A ventiquattro ore di distanza dal fischio d'inizio dell'andata dei quarti di finale di Champions League tra Bayern Monaco e Real Madrid all'Allianz Arena, l'atmosfera in casa merengue è rilassata, nonostante le assenze in difesa (out Pepe e Varane) e le critiche subite dalla BBC. Parla di stimoli ed esalta la sua rosa Zidane, ammonendo i suoi a cominciare forte la partita contro il Bayern dell'ex Carlo Ancelotti, torna a casa Toni Kroos, cresciuto nel club bavarese.
Il primo a comparire in conferenza stampa è l'ex della partita di parte merengue, il tedesco Toni Kroos, che spiega la sua evoluzione come calaciatore del Real Madrid: "Andare a giocare all'estero è stata una sfida - dice il numero otto dei blancos - quest'estate saranno tre anni che vesto questa maglia. Direi che è stata una buona decisione, a Madrid mi sono ambientato bene, ho imparato la lingua, e le mie aspettative sono le stesse del club". Sulla partita: "Della tattica parlerà il nostro allenatore, anche se è facile pronosticare cosa farà il Bayern; ci presseranno sin dall'inizio, anche se non per l'intero arco della gara, come accadeva invece quando c'era Guardiola. Però credo che comunque vorranno avere il possesso del pallone per la maggior parte della sfida, giocano in casa e ci attaccheranno. Noi dovremo saper rispondere a dovere. Lewandowski? Spero sempre che giochino i migliori, anche tra gli avversari, specie in un quarto di finale di Champions League. Lui e Ronaldo sono due giocatori eccezionali, molto importanti per le rispettive squadre. Sono entrambi attentissimi alla propria condizione fisica e guardano molto alle caratteristiche degli avversari". Sulla sua intesa con Sergio Ramos sui calci piazzati: "E' un'arma che abbiamo a disposizione, ma non possiamo basare il nostro gioco su una singola giocata. Dobbiamo fare di più, anche se è vero che i suoi gol di testa ci hanno fruttato parecchi punti".
Subissato di domande Zinedine Zidane: "Siamo qui per giocare il nostro calcio, fare il massimo e provare a vincere - l'esordio del tecnico francese - godiamoci la sfida. Pensiamo positivo e giochiamocela contro una grande squadra come il Bayern Monaco. Il resto, come le speculazioni sul mio futuro, non mi interessa. Sono felice e allo stesso tempo tranquillo. Domani dovremo entrare subito in partita, perchè sappiamo che loro iniziano sempre forte. L'approccio alla gara sarà fondamentale". Sul suo rapporto con Carlo Ancelotti: "Ho imparato molte cose lavorando con Carlo, ma non le racconterò qui. Ci conosciamo a vicenda, ma questo non significa nulla ai fini della qualificazione. Non è un vantaggio nè uno svantaggio. E' semplicemente una partita ad eliminazione diretta tra due squadre molto forti. Non giocheremo contro Carlo, ma contro il Bayern. Non abbiamo paura di nessuno, ma solo rispetto. L'avversario è duro, ma a me interessa ciò che faremo noi". Fermo nel respingere le critiche alla BBC: "Tutti e tre sono giocatori d'esperienza, abituati alle critiche. Più sei forte, più ti criticano. Hanno grande personalità, queste partite sono uno stimolo per loro". Sul paragone con lo 0-4 del 2014: "Credo che questo Real sia più forte di quello, ma bisognerà dimostrarlo sul campo. La rosa nel suo complesso è migliore, tre anni fa giocammo una partita spettacolare. Ogni gara è diversa dalle altre, e anche il Bayern è più forte di quello di allora". Diverse domande sui singoli. Su Bale: "Spero che ripeta la prestazione di tre anni fa. E' vicino alla sua forma migliore, anche se l'infortunio che ha subito non è stato di poco conto". Sulla difesa: "Confido in Nacho e Sergio Ramos, gli unici due centrali di ruolo che abbiamo a disposizione". Su Sergio Ramos diffidato: "Sono tranquillo, lui è il nostro leader". Su Carvajàl: "Spero di recuperarlo, ha un fastidio muscolare, al momento non è al 100%, vediamo come va l'allenamento". Su Lewandowski: "Prepareremo la partita presumendo che giochi. Se non dovesse giocare, il Bayern avrebbe comunque giocatori forti per poterlo sostituire al meglio".