Dopo il panico iniziale, la rimonta e il sospiro di sollievo. La Serbia conquista una preziosissima vittoria per 1-3 sul campo della Georgia, nel match valido per la quinta giornata del girone D di qualificazione a Russia 2018. Gli uomini risolutori sono i soliti sospetti: Dusan Tadic - coinvolto in 11 dei 12 gol dei suoi nel girone, cinque reti e altrettanti assist - per il pareggio, Aleksandar Mitrovic per il vantaggio. Timbro finale di Gacinovic, che interrompe la serie di sette gol serbi nel girone firmati dai due sopracitati. Si rafforza la posizione di vertice della Serbia, la Georgia vede invece svanire le speranze di qualificazione, nonostante non demeriti nemmeno oggi.
Le scelte - Muslin, privo di Nastasic, sposta Kolarov tra i tre dietro, lasciando la corsia a Obradovic; rientra in difesa anche Maksimovic, preferito a Stefan Mitrovic. Nessuna sorpresa tra centrocampo (dove c'è Matic) e attacco. Weiss deve invece fare i conti con le pesanti assenze di Okriashvili, Daushvili e Mchedlidze: in mezzo al campo spazio a Kvekveskiri e Kankava, avanza Gvilia sulla trequarti, dietro alla punta Kacharava.
L'avvio di gara è frizzante, la Serbia lavora di più in fase di possesso, anche partendo dalle retrovie, ma proprio un errore in fraseggio di Kolarov - che cerca un retropassaggio incredibilmente molle - spalanca le porte dell'1-0 a Kacharava, il quale non si fa pregare e infila di punta Stojkovic.
Rispondono gli slavi, con un tentativo velleitario di punizione da parte del colpevole difensore del Manchester City. Il muro caucasico non solo però non si abbatte, ma permette anche di ripartire velocemente: dimostra, quasi al 20', Qazaishvili, sul cui destro si allunga l'estremo difensore avversario. Prova dunque a sfondare sulle corsie la squadra di Muslin, con un'offensiva di Obradovic che porta a un paio di buoni tentativi, di Tadic prima e Rukavina poi, il primo murato e il secondo deviato in corner. La stessa fascia mancina è però la stessa dove la Georgia sfonda a piacere, propiziando un'altra occasione per Kacharava, la cui conclusione vien deviata.
Prova ad accendere la luce anche Tadic, poco dopo la mezz'ora, con un pallonetto dal limite su un lancio dalle retrovie alto non di molto, ma è la difesa serba che sembra non trovare l'interruttore: al 36' Kacharava fa filtrare per Qazaishivili, che in piena area, da posizione defilata, prova a incrociare sul secondo palo, ignorando Ananinze tutto solo a un passo dalla porta, e vedendo inoltre il suo diagonale terminare sul fondo di un nonnulla. Prova ad emularlo - in tono minore - Matic, che da ottima posizione preferisce cercare lo specchio (non inquadrandolo) piuttosto che servire al centro i compagni.
L'assist ai balcanici arriva da Kakabadze, che stende in piena area Kostic, innescato da Tadic: il fantasista del Southampton si incarica anche della battuta del penalty, aprendo il sinistro e spiazzando Loria, scrivendo 1-1.
In apertura di ripresa, Muslin si cautela spostando Kolarov a tutta fascia e inserendo Vukovic per Obradovic; cala invece la Georgia, che tende ad abbassarsi troppo, ma rimane ancora capace di allungare sulla corsia di destra, creando un'occasione sciupata da Kacharava, il cui controllo in area non è ottimale. All'ora di gioco ci vuole però l'ottima reattività di Stojkovic per respingere un paio di tentativi dalla distanza, prima di Ananidze e poi, sul prosieguo dell'azione, di Kankava.
Le parate dell'estremo vengono ripagate al 64', quando Mitrovic mette la freccia alla Serbia, con una perfetta conclusione dal limite dopo aver controllato spalle alla porta un filtrante del solito Tadic.
Potrebbe addirittura far doppietta nel giro di un minuto l'attaccante del Newcastle, se non fosse per un fischio molto dubbio dell'arbitro, che sanziona un dubbio fallo di mano di Rukavina sull'azione. Muslin decide di coprirsi, togliendo proprio Mitrovic e inserendo Gudelj in mezzo al campo, inibendo le offensive dei padroni di casa, calati anche fisicamente. Così, a quattro dal termine, il neo-entrato Gacinovic blinda il punteggio, chiudendo una deliziosa triangolazione stretta con il solito Tadic, che serve un perfetto pallone di ritorno ai sedici metri per il talento dell'Eintracht Francoforte.
La vittoria permette alla Serbia di portarsi momentaneamente in testa - aspettando Irlanda-Galles - a quota 11, +1 sui ragazzi di O'Neill, mentre la Georgia rimane mestamente a quota 2 e sciupa forse l'ultima opportunità di regalarsi un sogno.