Vince, convince ed entusiasma l'Ajax del calcio totale di Peter Bosz. Davanti al pubblico festante dell'Amsterdam Arena, la squadra di casa travolge il malcapitato e mai in partita Schalke 04. La squadra tedesca torna a casa con un passivo fin troppo positivo vista l'enorme mole di gioco e di palle reti create dai lancieri, che non riescono ad andare oltre il 2-0 firmato dalla doppietta - un gol per tempo - di Davy Klaassen. Il migliore in campo è l'estremo difensore degli ospiti, Fahrmann, che nega ripetutamente nella mezz'ora finalel il tris a Younes e Traore, incapaci di chiudere il discorso qualificazione già quest'oggi. Appuntamento rimandato a Gelsenkirchen tra sette giorni, quando servirà tutt'altro Schalke per impensierire questo Ajax a tratti superlativo.
Le scelte - Bosz tiene fuori Dolberg, scegliendo Traore davanti a tutti come centravanti, Kluivert e Younes ai suoi lati. Klaassen e Ziyech le due mezzali. Risponde Weinzierl con Caligiuri e Schopf accanto a Burgstaller di punta, mentre Goretzka è il barometro di mediana davanti alla difesa a quattro guidata da Howedes.
Primo tempo tutto di marca olandese, con lo Schalke che raramente riesce a mettere la testa fuori dal guscio, costretto dalla asfissiante pressione degli olandesi a ripartire soltanto attraverso lanci lunghissimi, preda quasi sempre di Sanchez e soci nelle retrovie. Di contro, l'Ajax si fa subito preferire in fase di impostazione e di pressione, sebbene nel primo quarto d'ora il dominio è sterile: poche, infatti, le occasioni da rete. L'intento dei lancieri è tuttavia chiaro, cavalcare le corsie laterali per sfruttare la velocità e l'imprevedibilità di Kluivert e Younes.
E' dall'uno contro uno di quest'ultimo, su uno spaesato Kehrer, che i padroni di casa si guadagnano il calcio di rigore che sblocca la contesa a metà frazione: Schopf ripiega con eccessiva foga, atterrando l'esterno di casa e concedendo a Klaassen l'opportunità dal dischetto di sbloccare la sfida. Il vantaggio acquisito non scuote affatto gli ospiti, anzi, libera ancor di più le spalle dei giovani protagonisti olandesi, che si caricano ulteriormente ed assediano l'area di rigore tedesca: Sanchez sfiora il raddoppio centrando la traversa, poi Ziyech, Traore e Kluivert, sempre in collaborazione dello scatenato Younes, non approfittano della superiorità per mettere in ghiaccio la sfida. Lo Schalke riesce a rendersi pericoloso soltanto nel finale, quando una rovesciata di Howedes è facile preda di Onana centralmente, poco prima dell'intervallo.
Nemmeno la pausa lunga interrompe la supremazia territoriale e tecnica degli olandesi, che dopo un minuto, quello iniziale, di impasse, tornano a schiacciare gli ospiti nella propria metà campo. Kluivert va via sulla destra, servito alla perfezione da Traore: sul cross del figlio d'arte, complice l'amnesia della retroguardia teutonica, è ancora Klaassen a farsi trovare pronto all'impatto con la sfera. 2-0 e Schalke tramortito. La squadra di Weinzierl imbarca acqua da tutte le parti e, l'ennesima palla persa in fase di impostazione, lancia Younes, che di prima imbecca il taglio di Traore: bravo, nell'occasione, Fahrmann ad evitare il tris del gioiellino di casa Chelsea. Tre minuti più tardi la scena si ripete, con l'estremo difensore tedesco che si salva sul mancino del centravanti di casa, stavolta impreciso dopo un'azione tutta di prima che lo libera all'interno dell'area.
Dopo aver sfiorato per due volte il raddoppio, la squadra di Bosz tira i remi in barca rallentando i ritmi per una decina di minuti, prima di tornare a premere sull'acceleratore nei venti minuti finali: Younes, liberato dal solito fraseggio al limite, prova lo scavetto, ma Fahrmann salva ancora i suoi. I cambi spezzano il ritmo della contesa, favorendo gli ospiti che finalmente si mettono in mostra e provano ad accorciare le distanze: l'Ajax si siede sul vantaggio e lascia campo a Caligiuri, che impegna Onana seppur centralmente. I lancieri non ci stanno e provano ad archiviare già da questa sera il discorso qualificazione: Younes impegna ancora l'estremo difensore avversario, che si rifugia in angolo a dieci dal termine; sugli sviluppi dello stesso Van de Beek centra la traversa, rimandando l'appuntamento con il tris. Fahrmann si conferma in serata di grazia, limitando il passivo davanti alle insistenti folate dei padroni di casa nei minuti finali.
Soltanto il triplice fischio finale del direttore di gara salva i tedeschi, che tornano a casa con un risultato che lascia ancora la porta aperta della qualificazione in vista della gara di ritorno.