Recupero con molte poche pretese quello del Saint Mary Stadium di Southampton: i Saints, già salvi da secoli ma fuori da ogni discorso di classifica, ospitano il Manchester United oramai tutto concentrato verso la finale di Europa League contro l’Ajax. Alla fine, è uno 0-0 privo di gol ma non di emozioni, in cui si merita una menzione d’onore Sergio Romero, autore di almeno quattro parate decisive, tra cui quella sul rigore di Gabbiadini nei primi minuti.

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Southampton che scende in campo con un 4-3-3 abbastanza offensivo disegnato da Claude Puel: Romeu in mediana, con Redmond e Tadic a supportare il rientrante Manolo Gabbiadini, unica punta. Dall'altra parte, invece, come ampiamente dichiarato nei giorni scorsi José Mourinho sceglie un turnover abbastanza deciso, mandando dentro Bailly da terzino destro, il giovane Tuanzebe in coppia con Fellaini e Wayne Rooney unica punta con Mata, Mkhitaryan e Martial sulla trequarti.

Pronti via, i padroni di casa mettono subito la quarta: forcing intenso sin dal primo minuto che regala i suoi frutti già al sesto: cross di Redmond, Bailly tocca col braccio largo ai confini dell’area di rigore. Dean indica il dischetto ma dal replay sembra aver più torto che ragione; in ogni caso, Sergio Romero mette tutti d’accordo andando a chiudere in angolo, in tuffo basso, la buona conclusione mancina di Manolo Gabbiadini. La risposta, dopo pochi minuti, arriva da Bailly, che si vede carambolare il pallone addosso in area e riesce a dare forza ma non angolo al suo destro. La partita è viva, ed il Soton tiene bene la pressione offensiva, andando anche vicino al gol con Ward-Prowse, fino alla mezz’ora, quando sono gli ospiti ad uscire ad a farsi vedere leggermente di più. Comunque il match rimane sui binari dell’equilibrio, si gioca molto sul possesso a centrocampo e molto poco in verticale, ed a risentirne è la carica emotiva. Ad accendere la luce è Mata dalla sinistra, cercando Fellaini sul secondo palo, ma arriva la chiusura di Soares a dire di no. Dall’altra parte, la risposta è di Redmond che dalla media distanza trova solo le mani di Romero. Alla fine, dopo un solo minuto di recupero, è 0-0 al rientro negli spogliatoi.

 

Il primo squillo del secondo tempo è al minuto 51: Jones è costretto a stendere Cedric lanciato verso l’area di rigore, e la punizione dal limite vede protagonista Tadic. Mancino di potenza inaudita ma non troppo angolato, si tuffa bene Romero che chiude coi pugni. Nel giro di pochi giri di orologio altre due occasioni capitano sul piede prima di Romeu, ipnotizzato ancora dal portiere argentino, e poi di Stephens, che calcia malissimo dopo un campanile da corner. Lo United è però non pervenuto e Romero può esaltarsi di nuovo poco prima dell’ora di gioco sul tiro a giro di Ward-Prowse, altrimenti diretto molto vicino all’incrocio dei pali.

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Il Southampton continua a buttare palloni in area, allora Puel manda dentro Jay Rodriguez mentre il suo dirimpettaio Mourinho sceglie Carrick. Le due occasioni più importanti arrivano però per Rooney, che prima sbaglia l’assist verso Mkhitaryan in ripartenza, poi non riesce a concretizzare la grande percussione di Smalling offrendo a Mata un pallone che lo spagnolo, contrastato, calcia a lato.

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La partita continua sulla stessa falsa riga: bel gioco per il Soton, rapido e preciso nel trovare sempre l’uomo smarcato in area, meno nel tirare verso la porta; tentativi di ripartenza per il Manchester, che però accende la luce con Martial. Grande percussione centrale del francese che calcia col destro a giro, batte Forster ma trova in pieno la base del palo. I due tecnici completano la girandola di cambi con Ander Herrera, Rashford, Pied e Boufal, complici i lievi infortuni occorsi a Cedric, Mata e Fellaini. Proprio Rodriguez prima e Boufal poi riescono a trovare lo spazio giusto dal limite dell’area, ma entrambi concludono a pochi millimetri dal palo alla destra di Romero, facendo sussultare tutto il St. Mary, a cui non resta che veder scorrere i quattro minuti di recupero fino al triplice fischio finale.