Giornata di derby. O meglio, giornata di punti pesanti in palio, dal punto di vista di Pep Guardiola. Il suo Manchester City ospita lo United del rivale Mourinho, per un quasi spareggio per la zona Champions.

Il momento, sulla sponda azzurra della città, non è dei migliori, specialmente dopo l'eliminazione in Fa Cup, in semifinale, per mano dell'Arsenal. Quel che preoccupa di più è però lo stato fisico della squadra, il quale potrebbe condurre a una situazione di emergenza - oltre che nuova: schierare in contemporanea in avanti Aguero e Gabriel Jesus.

"Sergio e Gabriel possono giocare insieme - ha affermato Guardiola in conferenza stampa, riguardo questo possibile scenario tattico - se dovessimo decidere che vogliamo giocare in un certo modo. Se si vuole giocare sfruttando le corsie, è sicuramente complicato schierarli entrambi, ma se si vuole stringere il campo possono giocare tutti e due. Tutti i giocatori in squadra possono giocare insieme, nessuno esclude qualcun altro".

Sul Manchester United.

"Sergio sta molto bene e crediamo sarà pronto per domani, mentre Gabriel non sente più dolore", ha spiegato poi l'allenatore. L'argentino è reduce da un leggero acciacco, mentre il brasiliano è da poco rientrato da un lungo infortunio per un problema al piede. Non dovrebbe invece farcela Silva, nonostante il tecnico mantenga le speranze: "David è ancora in dubbio, ancora non sappiamo se potrà scendere in campo o meno".

Probabilmente lo spagnolo, anche se dovesse essere convocato, non scenderà in campo. Lo schieramento più probabile è al momento il 4-2-3-1, ma tanto dipenderà dallo stato fisico di Fernandinho, non al meglio. Se il brasiliano non dovesse farcela, si profilerebbe all'orizzonte l'idea delle due punte, con conseguente rinuncia a uno tra Sané e Sterling. Più probabile che ci sarà Aguero da centravanti, con Jesus inizialmente in panchina. In dubbio anche Stones, spazio forse per Kolarov al fianco di Kompany, con Navas e Clichy sulle corsie. Tra i pali Bravo. Certi del posto anche Touré in mediana e De Bruyne sulle trequarti.

Sul rapporto con Mourinho.

Gli uomini migliori per riscattarsi contro un'altra big, dopo la sconfitta con l'Arsenal: "Contro le grandi squadre qualche volta si vince e qualche volta si perde", ha detto Guardiola, smorzando gli entusiasmi e la tensione. La Champions è però l'obiettivo minimo: "Ci sono in palio tre punti importanti per la qualificazione alla prossima Champions League. Abbiamo ancora sei gare da disputare, quattro in casa e due in trasferta: la nostra posizione finale di classifica dipenderà soprattutto dal nostro rendimento interno".

Oltre ad essere quello minimo, terminare nelle top four è anche l'unica ambizione rimasta al City, già fuori da tutto. Sarà la prima annata di Guardiola senza trofei in bacheca: "Ho allenato per nove anni, è la prima volta che mi succede, potrebbe accadere di nuovo in futuro, se continuerò ad allenare a lungo. Ci sono anche tante altre grandi squadre in Europa che non vinceranno un trofeo...".

Sull'assenza di Ibrahimovic.