere; il club del presidente Vichai Srivaddhanaprabha però non ha intenzione di facilitare la sua uscita e chiede 50 milioni di sterline per il cartellino dell’algerino. L’Arsenal aveva già trovato l’accordo con il giocatore e sembrava che l’annuncio del trasferimento fosse ad un passo, poi il dietrofront del Leicester con la richiesta schizzata verso l’alto che ha fatto indietreggiare Arsène Wenger e lo ha costretto a cercare un’alternativa – individuata in Thomas Lemar del Monaco.
Per questa mossa improvvisa lo stesso Mahrez si è infuriato con il club ed è rimasto anche spiazzato, avendo di fatto già rotto con lo spogliatoio, tanto che il manager Craig Shakespeare ha dichiarato: “Deve dimostrare impegno e voglia di rimettersi in gioco, almeno finché vestirà la maglia del Leicester. È ovvio che con certe dichiarazioni sia i tifosi che i giocatori ci siano rimasti male e siano delusi. Sta a lui ora riconquistare la loro fiducia, sebbene capisco non sia facile. Noi abbiamo bisogno di lui, ma se dovesse arrivare l'offerta giusta e le sue richieste sono quelle di lasciare il club, è chiaro che partirà”.
Acquistato dal Le Havre per 500mila euro, Mahrez arriva in Inghilterra nel gennaio 2014, in Championship, dove in 6 mesi aiuta il Leicester a tornare in Premier League con 3 reti e 5 assist in 19 presenze; la prima stagione in massima serie non è semplice ma grazie ad un finale in crescendo le Foxes agguantano una salvezza quasi insperata – fondamentale la vittoria sul Southampton alla terzultima giornata per 2-0 con la doppietta dell’algerino. Poi arriva la leggendaria stagione 2015-16, quella del titolo e della consacrazione a livello internazionale, insieme ai compagni Vardy e Kantè, tra gli altri: 17 reti e 10 assist in 37 partite nella squadra perfetta costruita da Claudio Ranieri. L’ultimo anno è stato più difficile, come ci si poteva aspettare, con l’undicesimo posto finale in campionato ma con anche l’esordio in Champions League – 4 reti in 9 partite fino ai quarti di finale.