Tre punti di speranza, tre punti obbligati per salvare la stagione. L’Arsenal espugna il campo del Southampton nel recupero della 26esima giornata di Premier League, vincendo 0-2 e salendo a quota 66, sempre in orbita Champions League, seppur alle spalle di Liverpool e City. Sono le reti di Sanchez e Giroud a far cadere i Saints, calati vistosamente nella ripresa dopo un buon primo tempo.

Le scelte – Wenger recupera Mustafi, ma perde Koscielny: nella retroguardia a tre gioca il tedesco al centro, con Holding ancora preferito a Gabriel. Solo conferme dal centrocampo in su, compreso Xhaka, acciaccato ma comunque titolare. Puel va con l’undici ideale, ripristinando Boufal in panchina e schierando Tadic, Redmond e Ward-Prowse alle spalle di Gabbiadini.
Ramsey in azione. | Fonte immagine: Twitter @Arsenal
Ramsey in azione. | Fonte immagine: Twitter @Arsenal

Ci sono agonismo e imprecisione a caratterizzare le prime battute di gara, nelle quali risaltano soprattutto i padroni di casa, propositivi soprattutto con Redmond. Tuttavia la prima grande occasione è Gunner, nasce da uno schema da corner, al quarto d’ora, ma Ramsey in area calcia in maniera disastrosa. I ritmi con lo scorrere dei minuti calano e si portano via le poche emozioni, bisogna attendere la mezz’ora per assistere a un brivido, anche enorme, che corre sulla schiena dei londinesi: Mustafi con una brillante scivolata impedisce a Tadic di calciare a botta sicura in piena area, ma la palla carambola verso Gabbiadini, è Cech che deve intervenire, anche se l’italiano fa di tutto per centrarlo in pieno, non angolando.

Il portierone ceco mette una mano anche su una botta improvvisa di Redmond da fuori, mentre deve solo controllare su una traiettoria da punizione di Gabbiadini. Poche altre emozioni conducono al duplice fischio: da segnalare un tacco smarcante di Welbeck non sfruttato da Ozil, un’accelerazione fulminante dello stesso, e la sostituzione di Chamberlain con Bellerin per infortunio. Lo spagnolo entra bene in partita e in avvio di ripresa propizia un’interessante deviazione volante di Ramsey, c’è però Welbeck sulla traiettoria del pallone calciato dal gallese.

Sale di colpi l’Arsenal, che si muove bene in transizione e all’ora di gioco passa, sfruttando il talento del campione: Sanchez riceve in area tra due, controlla spalle alla porta, si gira andando sul destro, ma finta e manda a vuoto gli avversari, calciando poi alle spalle di Forster col sinistro. Il contraccolpo psicologico sulla squadra di Puel è piuttosto forte, aumentano gli errori tecnici e le conseguenti ripartenze dei Gunners, specialmente cavalcando la corsia di destra: la difesa è messa a dura prova, ma Forster deve solo rispondere su un mancino rasoterra e poco angolato di Xhaka.

La meraviglia di Sanchez che sblocca il punteggio.

Ci prova Boufal, subentrato al 70’, a rianimare un Southampton abbastanza spento, spunti esteticamente apprezzabili ma non altrettanto efficaci. Il cambio vincente, invece, lo effettua Wenger, all’80’, inserendo Giroud. A sette dal termine infatti il francese incorna in rete una pregevolissima sponda di Ramsey, innescato da un cross di Sanchez, archiviando il discorso. Dopo lo 0-2 il Southampton prova con l’orgoglio a segnare una rete, ma con scarsi risultati.

Giroud incorna il raddoppio. | Fonte immagine: Twitter @Arsenal
Giroud incorna il raddoppio. | Fonte immagine: Twitter @Arsenal

La vittoria permette all’Arsenal di salire a quota 66 punti, superando lo United (a parità di gare giocate) e portandosi al quinto posto, a -3 dal City (anch’egli a 35 partite disputate) e -4 dal Liverpool (che ha disputato una in più). Le speranze europee sono legate ai risultati di Guariola e Klopp. I Saints rimangono a quota 42, abbondantemente salvi, al decimo posto – pari con Bournemouth e West Ham. 

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About the author
Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]