I campioni del mondo in carica, i campioni d'Africa, i Re del Sudamerica e la vincitrice della Coppa d'Asia. Le premesse per chiedere spettacolo, equilibrio e divertimento al Gruppo B dell'edizione 2017 della Confederations Cup ci sono tutte, visto che l'urna si è divertita a ripartire in maniera non proprio equilibrata le partecipanti. Da una parte troviamo Portogallo, Russia, Nuova Zelanda e Messico, dall'altra Germania, Cile, Camerun e Australia. Proprio queste quattro sono le squadre prese in esame in questa guida, che si occupa di presentare un raggruppamento in cui le sorprese potrebbero essere all'ordine del giorno, se i giovani tedeschi dovessero deludere le aspettative (ipotesi di difficile concretizzazione), o se il Cile dovesse perdere smalto. Perché il Camerun non è a caso la squadra dei leoni indomabili, mentre l'organizzazione e la nobiltà dell'Australia, alla ricerca di nuovo slancio, possono dire la loro. Diversi i temi, da trattare squadra per squadra. Entriamo nel dettaglio.
Camerun
Dopo quattordici anni di assenza, il Camerun torna protagonista alla Confederations Cup, da detentore della Coppa d'Africa, conquistata a dir poco a sorpresa in Gabon tra gennaio e febbraio. Terza partecipazione, dopo la capatina del 2001 con eliminazione ai gironi e la corsa del 2003, interrotta soltanto in finale di fronte alla Francia, con il Golden Gol di Henry. La competizione non evoca in ogni caso ricordi piacevoli ai leoni indomabili, soprattutto ripensando alla semifinale contro la Colombia di quella campagna francese, quando Marc-Vivien Foé si accasciò a terra senza mai più rialzarsi.
Sarà senza ombra di dubbio una motivazione in più per i campioni del continente nero. Il tecnico Hugo Broos ha deciso di tracciare una linea di continuità tra il roster a sua disposizione in Coppa d'Africa e l'attuale composizione che ha viaggiato verso la Russia. Soltanto sei i cambiamenti, ma nessuno coinvolge grandi nomi. In tanti, dopo aver snobbato l'impegno in Gabon di cinque mesi fa, sono stati lasciati a casa senza troppi rimpianti, diversi sono invece esclusi per scelta tecnica: Ndy Assembé, Kameni, N'Koulou, Chedjou, Matip, Bassong, Bedimo, Poundjé, Nyom, M'Bia, Choupo-Moting, Amadou, Salli, N'Jié, Kweuke. Leggere questi nomi rende a sufficienza l'idea di quanto il Camerun sia rimaneggiato tecnicamente.
L'undici di partenza su cui farà affidamento Broos sarà comunque in buona parte lo stesso visto in Coppa d'Africa, con le solite alternative in attacco e l'arma Aboubakar in uscita dalla panchina. Occhi puntati, tra gli altri, su Anguissa, mediano del Marsiglia che dovrebbe essere lanciato dal primo minuto e dovrebbe rappresentare l'unica variazione rispetto alle abitudini. La sua stagione è andata in calando, ma è stata archiviata con ben trentatré presenze.
Questa la lista completa dei convocati. Da tenere d'occhio la situazione Onana, il quale dovrebbe lasciare il posto dal primo minuto al cugino Ondoa, che ha ben figurato in Gabon.
Ruolo | Numero | Nome | Età | Squadra |
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POR | 1 | Thomas Ondoa | 21 | Siviglia Atletico (SPA) |
POR | 16 | André Onana | 21 | Ajax (OLA) |
POR | 23 | Georges Bokwe | 27 | Mjondalen (NOR) |
TD | 19 | Collins Fai | 24 | Standard Liegi (BEL) |
TD/TS | 2 | Ernest Mabouka | 27 | Zilina (CZE) |
DC | 4 | Adolphe Teikeu | 26 | Sochaux (FRA) |
DC/TD | 13 | Jerome Guihoata | 22 | Panionios (GRE) |
DC | 21 | Lucien Owona | 26 | Alcorcon (SPA) |
DC/MED | 5 | Michael Ngadeu Ngadjui | 26 | Slavia Praga (CZE) |
DC | 22 | Joseph Ngwem | 25 | Progresso (ANG) |
TS | 6 | Ambroise Oyongo | 25 | Montreal Impact (USA) |
MED | 15 | Sebastien Siani | 30 | Ostende (BEL) |
MED | 14 | Georges Mandjeck | 28 | Metz (FRA) |
CEN | 3 | Andre-Frank Zambo Anguissa | 21 | Marsiglia (FRA) |
TRQ | 17 | Arnaud Djoum | 28 | Hearts (SCO) |
AS | 20 | Karl Toko Ekambi | 24 | Angers (FRA) |
TRQ | 11 | Olivier Boumal | 27 | Panathinaikos (GRE) |
ALA | 8 | Benjamin Moukandjo | 28 | Lorient (FRA) |
AD | 13 | Christian Bassogog | 21 | HN Jianye (CIN) |
ATT | 7 | Nicolas Ngamaleu | 22 | Altach (AUT) |
ATT | 18 | Robert Ndip Tambe | 23 | Spartak Trnava (SVK) |
ATT/AD | 9 | Jacques Zoua | 25 | Kaiserslautern (GER) |
ATT | 10 | Vincent Aboubakar | 25 | Besiktas (TUR) |
All. | Hugo Broos | Belgio |
Cile
Dopo il back-to-back in Copa America, il Cile vuole puntare a vincere di nuovo. Dopo lo straordinario successo casalingo del 2015 ai danni dell'Argentina in finale, la replica dell'anno scorso ha posto la Roja nell'Olimpo delle nazionali, come un ciliegina su una torta ben impastata da Jorge Sampaoli e rifinita dal suo successore, Juan Antonio Pizzi. Sarà l'esordio in Confederations Cup per Vidal e compagni, i quali arrivano in Russia come la favorita numero due, al pari del Portogallo, alla vittoria finale, subito dietro la Germania. Sarà un banco di prova importantissimo per testare la crescita di una squadra esperta, ma che sta provando a ringiovanirsi passo dopo passo.
Anche in questa direzione vanno lette diverse esclusioni, ad esempio Albornoz, Orellana, o gli avanti Pinilla e Paredes, passando da Mati Fernandes, Valdivia e Carmona. Il nucleo centrale è ovviamente rimasto il solito, così come sarà anche l'undici titolare, ma si notano piccoli tentativi di ringiovanimento soprattutto nel reparto offensivo, dove Valencia, Rodriguez e Sagal vogliono ritagliarsi spazi per affiancare gli intoccabili Vargas e Sanchez. Anche la promozione a titolare di Roco, al fianco di Medel in difesa, ne è un piccolo segnale, anche se la concorrenza dell'esperto Jara è ovviamente agguerrita.
Chiamati a trascinare sono comunque i soliti noti, i soliti grandi nomi: Medel in difesa, in attesa di scoprire il proprio futuro, che sembra più lontano dall'Inter, Vidal a centrocampo, leader chiamato alla conferma ed elemento imprescindibile per Pizzi, e ovviamente la stella Alexis Sanchez in attacco, anch'egli nel bel mezzo delle chiacchiere di mercato. I tre perni di una squadra collaudata, che viaggia in terra sovietica per vincere ancora, con le stesse idee e, per buona parte, gli stessi uomini.
Questa la lista completa dei ventitré convocati (età media 29,1) di Pizzi.
Ruolo | Numero | Nome | Età | Squadra |
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POR | 1 | Claudio Bravo | 34 | Manchester City (ING) |
POR | 12 | Cristopher Toselli | 29 | Universidad Catolica (CIL) |
POR | 23 | Johnny Herrera | 36 | U. de Chile (CIL) |
DC | 17 | Gary Medel | 29 | Inter (ITA) |
DC | 3 | Enzo Roco | 24 | Cruz Azul (MEX) |
DC | 18 | Gonzalo Jara | 31 | U. de Chile (CIL) |
TS | 2 | Eugenio Mena | 28 | Recife (BRA) |
TS | 15 | Jean Beausejour | 33 | U. de Chile (CIL) |
TD | 4 | Mauricio Isla | 29 | Cagliari (ITA) |
TD | 13 | Paulo Diaz | 22 | San Lorenzo (ARG) |
MED/DC | 5 | Francisco Silva | 31 | Cruz Azul (MEX) |
MED | 21 | Marcelo Diaz | 30 | Celta Vigo (SPA) |
CEN | 8 | Arturo Vidal | 30 | Bayern Monaco (GER) |
CEN | 20 | Charles Aranguiz | 28 | Bayer Leverkusen (GER) |
CEN | 10 | Pablo Hernandez | 30 | Celta Vigo (SPA) |
CEN | 14 | Felipe Gutierrez | 26 | Internacional (BRA) |
AD | 6 | José Pedro Fuenzalida | 32 | Universidad Catolica (CIL) |
TRQ | 19 | Leonardo Valencia | 26 | Palestino (CIL) |
ALA/ATT | 7 | Alexis Sanchez | 28 | Arsenal (ING) |
ALA | 16 | Martin Rodriguez | 22 | Cruz Azul (MEX) |
ALA | 22 | Edson Puch | 31 | Pachuca (MEX) |
ATT/ALA | 11 | Eduardo Vargas | 27 | Tigres (MEX) |
ATT | 9 | Angelo Sagal | 24 | Huachipato (CIL) |
All. | Juan Antonio Pizzi | Spagna |
Australia
Dodici anni dopo l'ultima apparizione, l'Australia torna protagonista in Confederations Cup, per la quarta volta. La prima, nel 1997, si concluse con la sconfitta in finale (6-0 contro il Brasile di Ronaldo e Romario), poi quattro anni dopo fu terzo posto, infine nel 2005 l'eliminazione ai gironi. L'Australia di oggi è una squadra con meno talento rispetto a quella generazione, marchiata Kewell, Viduka, Schwarzer e Aloisi, quella che nel 2006 fece sudare sette camicie all'Italia poi campione del mondo. Meno talento, ma un'età media non elevatissima (26,5) e tanti giocatori più utili che forti, almeno per il momento.
Il Commissario Tecnico Ange Postecoglu sta lavorando anche in questa direzione, cercando di rendere la sua selezione una squadra, effettuando scelte coerenti nel tempo e tentando di dare un'organizzazione di gioco chiara. Nello stilare la lista dei convocati, però, si è trovato costretto a escludere due nomi di primo piano, due titolari come capitan Mile Jedinak e Brad Smith, rispettivamente a causa di problemi all'inguine e al tendine del ginocchio. Assenze pesanti, ma comunque rimpiazzabili nell'undici iniziale, agevolato soprattutto dalla scelta di giocare a tre dietro, sperimentata negli ultimi impegni e che probabilmente si rivedrà in Russia.
Il 3-4-2-1 un po' alternativo prevede di fatto due esterni iper-offensivi a presidiare le corsie, come sono Robbie Kruse e Matthew Leckie, avanzando un centrocampista capace di lavorare in contenimento (Mooy) vicino a Rogic, alle spalle della punta. L'equilibratore che permette al sistema di reggersi in piedi sarà Milligan, in assenza di Jedinak. Occhi puntati soprattutto sui due avanzati, Mooy e Rogic: il primo è l'acquisto più costoso nella storia dell'Huddersfield, neo-promossa in Premier League che lo riscatterà dal Manchester City per 10 milioni di sterline, il secondo è forse il talento puro più in luce. Non c'è nell'undici la leggenda 37enne Tim Cahill, a cui è stato ritagliato un ruolo da dodicesimo, subentrando dalla panchina.
Ecco la lista completa dei ventitré a disposizione di Postecoglu.
Ruolo | Numero | Nome | Età | Squadra |
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POR | 1 | Matthew Ryan | 25 | Valencia (SPA) |
POR | 12 | Mitchell Langerak | 28 | Stoccarda (GER) |
POR | 18 | Danny Vukovic | 32 | Sydney FC (AUS) |
DC | 20 | Trent Sainsbury | 25 | Jiangsu Suning (CIN) |
DC | 2 | Milos Degenek | 23 | Yokohama Marinos (JPN) |
DC | 8 | Bailey Wright | 24 | Bristol City (ING) |
DC/TD | 19 | Ryan McGowan | 27 | Guizhou Zhicheng (CIN) |
DC | 6 | Dylan McGowan | 25 | Paços de Ferreira (POR) |
TS | 16 | Aziz Behich | 26 | Bursaspor (TUR) |
TS | 3 | Alex Gersbach | 20 | Rosenborg (NOR) |
CEN | 22 | Jackson Irvine | 24 | Burton Albion (ING) |
MED | 5 | Mark Milligan | 31 | Baniyas (EAU) |
CEN | 21 | Massimo Luongo | 24 | QPR (ING) |
CEN | 13 | Aaron Mooy | 26 | Huddersfield (ING) |
CEN | 15 | James Jeggo | 25 | Sturm Graz (AUT) |
TRQ | 23 | Tom Rogic | 24 | Celtic (SCO) |
TRQ | 17 | Ajdin Hrustic | 20 | Groningen (OLA) |
ALA/ATT | 7 | Matthew Leckie | 26 | Hertha Berlino (GER) |
TRQ/ALA | 14 | James Troisi | 28 | Melbourne Victory (AUS) |
TRQ/ATT | 4 | Tim Cahill | 37 | Melbourne City (AUS) |
ALA | 10 | Robbie Kruse | 28 | Svincolato |
ATT | 11 | Jamie Maclaren | 23 | Darmstadt (GER) |
ATT | 9 | Tomi Juric | 25 | Lucerna (SVI) |
All. | Ange Postecoglu | Australia |
Germania
Lista degli assenti per scelta tecnica: Boateng, Howedes, Hummels, Khedira, Kroos, Ozil, Muller. Lista degli assenti obbligati causa infortunio: Neuer, Gundogan, Weigl, Schurrle, Gotze, Reus. A primo acchito, pensare ad una Nazionale senza tutto questo patrimonio calcistico di livello mondiale può indurre a supporre che la Confederations Cup sia una semplice vetrina per i giovani. Mai ipotesi fu più errata, anche se tutta da dimostrare. La Germania si presenta in Russia senza di fatto una formazione titolare e mezza, con tanti giocatori esordienti, ma, nonostante questo, parte ancora da favorita per la vittoria finale, e non soltanto per questioni di livello basso nella competizione.
Nove dei convocati nella lista iniziale (poi scremata per cause di forze maggiori) stilata da Joachim Low potrebbero far parte dell'under-21, impegnata in Polonia negli Europei, così come almeno tre o quattro elementi selezionati da Kuntz potrebbero viceversa essere parte della Nazionale Maggiore. Il discorso potrebbe essere allargato all'under-20. Ovviamente i Commissari Tecnici hanno cooperato per equilibrare al meglio le proprie scelte, il quadro che ne viene fuori - tenendo conto della lista delle esclusioni di cui sopra - non può far altro che spaventare, per la mole di talento, qualità ed esperienza che si riscontra in squadre così giovani.
La Nazionale Maggiore ha perso negli ultimi giorni due elementi che non sono stati rimpiazzati, probabilmente anche per il discorso di cui sopra sulla collaborazione tra allenatori: Leroy Sané, che si opererà al naso, e Diego Demme, alle prese con problemi alla schiena. Il 3-4-2-1 (o 4-2-3-1, gli interpreti sarebbero identici) si dovrebbe comporre di una difesa guidata da Mustafi, giocatore più esperto della compagnia insieme a Julian Draxler, capitano - e, ricordiamo, classe 1993 - e fantasista alle spalle dell'attacco, dove dovrebbe esserci Stindl a lavorare a fianco di un bomber. Tantissima attesa per due probabili uomini-mercato come Goretzka e Brandt.
Al netto degli infortunati non rimpiazzati, sono 21 gli uomini che Low si è portato in Russia, con una ridicola età media di 24,4 anni. Dettaglio: il più "anziano" non scollina oltre i trenta.
Ruolo | Numero | Nome | Età | Squadra |
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POR | 22 | Marc-André Ter Stegen | 25 | Barcellona (SPA) |
POR | 12 | Bernd Leno | 25 | Bayer Leverkusen (GER) |
POR | 1 | Kevin Trapp | 28 | PSG (FRA) |
DC | 2 | Shkodran Mustafi | 25 | Arsenal (ING) |
DC | 16 | Antonio Rudiger | 24 | Roma (ITA) |
DC | 17 | Nicklas Sule | 21 | Bayern Monaco (GER) |
DC/MED/TD | 4 | Matthias Ginter | 23 | Borussia Dortmund (GER) |
TD | 6 | Benjamin Henrichs | 20 | Bayer Leverkusen (GER) |
TD/MED | 18 | Joshua Kimmich | 22 | Bayern Monaco (GER) |
TS | 3 | Jonas Hector | 27 | Colonia (GER) |
TS | 5 | Marvin Plattenhardt | 25 | Hertha Berlino (GER) |
MED/CEN | 14 | Emre Can | 23 | Liverpool (ENG) |
CEN/TD | 21 | Sebastian Rudy | 27 | Bayern Monaco (GER) |
CEN | 8 | Leon Goretzka | 22 | Schalke 04 (GER) |
CEN/TRQ | 10 | Kerem Demirbay | 23 | Hoffenheim (GER) |
ALA | 20 | Julian Brandt | 21 | Bayer Leverkusen (GER) |
TRQ/AS | 7 | Julian Draxler | 23 | PSG (GER) |
AS | 15 | Amin Younes | 23 | Ajax (GER) |
TRQ/ATT | 13 | Lars Stindl | 28 | Borussia Moenchengladbach (GER) |
ATT | 11 | Timo Werner | 21 | RB Lipsia (GER) |
ATT | 9 | Sandro Wagner | 29 | Hoffenheim (GER) |
Infortunato | Diego Demme | |||
Infortunato | Leroy Sané | |||
All. | Joachim Low | Germania |