Dopo il matrimonio con la sua bella Alice Campello dello scorso 17 giugno a Venezia, Alvaro Morata starebbe per dire un altro sì. Questa volta non c’entra alcuna donna, ma una squadra di calcio, cioè il Manchester United. Da tempo si parla della trattativa in via di definizione tra lo spagnolo ed i Red Devils, senza arrivare mai alla chiusura.

Il Daily Express di quest’oggi però rivela un particolare che metterà la parola fine alla vicenda, risolta in maniera positiva per il club inglese: Morata avrebbe confessato agli amici più stretti di considerarsi ormai un calciatore dello United ed in più si sarebbe reso disponibile ad interrompere il suo viaggio di nozze pur di accelerare il suo trasferimento a Old Trafford. Dunque siamo ai dettagli, perché il Man Utd verserà 60 milioni di sterline al Real Madrid, poco meno di 70 milioni di euro, per accaparrarsi le prestazioni del centravanti classe ‘92, reduce da una stagione molto positiva nonostante sia stato impiegato con il contagocce da Zinedine Zidane, che gli preferiva spesso, forse troppo, Karim Benzema: 20 goal in 43 presenze fra tutte le competizioni - soli 19 gettoni da titolare – e con 4 trofei conquistati – Liga, Champions League, Supercoppa Europea e Mondiale per Club.

Per Morata è pronta la maglia numero 9, quella che è stata di Zlatan Ibrahimovic durante l’ultimo anno, e già ad agosto si ritroverà di fronte la sua ormai ex squadra a Skopje, nella finale di Supercoppa Europea, con la possibilità anche finire nello stesso girone dei Blancòs nella prossima Champions League. Oltre alla chance di giocare in uno dei club più prestigiosi al mondo, a Morata sarà utile giocare nel Manchester United per convincere il tecnico della nazionale spagnola Julen Lopetegui ad affidargli il ruolo di prima punta titolare delle Furie Rosse nel prossimo Mondiale di Russia nel 2018: ora quel posto spetta a Diego Costa, ma con l’ispano-brasiliano in uscita dal Chelsea verso destinazioni esotiche – magari in Cina – dove il suo conto in banca verrà certamente rimpinguato a fronte però dello scotto da pagare in termini di competitività del campionato, Alvaro è pronto a ribaltare le gerarchie.