A poche ore dal fischio d'inizio di Juventus-Porto, André Silva è stato intervistato dai giornalisti della Gazzetta dello Sport. Il Porto deve ribaltare una situazione difficile. La Juventus ha infatti violato per ben due volte la porta della formazione portoghese nella gara di andata, complice anche l'espulsione al trentesimo di Telles per somma di cartellini. "È ovvio che l’episodio abbia condizionato la nostra prova, ma vi assicuro che abbiamo ancora la possibilità di centrare i quarti. So soltanto che, se pensiamo di essere già sconfitti in partenza, lo saremo di certo". L'espulsione di Telles è costata cara ad André Silva che al trentesimo ha dovuto abbandonare il campo per favorire l'ingresso di un giocatore più difensivo, Layun.
La motivazione è grande e il ragazzo vuole riscattarsi e condurre alla vittoria la sua squadra: "Se un attaccante incontra una squadra che non perde in casa dall’agosto 2015, è naturale che voglia provare a scrivere un piccolo pezzo di storia. Spero di interrompere l’imbattibilità e segnare i gol della vittoria del Porto a Torino". Seguito da mezza Europa, bianconeri compresi, dopo l'incredibile europeo giocato Silva ha voluto sottolineare le straordinarie doti dei ragazzi di Massimiliano Allegri: "La Juventus ha qualcosa in più della Roma, che pure mi ha colpito per la capacità di far correre il pallone. La Juve attacca e difende insieme, quando la affronti capisci subito che hai di fronte un gruppo unito".
Definito l'erede di CR7 da Ronaldo stesso, André Silva commenta così il paragone: "Cristiano dice che posso raccogliere la sua eredità? Beh, se lo dice lui… Le mie prospettive sono cambiate rispetto a qualche mese fa sono più maturo ed è tempo di conquistare vittorie e trofei". Il ragazzo è giovane, ma non difetta in carisma. Le sue parole lasciano pensare che il Porto andrà a Torino per vincere e cercare di mettere il bastone fra le ruote ad una Juventus lanciata verso il sogno Champions League che manca a Torino dal 1996.