Territorio di conquista, se ce n'è uno: l'Arsenal in Fa Cup si trasforma. Lo conferma nell'odierna semifinale, dove non molla un centimetro e batte il Manchester City, con l'ausilio dei tempi supplementari dopo una strenua (e insolita) resistenza difensiva. Sono le reti di Monreal e di Alexis Sanchez a ribaltare il vantaggio di Aguero, eliminando gli Sky Blues. I Gunners prenotano un posto il 27 maggio a Wembley, dove ad attenderli c'è il Chelsea di Antonio Conte.

Fonte immagine: Twitter @EmiratesFACup
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Le scelte - Conferma la difesa a tre Wenger, con Gabriel e Holding ai lati di Koscielny, per sopperire all'assenza di Mustafi. In mezzo Ramsey e Xhaka, con Chamberlain e Monreal larghi; davanti il tridente formato da Sanchez, Ozil e Giroud, con Cech confermato tra i pali. Guardiola sceglie di andare con i due a centrocampo, ovvero Fernandinho e Yaya Touré, con Silva, De Bruyne e Sané a supporto di Aguero. In difesa confermati Navas a destra e Kompany in mezzo, al fianco di Otamendi; completa il reparto Clichy. In porta ritorna Bravo.

Prime fiammate - La trama del match è subito chiara: il City fa la partita, l'Arsenal si copre facendo densità e tenta di uscire, ma facendo fatica, tanto che le prime occasioni sono a firma Sky Blues, a partire da un mancino di De Bruyne che termina sul fondo. Scorrono i minuti e si vedono anche i centravanti, sia Aguero, fermato da Koscielny su buona idea di Silva, sia Giroud, che incorna centralmente un bel cross di Chamberlain, tra i più vivaci. I due Citizens provano a invertirsi i ruoli al quarto d'ora, cross del Kun e incornata dell'ex Valencia, le mani di Cech alzano sopra la traversa la palla.

Fonte immagine: Twitter @Arsenal
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Fischi della discordia - Prova a mettere anche il fattore fisicità Wenger in campo, i suoi non tirano indietro la gamba e optano per il fallo piuttosto che prendere la ripartenza: in una di queste situazioni deve dare forfait Silva, steso da Gabriel. Pawson tende a fischiare tantissimo, spezzettando il gioco, ma non decretando un rigore che ci poteva stare per fallo di Chamberlain su Aguero - decisione pareggiata da un altro errore, sul finire del tempo, per netta trattenuta di Navas su Sanchez. Spazio anche per un altro fischio contestabile del direttore di gara, il quale annulla un gol apparentemente regolare di Aguero: valuta male la traiettoria del cross di Sané, che rimane in campo per una questione di millimetri e non esce completamente, decretando il fallo di fondo e rendendo vano il tap-in del Kun sul secondo palo. 

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Ripresa Arsenal, gol City - L'approccio al secondo tempo dei londinesi è migliore di quello del City, la gestione della palla per gli uomini di Guardiola ne risente e i Gunners ricavano fiducia, mettendo pressione a Bravo soprattutto con un'azione da piazzato, chiuso da un colpo da biliardo di Xhaka ribattuto dalla difesa. Confidenza eccessiva, però, quella dell'Arsenal: Ramsey tenta un dribbling al limite dell'area, ma Yaya Touré lo ferma e lancia in avanti per lo scatto di Aguero, che brucia Monreal e batte Cech col tocco sotto, complice una grossa indecisione in uscita dell'estremo difensore ceco. 

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Reazioni - Tenta la risposta immediata Ozil a conclusione di una trama palla a terra, una girata improvvisa col solo difetto di non terminare la corsa nello specchio. E' però il preludio al gol del pareggio, che arriva con la firma di Nacho Monreal: azione confezionata dagli esterni, è Chamberlain che indovina il pallone coi giri giusti sul secondo palo, dove Navas si perde il connazionale, che insacca al volo col destro. La fiammata riaccende anche lo spirito del City, sempre lucido nel giro-palla ma meno nelle giocate negli ultimi sedici metri, così Yaya Touré prova ad inventare dalla distanza con un destro in girata da fuori che Cech devia con la punta delle dita, in maniera provvidenziale, facendo sbattere la sfera sul palo.

Occasioni in serie - La gara si è però stappata e le occasioni piovono, prova a pungere in contropiede l'Arsenal, ma Ozil tenta un dribbling di troppo per andare col sinistro e subisce il recupero di Otamendi. Ben più concreto Fernandinho a otto dal termine, svetta in terzo tempo su azione da corner, impatto perfetto e pallone in pieno sulla traversa. Le squadre sono lunghe, gli spazi si aprono e Wenger prova ad approfittarne giocandosi la carta Welbeck, la quale non risulta da subito vincente per una questione di centimetri; punta e salta Otamendi da destra, entra in area e calcia da posizione defilata, sfiorando l'incrocio dei pali e ignorando l'inserimento di Ramsey. 

Fonte immagine: Twitter @Arsenal
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Primo supplementare, primo gol - Il finale porta solo possesso palla da parte del City, ma nessun grattacapo per Cech. Si va all'extra-time, con l'Arsenal di nuovo in partita dopo aver subito l'iniziativa Citizen. La prima grande occasione è un colpo di testa di Holding, dopo 6 minuti, che termina alto di un nonnulla sopra la traversa. Guardiola cerca soluzioni in panchina, sceglie Fernando e Delph al posto di Aguero e Fernandinho (entrambi con problemi fisici) e passando al 4-3-3 con De Bruyne falso nove, ma i suoi si fanno punire da palla inattiva: punizione di Ozil dal fondo, torre sul secondo palo e gol di rapina di Alexis Sanchez per il  2-1. Vantaggio mantenuto fino al termine del primo tempo supplementare, anche grazie a un ottimo salvataggio di Holding. Nel finale spazio anche per un colpo di testa di Welbeck largo di un nonnulla e per il secondo cambio di Wenger (Bellerin per Chamberlain).

Fonte immagine: Twitter @EmiratesFACup
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Secondo supplementare - Il City si gioca il centravanti inserendo Iheanacho al posto di Sterling, ma la palla del pari capita ad un altro subentrato, a nome Fabian Delph: contropiede tre-contro-due condotto da De Bruyne, palla aperta per l'inglese, il cui tiro subisce la deviazione decisiva di Bellerin con la punta del piede. Non servono invece interventi per far sì che il destro in diagonale di De Bruyne termini sul fondo, data l'imprecisione del belga; stessa sorte tocca a un destro a giro di Yaya Touré, mentre dall'altra parte un esausto Ozil sciupa tre potenziali contropiedi.

Gli errori del turco-tedesco non vengono però puniti dal Manchester City, che continua a sbattere contro il muro difensivo eretto da Wenger, che taglia lo striscione del traguardo prima di Guardiola, costringendolo alla prima stagione senza trofei in carriera. L'Arsenal affronterà in finale il Chelsea, per salvare la stagione e regalare la settima Fa Cup della carriera dell'allenatore alsaziano.