Il Tottenham si rilancia in classifica e punta al miracolo, mettendo un minimo di fiato sul collo al Chelsea. A White Hart Lane, i padroni di casa domano un Everton piuttosto sotto tono e che si sveglia troppo tardi. Finisce 3-2 il primo posticipo domenicale della ventisettesima giornata di Premier League, una gara marchiata a fuoco dalla straordinaria prestazione di Kane, che aveva messo la strada in discesa ai suoi prima del batti e ribatti finale.

Le scelte - Si presenta con il nuovo 3-4-2-1, Pochettino, che manda in campo gli interpreti ideali, eccezion fatta per Danny Rose, ancora ai box e sostituito da Ben Davies. Cambia invece qualcosa Koeman, che si schiera con l'albero di Natale, avanzando Tom Davies alle spalle di Lukaku, affiancato da Barkley. Trova spazio in mezzo Barry, fuori Mirallas e Lookman.

Hurri-kane - Sono subito i padroni di casa a gestire al meglio l'avvio di gara, non spingendo eccessivamente ma aspettando un passo falso ospite, rimanendo ben messi in campo. A sbloccarla ci pensa il solito Harry Kane, che trova la soluzione dalla distanza per battere un Robles tutt'altro che sicuro. Il portiere spagnolo si fa parzialmente perdonare respingendo una conclusione, sempre dell'attaccante inglese, da distanza ravvicinata, ma ad avvio ripresa deve nuovamente arrendersi: una pessima palla persa di Coleman sulla propria trequarti dà sfogo alla ripartenza e all'uno-contro-uno tra il numero nove e l'estremo, duello in cui prevale il primo.

Botti finali - Alli e Wanyama (palo) sfiorano il gol, ma non riescono a scrivere il 3-0 per  il Tottenham. Negli ultimi quindici minuti succede di tutto: uno splendido Lukaku gioca col fuorigioco, ubriaca Vertonghen e batte Lloris in diagonale. I Toffees prendono fiducia, ma nel secondo minuto di recupero si spengono le speranze, perchè Alli, con uno splendido tocco sotto porta sull'assist di Winks, sembra mandare i titoli di coda. Sembra, perchè un minuto dopo Enner Valencia incorna il 3-2 su punizione, anticipando i movimenti della linea avversaria. E' però solo un sussulto: finisce 3-2.

Gli Spurs, con questo successo, volano da soli al secondo posto, a -7 dal Chelsea capolista e davanti alle altre concorrenti, ma con una partita in più disputata. L'Everton frena la rincorsa al sesto posto del Manchester United, rimanendo tranquillo al settimo posto, con un buon margine su chi sta dietro.