Gli Europei U21 sono ormai alle porte e diverse squadre hanno già diramato l'elenco dei convocati. Tra queste non poteva mancare la favoritissima Spagna guidata da Albert Celades, tecnico giovanissimo -  classe '75 - cresciuto nel settore giovanile del Barcellona. Da tre anni siede sulla panchina dell'Under 21, una selezione che merita di essere descritta dall'inizio alla fine. L'obiettivo della Federazione è quello di portare a casa il quinto titolo europeo giovanile della storia, dopo aver trionfato nel 2013 proprio a discapito dell'Italia di Devis Mangia.

Il tecnico spagnolo è consapevole di avere a disposizione una rosa di altissimo livello, probabilmente la favorita numero uno per la vittoria finale insieme a Germania, Italia e Portogallo. Nell'elenco dei convocati spiccano 23 calciatori tutti con tasso tecnico straordinariamente elevato. In questo articolo vi proponiamo i nomi dei singoli, attraverso considerazioni, opinioni e una doverosa presentazione di questi "piccoli" gioiellini. Probabilmente, però, la parola "piccoli" non gli si addice visto che già diversi di loro hanno valutazioni molto elevate (30-40 milioni di base).

PORTIERI: Arrizabalaga (Athletic Bilbao), Pau Lopes (Espanyol), Blanco (Celta Vigo)

DIFENSORI: Jonny (Celta Vigo), Yeray (Athletic Bilbao), Grimaldo (Benfica), Merè (Sporting Gijon), Odriozola (Real Sociedad), Vallejo (Real Madrid), Gaya (Valencia), Bellerin (Arsenal)

CENTROCAMPISTI: Merino (Borussia Dortmund), Oyarzabal (Real Sociedad), M.Llorente (Real Madrid), Saul (Atletico Madrid), Soler (Valencia), Ceballos (Betis), Asensio (Real Madrid), D.Suarez (Barcellona)

ATTACCANTI: Deulofeu (Everton), Williams (Athletic Bilbao), Sandro (Malaga), Mayoral (Real Madrid).

Valore della rosa? Siamo intorno ai 280 milioni di euro, una cifra che testimonia una squadra praticamente perfetta in ogni reparto. Non tutti, però, sono a conoscenza di questi piccoli campioncini. Andiamo con ordine, e inziamo a discutere di Arrizabalaga. E' puro sangue basco, essendo cresciuto nel meraviglioso vivaio dell'Athletic Bilbao. In Spagna lo etichettano come il portiere del futuro e con il suo club ha già scalato le gerarchie strappando il posto a un veterano del club come Iraizoz. Stazza fisica notevole, senso della posizione e molto bravo a leggere le palle da fermo. Insomma, dopo Casillas, Valdes e De Gea, stanno messi piuttosto bene gli spagnoli.

Capitolo difesa, un reparto dove c'è veramente tanta roba. I punti di forza sono le corsie laterali, e il "top player" della situazione è Bellerin. Un fulmine sulla destra, bravo nel marcare e nel proporsi, capace anche di portare a casa un bel numero di assist vincenti. Verrebbe da dire che fisicamente è simile a Bale. E' lui il titolarissimo della fascia destra e si sposa perfettamente con gli altri colleghi di reparto. Stiamo parlando di Odriozola, Jonny, Gaya e Grimaldo, tutti perfettamente idonei a comporre un binomio vincente con il terzino dell'Arsenal. Sono dotati di ottima spinta e di una buona conclusione dal piazzato. Le corsie spagnole, per certi versi, rispecchiano quelle ammirate dai brasiliani nel corso di questi anni. Differenze? La Spagna cura un pò meglio la fase difensiva, ma qualitativamente siamo lì. Per quanto riguarda il discorso dei difensori centrali, ci sono a disposizione tanti prospetti interessanti. Yeray e Vellejo si fondono perfettamente con il credo calcistico adottato da Celades. Hanno già accumulato esperienze importanti fuori dai confini nazionali e tecnicamente sono due centrali di grande livello. Il primo è nato nell'Athletic Bilbao e Valverde lo ha utilizzato spesso nel corso di questa stagione. Vellejo, invece, si è messo in evidenza durante il prestito all'Eintracht Francoforte. Kovac gli ha dato fiducia e ha ottenuto ottimi risultati. Si è dimostrato molto attento difensivamente, abile nei duelli aerei e con un piede molto educato, è il registra arretrato della squadra.

Centrocampo? Accomodatevi e godetevi questi nomi. Tanti uomini in grado di fare la differenza come Saul, Asensio e Denis Suarez, ma occhio anche ai cosiddetti calciatori "meno blasonati" pronti a sorprendere. I primi tre non hanno bisogno di presentazioni perchè la loro straordinaria tecnica è nota in tutto il mondo. Ci soffermeremo, invece, su Oyarzabal e Ceballos. Sono due esterni molto simili tra di loro, militanti rispettivamente in Real Sociedad e Betis Siviglia. Veloci, bravi con entrambi i piedi e adattatibili sia a destra che a sinistra. Che sia 4-2-3-1, 4-3-3 o difesa a 3 cambia poco, perchè entrambi godono di un cambio di passo impressionante in grado di spaccare le partite. Tecnicamente molto validi, non a caso sono già stati espressamente richiesti da numeri club. Chi fa da schermo difensivo? Merino, altro prodotto dell'accademia basca dell'Athletic che funge da ago della bilancia in questo centrocampo ricco di qualità. Al Borussia Dortmund ha trovato poco spazio, ma resta comunque il perno centrale dello scacchiere di Celades. Forte fisicamente, intelligente tatticamente e abilissimo nel combinare quantità e qualità. Insomma, è la pedina indispensabile per far funziare tutta la mediana.

Capitolo attaccanti, un reparto che in Spagna è interpretato in maniera diversa rispetto agli altri paesi. Qui prevale il concetto di calcio totale e di partecipazione, con la figura del centravanti che non rispecchia più quella della staticità. Nei convocati, infatti, non c'è un vero e proprio bomber d'area di rigore, ma bensì degli esterni capaci ugualmente di far fare la differenza. Parliamo di Deulofeu, Williams e Sandro. L'ala dell'Athletic è uno dei talenti emergenti dell'ultima generazione spagnola: è una prima punta (falsa) che può essere schierata anche sulla fascia di un tridente offensivo. Velocità e forza fisica sono i suoi punti di forza, per non parlare poi della sua grande tecnica che ha permesso alla squadra di Valverde di conquistare l'Europa. Nel pacchetto offensivo di Celades prevale l'imprevedibiltà, rimanendo però inalterata la levetta della qualità. Il madridista Mayoral, invece, funge da asso nella manica. Abile centravanti capace di prevalere nell'area di rigore e ottima soluzione per far rifiatare i titolarissimi. Al Wolfsburg ha trovato spazio, ma è destinato a fare carriera anche nel suo Real Madrid. Sarà lui il nuovo Morata? Lo scopriremo molto presto.

Con tutti questi nomi è impossibile non ipotizzare un undici. Per concludere vi proponiamo due schieramenti che, con ogni probabilità, verranno adottati dal tecnico spagnolo.