Arrivò con il più classico dei "biscotti" l'eliminazione ai gironi dell'Italia under-21 nell'Europeo di categoria di due anni fa, per mano della Svezia che poi si laureò campione. Per i gialloblù sembra arrivato lo stesso destino, anche se un po' all'inverso: il rigore di Kownacki al 90esimo tiene vive le flebili speranze della Polonia di un passaggio del turno, ma al contempo riduce drasticamente quelle degli scandinavi, fermi al terzo posto a 2 punti dopo il pari al debutto contro l'Inghilterra. Un risultato che non accontenta ma non condanna nessuno, anche se l'eliminazione sembra vicina per entrambe le squadre. Di seguito il racconto del match.

Il tecnico biancorosso Marcin Dorna opta per un 4-2-3-1 all'inizio della gara. Davanti al portiere Wrabel ci sono Kedziora, Bednarek, Jach e Jaroszynski. Dawidowicz fa coppia con Linetty in mediana, in attacco dietro alla punta Stepinski ci sono Frankowski, Kownacki e Moneta. La risposta di Hakan Ericson è schematizzabile con un 4-3-1-2: Cajtoft c'è fra i pali. I terzini sono Wahlqvist e Lundqvist, in mezzo Dagerstal e Larsson. Tibbling, Fransson e Hallberg formano la catena bassa del romb, completato da capitan Olsson. Strandberg fa coppia con Cibiki in attacco.

I polacchi si confermano una squadra che parte forte in seguito al gol inutile al debutto contro la Slovacchia dopo soli 53 secondi: in questo caso, dopo un buon pressing iniziale, Kownacki al sesto di gioco con un'ottima iniziativa sulla destra apre lo spazio, entra in area e serve dall'altro lato l'inserimento di Moneta il quale, col piattone destro dal limite, piazza la sfera nell'angolo lontano e fa 1-0. L'inerzia della gara è perciò in favore degli slavi i quali possono gestire il possesso palla e, di conseguenza, hanno il pieno comando della sfida nella prima mezz'ora: Stepinski prima è lasciato tutto da solo davanti al portiere ma si addormenta e gli regala il pallone, poi assiste con una sponda volante (forse involontaria) la corsa dentro di Frankowski che però in acrobazia - c'è da dire anche abbastanza defilato - trova solo l'esterno della rete. Le occasioni sono abbastanza ma la squadra in vantaggio, nonostante trovi sempre un vantaggio numerico fra le linee, non riesce a consolidare questo 1-0.

Quando si muove bene ai 16 metri la nazionale gialloblù si conferma efficace: una combinazione fra Cibicki e Olsson parte alla trequarti e termina al limite, dove il primo fra i due calcia al volo: la sua botta col destro termina non di molto a lato. Ancora Cibicki cerca un triangolo ma trova un rimpallo che è comunque favorevole a meno di 10' dal termine della prima parte della sfida, cosìcchè l'attaccante possa calciare dal centro-sinistra a giro: Wrabel respinge in maniera non impeccabile e Strandberg è pronto nel ribadire in porta in tuffo di testa, trovando l'1-1. Adesso gli scandinavi sono più reattivi e attaccano il match: una palla inattiva con conseguente dormita degli avversari regala a Larsson, sull'assist invitante di Olsson, la possibilità di svettare, tutto solo, in anticipo vicino all'area piccola: perfetto l'impatto del terzino che ribalta il risultato spedendo la sfera alla destra di Wrabel, è 1-2.

Nella ripresa c'è un'altra partenza forte a far ben sperare gli slavi: Stepinski è pescato dalla corsia mancina, ma il suo tiro viene respinto da Cajtoft in avvio. Al 56esimo lo stesso centravanti dribbla Olsson a centrocampo e poi guida una ripartenza tre-contro-due: la scelta è per un appoggio sul centro-sinistra verso il centrocampista della Sampdoria Linetty il quale controlla così così e calcia centralmente col suo piede debole, regalando al portiere una respinta col ginocchio piuttosto facile. Kownacki al 70esimo trova ancora i guantoni dell'estremo difensore oppositore a negargli la gioia personale. Nonostante una produzione pressochè nulla in avanti, i nordici mantengono il risultato senza troppi problemi: il ritmo cala da parte di entrambe le fazioni. Un'iniziativa del neo-entrato Engvall è bravo a sfruttare un'amnesia in impostazione dei suoi avversari e parte in un'azione personale che termina con un tiro da circa 20 metri col destro, bloccato da Wrabel. All'82esimo  cross tagliato dalla destra sul secondo palo, dove c'è Kownacki da posizione favorevole: Cajtoft quasi all'incrocio mette la manona ed evita il pareggio. Un paio di mischie, sulla serie di calci d'angolo che seguono, sono soltanto brividi: ben più concreta l'iniziativa con cui Piatek dribbla Dagerstal al 90esimo sulla sinistra dell'area, guadagnandosi un calcio di rigore a causa di un contatto seguente. Kownacki si presenta sul dischetto ed è freddo: 2-2 il risultato finale, deciso dal penalty.