L'inganno del 99.9% colpisce ancora. In origine fu Michael Jordan ad affermare che, dopo il suo secondo ritiro - nel 1999 - non sarebbe ritornato su un campo da basket. Naturalmente, lasciando quello 0.1%. E ritornando puntualmente sul parquet un paio d'anni dopo. Di caratura ben diversa rispetto a MJ è certamente Romelu Lukaku, ma la sostanza resta tale. Alla fine dello scorso mese, il suo agente Mino Raiola dichiarò che "al 99.9% è fatta, mancano solo le firme", in relazione al rinnovo del suo assistito con l'Everton. Eppure, nei giorni scorsi, lo stesso attaccante belga ha dichiarato di non voler rimanere a Liverpool.
Ambizioni - Lukaku ha additato come principale motivazione per muoversi verso altri lidi l'impossibilità di vincere trofei di primo livello dei Toffees, i quali ora come ora non possono garantirgli certezze di successi europei, nonostante il progetto della nuova proprietà, guidata dall'iraniano Farhad Moshiri, sia tra i più ambiziosi: lo dimostrano le ingenti spese sul mercato e il progetto per il nuovo stadio. L'ex Anderlecht e Chelsea, però, sulla soglia dei 24 anni, sente evidentemente sia il momento di compiere il grande passo, di approdare in un top club di primo livello. E le pretendenti, di certo, non mancano.
La situazione - Le più interessate ai servigi di Lukaku sembrano essere al momento Chelsea e Manchester United, ma entrambe dovrebbero sormontare ostacoli piuttosto alti sul proprio percorso, certamente non di natura economica. I Blues vendettero infatti il classe 1993 all'Everton tre estati fa per 35 milioni di Euro, dopo averlo lasciato a Liverpool in prestito per un anno. Probabilmente verrebbe riaccolto a braccia aperte dall'ambiente, ma la difficile esperienza precedente potrebbe essere un freno. Se possibile ancora più insidiosa è la strada che porterebbe ai Red Devils, allenati da quel Mourinho che di fatto decidette la cacciata di Lukaku al termine dell'estate 2013. Ed Woodward, dirigente dello United, sarebbe però stato avvistato in un hotel, lo stesso in cui era presente Mino Raiola. Il prezzo scollina oltre i 70 milioni di Euro, ed è possibile che anche altre big prendano parte alla corsa.
Le reazioni - La scadenza del contratto del belga è attualmente fissata nel 2019 e il suo attuale contratto prevede uno stipendio di 100mila sterline a settimana. Il rinnovo prevede(va?) anche un aumento fino a 130mila. Ciò testimonia come il problema non sia affatto di natura economica, bensì si avvicini a motivazioni diverse, come quelle spiegate dallo stesso giocatore. La determinazione e la voglia di crescere del club sono però armi a favore del board, tanto che sembrerebbe forte la volontà di parlare nuovamente con il giocatore, convincendolo della bontà del progetto. Sono però ben note le difficoltà che comporta trattare con Mino Raiola.
Koeman - Anche il tecnico dell'Everton, Ronald Koeman, si è espresso sulla questione: "Da quel che so, la dirigenza sta ancora cercando di convincere il giocatore. Nel calcio tutto può succedere, ma i contratti vanno onorati". L'olandese ha allontanato le voci che vedrebbero il proprio gioiello messo fuori rosa; un gioiello da 11 gol nelle ultime 12 uscite e 19 reti totali in Premier League. "Non sono ovviamente felice delle cose che ha pronunciato, perché se l'Everton non fosse un club ambizioso io non sarei qui...", ha affermato.