Per il quarto anno consecutivo il Southampton conclude la stagione fra le prime 8 in Premier League, anche se forse i tifosi si aspettavano un salto di qualità. Ovviamente le importanti partenze di Sadio Manè e Victor Wanyama, oltre al trasferimento del tecnico Ronald Koeman all’Everton, hanno inciso non poco sulle potenzialità della squadra, ma l’arrivo del nuovo allenatore Claude Puel, reduce da una buona esperienza al Nizza, seguito dagli ingaggi di Sofiane Boufal – acquisto più oneroso della storia del club -, Hojbjerg e Redmond permettevano ai Saints di ambire a posizioni di alto livello e di essere competitivi in Europa League, dopo essere stati eliminati l’anno prima ai playoff contro il Midtjylland.

Sadio Manè ceduto al Liverpool per oltre 40 milioni di euro | www.101greatgoals.com
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Il film della stagione

La partenza non è delle migliori: 2 punti nelle prime 4 giornate in campionato, a cui però si aggiunge la bella vittoria contro lo Sparta Praga nella prima gara in Europa League per 3-0. 8 partite senza sconfitte tra tutte le competizioni, dopodichè si apre un periodo di forti alti e bassi. In Premier il Southampton non ingrana ed oscilla fra l’ottavo ed il tredicesimo posto, mentre in Europa arriva l’eliminazione all’ultimo turno della fase a gironi per mano degli israeliani dell’Hapoel Beer Sheva, così come in FA Cup, subendo un pesantissimo 5-0 casalingo dall’Arsenal; a consolare la truppa c’è l’ottimo cammino in League Cup, con 5 vittorie su 5 senza subire goal e finale contro il Manchester United raggiunta. La seconda metà di stagione continua sulla falsariga della prima e l’arrivo a gennaio di Manolo Gabbiadini, nonostante un avvio clamoroso, non modifica la pochissima continuità in campionato e la doppietta dell’italiano non evita la sconfitta a Wembley nell’ultimo atto di EFL contro i Red Devils negli ultimi minuti di partita; la stagione si conclude quindi con un ottavo posto finale, fuori dalla zona Europa League.

Tra infortuni e delusioni

A discolpa di Puel però, c’è il fattore sfortuna: i gravissimi infortuni occorsi a due uomini fondamentali come Van Dijk in difesa e Charlie Austin in attacco sono stati decisivi, come anche i problemi con la società di Josè Fonte, ceduto al West Ham. Il tecnico francese si è ritrovato a dover affidarsi al giovane Stephens, alla prima stagione nella massima serie, i coppia con Yoshida per il reparto arretrato, mentre il grande colpo Boufal è stato frenato da diversi problemi fisici e, quando impiegato, ha deluso. Anche Gabbiadini, dopo l’inizio sprint, è stato fatto fuori da un infortunio ed il peso offensivo è stato sulle spalle di Shane Long, non certo un bomber di primo pelo. La mancanza di incisività sotto porta è stata evidente: 41 goal segnati in totale in Premier League, meglio solo delle ultime 5 in classifica.

Stagione deludente per Boufal: 30 presenze - solo 14 da titolare - e 2 goal totali | www.dailystar.co.uk
Stagione deludente per Boufal: 30 presenze - solo 14 da titolare - e 2 goal totali | www.dailystar.co.uk

Soddisfazioni? Poche

Anche a livello di soddisfazioni nelle singole partite questa stagione è stata avara: contro le sette squadre che sono arrivate davanti in classifica per esempio, il Southampton ha battuto solamente l’Everton al St. Mary’s; per il resto, 4 pareggi e 9 sconfitte. In Europa League l’eliminazione subita dai debuttanti dell’Hapoel Beer Sheva è stata clamorosa, con sole due vittorie su 6 incontri. Come detto però, bisogna sottolineare l’ottimo percorso in Coppa di Lega, interrotto proprio sul più bello. La dirigenza ora deve decidere se continuare con Puel o scegliere un’altra guida tecnica, visto che – si dice – i giocatori non apprezzino particolarmente i suoi metodi di lavoro.

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