Il Siviglia di Jorge Sampaoli si appresta a disputare la gara d'andata degli ottavi di finale di Champions League, in programma domani sera al Ramon Sanchez-Pizjuàn contro il Leicester di Claudio Ranieri. Stamattina, insieme al tecnico argentino, a parlare con i giornalisti presenti nel centro sportivo del club andaluso c'era anche il brasiliano Mariano, sollecitato su una sua possibile convocazione nella Seleçao di Tyte per i prossimi impegni in Sudamerica: "E' molto gratificante sapere di avere un'opportunità con la nazionale - dice il laterale destro - ma ora sono concentrato solo sul Siviglia e sulla partita di domani. Mi interessa aiutare il club e i miei compagni di squadra a raggiungere i loro obiettivi, se poi dovessi essere chiamato in nazionale saremmo tutti contenti. Domani avremo bisogno della spinta dei nostri tifosi, sinora ci hanno aiutato tantissimo".
Jorge Sampaoli è invece l'uomo del giorno a Siviglia, anche per le voci relative al rinnovo del suo contratto con il club andaluso: "Noi allenatori viviamo il presente, dipendiamo dai risultati del momento. Per sapere se possiamo continuare insieme ancora a lungo dobbiamo analizzare un mucchio di cose. E' una questione di prospettive, ma il fatto che il club apprezzi il nostro lavoro ci rende felici. Comunque in questo momento dobbiamo rimanere concentrati sul nostro lavoro". A chi gli chiede se l'addio del direttore sportivo Monchi potrebbe incidere sul suo futuro, l'Hombrecito risponde così: "No, ciò che conta è il bene del Siviglia, ma se Monchi non dovesse proseguire con noi, ci sarebbero molte cose da rivedere. E' un personaggio che è stato ed è ancora molto importante per questo club e per tutti noi, anche a livello personale. Siamo molto legati, entrambi stiamo cercando di capire se potremo essere ancora utili al Siviglia". Diverse ovviamente le domande relative alla sfida contro il Leicester: "Dobbiamo pensare al nostro gioco, al nostro sistema: solo in questo modo possiamo trovare la chiave per superare un rivale che ha le qualità per renderci la vita difficile. Loro sono una squadra che va molto in verticale, in questo modo hanno vinto un campionato del calibro della Premier League. Noi invece giochiamo per imporci sugli avversari, e dobbiamo esprimerci al meglio per non correre rischi. L'analisi della sfida mi sembra abbastanza chiara: la nostra difesa dipende dal nostro attacco e dal possesso palla. Quando perderemo il pallone, dovremo farlo solo in zone di campo in cui sia possibile recuperarlo immediatamente. Ovviamente, dovremo creare molte occasioni e concretizzarle. E' vero, il Leicester non sta attraversando un buon momento, ma hanno chiuso primi nel loro girone, e in un confronto di 180 minuti è una squadra estremamente pericolosa".
Su Jamie Vardy: "Gli attaccanti vivono di momenti, l'anno scorso è stato determinante, appena tornerà a segnare, il Leicester riprenderà a dettare i tempi delle partite". Alcune defezioni in casa Siviglia, tra cui Nico Pareja e Mercado: "Con queste assenze c'è la possibilità che Lenglet giochi una partita molto importante domani. Dovrà giocare in spazi larghi e contro attaccanti rapidi ma, nonostante la giovane età, è sempre molto concentrato. Pareja è un giocatore molto importante per noi, ma non è al 100%: monitoreremo la sua situazione nelle prossime quarantotto ore". Chiusura su Stevan Jovetic e Paulo Henrique Ganso: "Stevan non è ancora tornato ai livelli dei tempi della Fiorentina e del Manchester City. Deve ancora recuperare la miglior condizione: quando lo farà, avremo un giocatore molto importante a disposizione. Siamo molto esigenti con Ganso perchè quest'estate ci aspettavamo molto. Voglio che capisca che quando giocherà, sarà per le sue capacità, non per assenze di altri giocatori. Direi che non è convocato quasi per una sua decisione, perchè quando vuole è impossibile rimuoverlo dalla lista dei convocati".