L'Estadio do Dragao di Porto sta per indossare il suo vestito più bello, quello delle notti europee che nel 2004 hanno fatto sognare i tifosi biancoazzurri. Nella tana dei Dragoni arriverà una Vecchia Signora vestita in bianco e nero disposta a tutto, pur di uscire con qualcosa di solido fra le mani per affrontare poi il ritorno in terra italiana con più tranquillità. Porto - Juventus è una delle migliori partite che l'urna di Nyon poteva offrire, due squadre votate all'attacco senza dimenticare che, alla fine, è la difesa che ti fa passare i turni.
I padroni di casa sono nel loro miglior momento di forma, sono imbattuti da sette partite e hanno vinto le ultime sei, facendo lo scalpo anche allo Sporting Lisbona. I Dragoes sul prato verde di Oporto sono ancora imbattuti, sia in campionato, sia in Champions dove sono cadute anche le grandi d'Europa e la Roma è riuscita a strappare solo un pareggio prima della decisiva sconfitta dell'Olimpico che l'ha estromessa dalla Champions League.
La solidità difensiva è una delle cose che più deve far paura alla Juventus, perchè i portoghesi in 28 partite tra campionato e coppa europea hanno incassato solo quindici reti. Questa grande capacità di difesa è dettata anche dal modulo studiato da Espirito Santo che prevede l'utilizzo di un mediano vecchio stampo, volto soprattutto a coprire la propria metà campo, piuttosto che attaccare. Questo ruolo è svolto in maniera magistrale da Danilo Pereira, il primo a pressare e raddoppiare la punta avversaria, concedendo ad uno dei due centrali di staccarsi dalla marcatura per coprire la profondità. Il portiere poi è di prima classe, Iker Casillas, e infonde una fiducia smisurata a tutto il reparto difensivo biancoazzurro con la sua esperienza ed il suo talento.
La squadra bianconera però non deve sottovalutare il potenziale offensivo del Porto. Il gioco d'attacco dei Dragoes non è complicato da decifrare e si basa molto sulle due ali, oltre che sui lanci lunghi per Andrè Silva e Soares. Per questo, i bianconeri, non dovrebbero avere grandi problemi a difendersi in maniera efficace, ma dovranno stare attenti a non sbilanciarsi troppo perché gli uomini di Espirito Santo sono letali in contropiede, tanto quanto Dybala & Co.
La Juventus, dal canto suo, si presenta con il migliore undici possibile, fatta eccezione per la defezione di Bonucci, punito dopo i comportamenti non proprio adatti allo stile Juve nella partita contro il Palermo. I bianconeri sognano la Coppa dalle Grandi Orecchie dal lontano 2002-2003 quando un rigore di Shevchenko la strappò a Buffon e compagni. Ci sono andati vicini due anni fa, arrendendosi al Barcellona in finale, e lo scorso anno stavano per eliminare una delle pretendenti, il Bayern Monaco. Quest'anno il cammino agli ottavi, per quanto difficile, è certamente più agevole rispetto all'anno passato e la squadra di Allegri non può fallire questo appuntamento.
Nei primi sei ottavi di Champions League abbiamo assistito ad una pioggia di gol e di upset non da poco, ma i bianconeri sanno che sottovalutare il Porto nella propria tana potrebbe essere fatale. Il 4-2-3-1 studiato da Allegri ha portato solidità al reparto difensivo che ad inizio stagione sembrava traballare e avviato sulla via del tramonto, oltre che ovviamente a una qualità offensiva pari a quelle delle grandi big europee.
La chiave della partita per i bianconeri è tutta nella fascia sinistra, dove agiranno Alex Sandro e Mario Mandzukic. Il terzino brasiliano è l'ex della partita e con la sua spinta offensiva può far molto male ai suoi vecchi compagni. La posizione di Mandzukic invece offre un mismatch favorevole, come si usa dire nel basket, nel novantanove percento dei casi e qui rientriamo nella casistica. Se i due giocatori della Vecchia Signora sapranno collaborare per far impazzire i poveri Corona e Layùn, allora la Juventus avrà la possibilità di uscire dal Dragao con la vittoria.