Regna il caos in casa Arsenal, tra risultati che non arrivano e questioni di panchina. Il tema dominante degli ultimi mesi è indubbiamente il futuro di Arsène Wenger, tra striscioni piuttosto espliciti e un malcontento generale della tifoseria, che rischia di vedere la propria squadra rimanere fuori dalle top four dopo vent'anni. La situazione sembra precipitare, il pareggio per 2-2 contro il Manchester City nel big match di domenica non ha sicuramente ammorbidito gli animi e le voci si rimbalzano.

Il futuro del tecnico è un interrogativo, ma la squadra, come spiega Shkodran Mustafi ai microfoni di Sky Sports, è nella sua bolla e pensa solamente al campo: "L'importante è tapparci le orecchie e concentrarci sul campo, è sbagliato pensare alle speculazioni intorno a noi. Wenger è qui da 20 anni, sa cosa fare, ora sono i giocatori che devono performare sul terreno di gioco".

La situazione è però sicuramente difficile, lo ammette lo stesso difensore centrale tedesco, uno dei pochi a riuscire a mantenere costanza di rendimento durante l'arco di tutta la stagione: "Quando si raggiunge un alto livello, è più facile scivolare verso il basso, così vale anche per la fiducia: la si costruisce, poi quando si perdono alcune partite precipita. Possono essere necessarie 20 partite per costruirsela, ma poi in due gare può cancellarsi tutto".

Questa sera, per provare a rialzare la testa, l'Arsenal sarà di scena contro il West Ham. Nelle due prossime giornate, dovrà vedersela con il Crystal Palace ed il Middlesbrough. Un trittico di gare che può rilanciare le speranze dei londinesi verso la Champions League. Mustafi presenta così la gara contro gli Irons: "Dobbiamo costruire sulla gara contro il City: abbiamo giocato molto nella loro metà campo e abbiamo anche recuperato diversi palloni in quella zona. Questo è molto importante. Contro il West Ham non dobbiamo aprirci troppo quando perdiamo palla, perché sarebbe facile per loro andare sulle fasce e crossare. Dobbiamo cercare di riconquistare subito il possesso. Non dobbiamo concedere tanti traversoni, perché è difficile difenderli".