L'ultimo ostacolo del Real Madrid verso la finale di Champions League a Cardiff si chiama Vicente Calderòn. E' il catino infernale della banda del Cholo Simeone il vero incubo dei tifosi merengues, più dello stesso Atletico, chiamato a una rimonta complicatissima dopo il 3-0 subito all'andata al Santiago Bernabeu. Ecco perchè la vigilia del derby di Madrid vive molto di suggestioni e sogni di remontada, che al Real provano a scacciare con la concentrazione delle grandi occasioni.

Sergio Ramos. Fonte: Jesus Rubio/Diario AS

Nella conferenza stampa della vigilia è Sergio Ramos a parlare a nome dei blancos, da vero capitano: "Domani non dovremo fare nulla di diverso rispetto al resto della stagione - dice l'andaluso - soltanto entrare in campo con le idee chiare e dare l'anima. Unità di intenti, sacrificio e saper giocare di squadra: ecco le chiavi. Sappiamo cosa ci giochiamo, abbiamo la giusta concentrazione. Ho un bel ricordo delle finale vinte contro l'Atletico, ma nel calcio bisogna ripartire da zero ogni volta. Un derby è sempre speciale, ma il passato non conta. Giocheremo come sempre, forse dando qualcosa in più perchè si tratta di una semifinale. Non soffriamo di vertigini, dipendiamo solo da noi stessi. Possiamo vincere due titoli così come perderli entrambi. Ora viene il bello, vedremo chi si qualificherà per la finale e poi cosa accadrà in Liga, ma firmerei per arrivare ogni anno a questo punto della stagione per giocarmi due titoli dipendendo solo da noi". A chi gli chiede se un suo gol chiuderebbe il discorso qualificazione, Sergio Ramos risponde così: "Dipende, giocheremo per vincere. Sarebbe meglio fare subito un gol, non sarebbe decisivo, ma costituirebbe un passo avanti importante". Parole al miele per il suo allenatore, Zinedine Zidane: "Sta ottenendo risultati che quasi nessuno è riuscito a conseguire, bisogna riconoscerglielo. Noi giocatori siamo molto contenti di stare con lui, c'è un buon rapporto, umano e professionale". Un Ramos che non vuole sentir parlare di Real Madrid "A" e Real "B": "Questa è la rosa più completa che abbiamo mai avuto. Qui ci sono sempre stati grandi giocatori, ma ciò che ci trascina quest'anno è essere una squadra, in cui tutti rispondono presente. E' questa la chiave dei nostri risultati. Non abbiamo solo undici giocatori, ma siamo in 23-24 ad alzare il livello di competitività. Altre squadre non hanno una risorsa del genere, vedrete che domani chiunque sarà chiamato in causa risponderà al meglio". Infine, parole chiare sulla preparazione mediatica della gara da parte dell'Atletico Madrid: "Non è la prima partita che gioco al Calderòn, il loro pubblico mi motiva. Abbiamo già dimostrato di saper reggere bene la pressione, come accaduto a Monaco di Baviera. Non credo ci sia molta differenza con la tifoserie del Bayern. E poi alla fine si gioca in undici contro undici. Sembra che noi del Real siamo cresciuti a Beverly Hills, ma qui c'è gente che viene dalla strada, che ha faticato nella vita. I tweet, le campagne mediatiche sono rispettabili ma non cambieranno i nostri valori, la nostra umiltà e il nostro sacrificio sul campo".

Zidane e Sergio Ramos in conferenza stampa. Fonte: Twitter

Cerca di mantenere tutti sulla corda Zinedine Zidane: "Siamo a un passo dalla finale - dice il tecnico francese - ma ancora non abbiamo vinto nulla. Dobbiamo giocare ancora un'altra grande partita, nel calcio può succedere di tutto. Ecco perchè dovremo scendere in campo come se all'andata fosse finita 0-0, e far di tutto per vincere. Fisicamente siamo in un gran momento, stanno bene tutti, sia quelli che giocano di più che quelli che giocano meno. Siamo concentrati, sappiamo che ora viene il difficile, ma anche la parte migliore della stagione. Abbiamo lavorato otto mesi per arrivare a vivere questo momento, un bel risultato per tutto il madridismo. I ragazzi vorrebbero giocare sempre: ecco perchè siamo contenti di giocare ogni tre giorni, che è proprio quello che vogliono i giocatori. Una settimana di soli allenamenti diventa molto lunga per i giocatori. Lo spogliatoio è molto professionale e affamato. Sappiamo che tutte le partite sono differenti e che domani sarà complicati. Bisognerà rimanere concentrati su ciò che abbiamo preparato. L'unico modo di sbagliar partita sarebbe pensare all'andata. Dobbiamo fare le cose per bene, senza inventarci niente di particolare". Sul bilancio stagionale: "So che verremo giudicati per poche partite, dopo un lavoro di otto-nove mesi, ma il calcio è così. Noi dovremmo metterci professionalità e impegno. Domani ci sarà da soffrire sin dall'inizio, ma dovremo continuare sulla nostra strada. Siamo tutti uniti in questo momento. Insieme al nostro pubblico ci giochiamo questo finale di stagione, domani è già una finale, ce ne mancano tre in Liga, ma siamo concentrati solo su quella di domani. Il messaggio? Continuare per la nostra strada. Non credo che avremo problemi di approccio, anzi abbiamo bisogno di tranquillità e pensare che si tratta di una partita di calcio, da giocare in maniera perfetta. Abbiamo una rosa fantastica, di grandi professionisti, i nostri risultati sono merito loro. Io sono l'allenatore e devo dare il massimo, proprio come stanno facendo i miei giocatori".