Quattro goal nelle prime tre presenze in Premier League e la doppietta al Manchester United nella finale di League Cup a Wembley; poi un infortunio all’inguine che lo ha rallentato un po’, ma per Manolo Gabbiadini la scelta di un’esperienza in Inghilterra con la maglia del Southampton si sta rivelando azzeccata, come spiega lo stesso attaccante italiano in un’intervista concessa al mensile FourFourTwo: “Sono arrivato qui in Inghilterra desiderando di fare il meglio che potessi ma onestamente non credevo di poter segnare così tanto e così in fretta. Quando cambi squadra, compagni e nazionale, cambi anche il modo di giocare. Questo è un calcio diverso, non pensavo di adattarmi tanto rapidamente”.

In riferimento a questo ambientamento così veloce, Gabbiadini sa a chi riconoscere i meriti: “Al club, ai compagni ed all’allenatore, che hanno subito riposto in me tanta fiducia. Senza di loro non sarei riuscito a fare nulla. Per dire: dopo la firma del contratto mi sono subito allenato, era mercoledì, e sabato ero già titolare: in Italia una cosa così non succede mai”.

L’ex attaccante di Sampdoria e Napoli conclude la sua intervista facendo un confronto fra il modo di interpretare le partite in Premier League e quello in Serie A, con un distinguo: “In Italia è più noioso perché i difensori sono tutti rintanati dietro, devi stare calmo, far girare palla e aspettare l’errore della retroguardia avversaria. Come attaccante, mi diverto più in Inghilterra. Per i difensori invece la Premier è un incubo! Spesso le squadre lasciano le difese due contro due… devo ammetterlo: da punta non direi che è più facile ma di sicuro è più divertente”.

Dopo il rientro dall’infortunio, Manolo Gabbiadini non è ancora andato a segno, ma sicuramente nelle cinque partite che restano da disputare ai Saints, senza più obiettivi di classifica, cercherà di timbrare ancora il cartellino, stimolato soprattutto dai prossimi impegni contro Liverpool, Arsenal e Manchester United.