Ordinaria amministrazione per il Manchester United, che regola il Burnley con due reti nel primo tempo, su firma di Martial e Rooney, avvicinandosi così ulteriormente alla zona Champions. Red Devils a quota sessantatrè in classifica, uno in meno dei rivali del Manchester City, mentre il Burnley è ancora invischiato nella lotta per non retrocedere, ma con cinque punti di margine dalla terzultima. Senza Ibrahimovic, ci pensa Rooney a dettare legge in attacco con il gol del raddoppio, mentre apre le danze Martial dopo venti minuti di sfida: Rashford e Pogba vanno vicini al tris nel secondo tempo, nel quale gli ospiti legittimano il successo.
Dyche dispone il suo Burnley in uno scolastico 4-4-2, affidandosi al duo offensivo Gray-Barnes, per scalfire la difesa dei Red Devils, con Boyd e Brady mezz’ali. In mediana titolari Barton e Hendrick, mentre Ward e Lowton coprono le fasce, affiancando i centrali Keane e Mee, davanti a Heaton tra i pali.
Senza Ibrahimovic, fermo per il grave infortunio al ginocchio, Mourinho consegna le chiavi dell’attacco a Rooney, fulcro del 4-3-3, con Martial e Lingard a completare il tridente offensivo, mentre Herrera guida le operazioni al centro della mediana, supportato da Fellaini e Pogba. Bailly e Blind centrali di difesa, assieme ai terzini Young e Darmian, con De Gea a blindare la porta.
L’United prova a far valere la propria superiorità tecnica, monopolizzando il possesso palla: dopo il tiro alto di Brady, arriva la prima occasione da rete per la truppa di Mourinho, con Herrera che vince un rimpallo in area e serve Rooney nell’area piccola, prova il mancino ma Heaton salva sulla linea grazie alla provvidenziale deviazione di un difensore dopo otto minuti di gioco. All’11’, Heaton si sporca di nuovo i guanti con una presa sicura sul colpo di testa di Fellaini, sugli sviluppi del corner di Ashley Young. L’United continua a spingere e trova il vantaggio al ventesimo minuto di gara, con un contropiede perfetto nato da Martial e finalizzato dal francese stesso, che attraversa due terzi di campo e trova la zampata vincente con una triangolazione assieme ad Herrera beffando Heaton in uscita. I padroni di casa non riescono a pungere, subendo la compattezza del Manchester United che ne approfitta e sigla il raddoppio al minuto 39’: Pogba resiste all’assalto di due avversari sulla trequarti e trova Martial, che si fa respingere la conclusione da Heaton, ma Rooney si avventa sul pallone vagante e piazza il due a zero. Il primo tempo finisce con i Red Devils avanti di due reti.
Si torna a giocare sul prato del Turf Moor. Lo United cerca il tris, con Pogba, dalla lunga distanza, ma il francese non inquadra la porta mentre la partita cala d’intensità, con i padroni di casa attenti a non incassare troppo nonostante il passivo. Il tecnico portoghese dà spazio a Rashford, che dà sprazzi di classe con una serie di buone accelerazioni sulla destra; tuttavia la difesa avversaria riesce a contenerlo nei pressi della porta, spingendolo sul fondo del campo. All’ottantaduesimo minuto, lo stesso Rashford ci riprova, con uno scatto bruciante sulla destra e fa partire un rasoterra, che si spegne sul fil del palo, deviato da Heaton. Negli ultimi minuti cresce il Burnley, che prova a regalarsi la gioia del gol complice il calo fisico e mentale dei Red Devils, ma la truppa di Mourinho riesce a limitare le occasioni e ottiene tre punti e tentano l’assalto al City, avanti di un punto.