Eh no, non si sfugge! Anche questo week-end, tra le pieghe dei quarti di finale di F.A. Cup, scende in campo la Premier League inglese. Turno ridotto (solo quattro partite, posticipate tutte quelle delle squadre impegnate nella coppa nazionale) ma non per questo meno emozionante, con qualche verdetto che potrebbe arrivare dalla lotta in zona retrocessione.
In apertura, il terzetto di partite di sabato 11 alle 16:00. Toccherà al Bournemouth, tra le mura amiche, cercare di mettere in cantina punti importanti per evitare il baratro della Championship. Al Dean Court arriva il West Ham, che ha vinto solo tre delle ultime dieci. Ma peggio stanno facendo proprio le Cherries: dopo il 3-0 sul campo dello Swansea sono arrivate nove partite senza una W. E la truppa di Howe, che sembrava già salva, si ritrova invece a combattere con le sabbie mobili del quattordicesimo posto, a soli cinque punti dal Middlesbrough terzultimo. Come se non bastasse, per il Bournemouth arrivano anche i problemi fisici: tra gli altri, sono in forse Stanislas e Francis per noie muscolari.
Stessa ora, altra partita: stavolta nessuna paura di classifica e nessun infortunato (se si esclude il lungodegente Bolasie) tra Everton e WBA. Le due squadre sono vicine, tra settimo ed ottavo posto, e fanno parte del gruppo di compagini troppo lontane sia dalla zona della qualificazione che dalla zona retrocessione. Insomma, diffile trovare stimoli importanti, e siamo ancora a marzo. D'altro canto, però, la tecnica individuale, soprattutto nei Toffees, è davvero superiore alla media, e giocare con la testa sgombra potrebbe regalarci tanti gol e altrettante emozioni, per quanto sia improbabile aspettarsi calcio champagne da un allenatore granitico come il gallese Tony Pulis. L'appuntamento, comunque, è a Goodison Park, sulle rive del Merseyside.
Chi si gioca davvero tanto della propria stagione, invece, è l'Hull City: probabilmente ultimo appello per dare un'accorciata alla parte finale della classifica, nel match interno contro lo Swansea. Le Tigers sono attualmente penultime a quota 21, ed in caso di vittoria potrebbero accorciare a -3 proprio sugli avversari. Il primo scontro diretto, quello di una settimana fa al King Power Stadium di Leicester, non ha sorriso agli uomini dell'enigmatico Marco Silva. Il rovescio della medaglia è invece rappresentato dagli Swans, che hanno portato a casa 12 punti nelle ultime sei partite, infilano tre vittorie consecutive in casa e prendendo un minimo le distanze dalla zona rossa. Vincere domani vorrebbe dire spaccare, forse definitivamente, in due il gruppo.
Posticipo domenicale invece per una delle più grandi delusioni, in senso generale, di questa stagione: il Liverpool di Jurgen Klopp a marzo è già praticamente cacciato fuori dalla lotta per il titolo, a quattordici punti dal Chelsea primo, e rischia di essere risucchiato al sesto posto se Arsenal (50) e United (49) dovessero vincere le rispettive partite da recuperare. Conquistare i tre punti vorrebbe dire arrivare a quota 55 e spostare la pressione sulle avversarie dirette. Ad Anfield arriverà il Burnley, che a sorpresa si è conquistato - a meno di cataclismi naturali - una tranquilla salvezza che rende onore all'opera di Sean Dyche: una formazione stabile e tenace che difficilmente regala interi periodi di calo significativo. Dopo il 2-0 strappato all'andata, i Claret vogliono ripetere l'impresa anche in trasferta.