È una domenica di aspirazioni e obiettivi, quella che caratterizza la ventisettesima giornata di Premier League. In campo scendono le due principali inseguitrici del Chelsea, stando alla classifica: il Manchester City ed il Tottenham. Antonio Conte sarà domani di scena sul campo del West Ham, conoscendo già i risultati di chi gli guarda le spalle, sperando in un passo falso oggi - oltre a quelli già fatti nella giornata di ieri dall'Arsenal e dal Manchester United.

Tottenham - Everton, 14.30

Ad aprire le danze è il Tottenham, che alle 14.30 ospita l'Everton a White Hart Lane. La partita pone di fronte due squadre in ottimi momenti: i londinesi viaggiano al momento al secondo posto solitario, mentre i Toffees veleggiano al settimo posto, ma hanno una striscia aperta - in campionato - di nove gare senza mai perdere (6 vittorie e 3 pareggi). Un rendimento che fa ben sperare Ronald Koeman, visto che i suoi puntano a rientrare sul traballante sesto posto di uno United che non trova continuità.

Per strappare punti agli Spurs, l'olandese si affida ai gol di Lukaku, vertice del probabile albero di natale che dovrebbe contraddistinguere lo schieramento in campo. Largo ai giovani, visto che Davies in mediana e Lookman in avanti vanno verso la possibile conferma, anche se il centrocampista è in ballottaggio con McCarthy. In difesa dovrebbe rimanere escluso Jagielka, tra i pali Joel. La risposta di Pochettino dovrebbe comporsi di un 3-4-2-1, variabile in 4-2-3-1 a seconda dell'interpretazione di Dier, spola tra mediana e difesa. Per il resto, nessuna sorpresa: Dembelé e Wanyama in mezzo al campo, Davies a sinistra al posto di Rose, infortunato. Kane unica punta.

Tottenham (3-4-2-1) - Lloris; Dier, Alderweireld, Vertonghen; Walker, Wanyama, Dembelé, Davies; Eriksen, Alli; Kane. All. Pochettino

Everton (4-3-2-1) - Joel; Coleman, Williams, Funes Mori, Baines; Davies, Schneiderlin, Gueye; Barkley, Lookman; Lukaku. All. Koeman

Guardiola nella sua gara d'esordio, contro il Sunderland. | Fonte immagine: Zimbio
Guardiola nella sua gara d'esordio, contro il Sunderland. | Fonte immagine: Zimbio

Sunderland - Manchester City, 17.00

Il fanalino di coda Sunderland accoglie allo Stadium of Light il gigante Manchester City. La compagine di Guardiola prova a rimettersi al disperato inseguimento del Chelsea, distante 11 punti ma con una partita in più rispetto agli Sky Blues, i quali si presentano nel nord-est dell'Inghilterra con un filotto aperto di tre gare consecutive e nessun margine d'errore, anche in chiave rincorsa. Dall'altra parte, i Black Cats, senza soluzione di continuità di risultati, cercano la salvezza, ma vengono da due pesanti sconfitte contro Southampton ed Everton, senza reti all'attivo.

Moyes si affida ai gol di Defoe, perno del 4-5-1, per cercare di controbattere con le ripartenze al talento e alle ragnatele di movimenti e passaggi del City. Pesa qualche assenza tra difesa e centrocampo, soprattutto quella di Denayer (in prestito dagli Sky Blues): in mezzo al campo dovrebbero giocare Gibson, Ndong e Larsson, con Januzaj a destra. Guardiola continua con Fernandinho terzino, stavolta a sinistra, con Sagna a destra. Solo conferme in avanti, con Aguero unica punta. Tra i pali potrebbe essere confermato Caballero, dopo le incertezze di Bravo.

Sunderland (4-5-1) - Pickford; Jones, O'Shea, Koné, Oviedo; Januzaj, Ndong, Gibson, Larsson, Borini; Defoe. Defoe. All. Moyes

Manchester City (4-1-4-1) - Caballero; Sagna, Stones, Otamendi, Fernandinho; Yaya Touré; Sterling, De Bruyne, Silva, Sané; Aguero. All. Guardiola