Niente è impossibile. E' questo il senso della conferenza stampa odierna di Luis Suarez e Luis Enrique, convinti che il Barcellona possa rimontare il risultato di 4-0 patito nell'andata degli ottavi di finale di Champions League al Parco dei Principi contro il PSG. Una serie di risultati positivi in campionato hanno infatti modificato l'umore dell'ambiente blaugrana, ora certo di poter mettere in crisi gli uomini di Unai Emery nella sfida di domani al Camp Nou, nel tentativo di ribaltare l'esito di una qualificazione che ai più appare scontato. 

Il primo a comparire davanti ai giornalisti della Ciutat Esportiva intitolata a Joan Gamper è Luis Suarez. Il Pistolero spiega come il Barça si sia rimesso a posto dopo gli schiaffi di Parigi: "Ormai è già trascorso un po' di tempo - le parole del bomber della Celeste - i primi giorni sono stati i più difficili per assorbire il colpo. E' stata una sconfitta che ci ha fatto male, ma piano piano ci siamo rialzati, con il giusto atteggiamento e, soprattutto, con tanti gol. Aspettiamo da giorni la sfida di domani, tutto il barcelonismo è con noi". Sulla tattica da attuare per un'epica remuntada: "Dobbiamo essere pazienti, la partita durerà 95 minuti, non è necessario giocare alla disperata. Per entrare nella storia dovremo giocare con tranquillità, senza fare follie. Nel calcio niente è impossibile: se c'è una squadra che può rimontare uno svantaggio di quattro gol in una sola partita, questa squadra è il Barça. Ma sempre rispettando gli avversari e il nostro stile di gioco. Un gol del PSG renderebbe impossibile la rimonta? Mi sembra un'affermazione frettolosa, anche i nostri avversari conoscono le nostre capacità realizzative. Certamente tutto questo rappresenta una sfida, difficile, ma non impossibile. Il gruppo è unito, proveremo a cambiare l'esito di questa eliminatoria: passare il turno sarebbe molto importante, anche per il morale. Ai tifosi dico di avere pazienza: lasceremo tutto sul campo. E' questo il bello del calcio, che hai sempre una seconda chance, e con la fiducia e l'appoggio della nostra gente sono certo che possiamo vincere questa sfida. E' una delle partite più importanti della mia carriera, lotterò fino alla fine per questa squadra".

Sulla stessa lunghezza d'onda, il tecnico Luis Enrique: "Ci troviamo soltanto a metà eliminatoria, sappiamo che con il nostro gioco possiamo generare tante occasioni da gol, ma dobbiamo rimanere fedeli al nostro sistema. Dal match dell'andata sono cambiate tante cose, di certo il nostro rendimento è migliorato, e ora abbiamo buone sensazioni. Siamo ottimisti, domani proveremo a concretizzare le situazioni favorevoli che si creeranno all'interno della partita. Se una squadra è riuscita a segnarci quattro gol, noi possiamo fargliene sei. Formazione? Non darò alcuna indicazione in merito, non ho preparato questa sfida in maniera particolare. Ho fiducia nella mia squadra, indipendentemente da come finirà domani sera. I ragazzi dovranno mantenere la calma, ma ai nostri tifosi chiedo di essere intensissimi e pronti a motivarci. Il Camp Nou dovrà essere come una pentola a pressione, pronta a esplodere. Non mi interessa entrare nella storia, mi interessa solo passare il turno, e sono certo che ci saranno momenti in cui saremo vicini alla qualificazione. Messi? Tutti i giocatori sono in condizione, non voglio caricare solo lui di eccessiva responsabilità. D'altronde abbiamo diverse opzioni per quanto riguarda il sistema di gioco, ma le scoprirete solo domani. Siamo una squadra esperta, dobbiamo dar fondo a tutte le nostre risorse". A chi gli chiede se un'eliminazione rappresenterebbe un disastro o comunque un problema per il proseguimento della stagione, il tecnico risponde così: "Ne parliamo domani a mezzanotte, finchè c'è vita c'è speranza". Calci di rigore? No, francamente non ci ho pensato e non ci siamo allenati per una serie finale di penalty, non è una situazione che al momento contemplo".