"Sono davvero impressionato da quanto siano forti. Sono dei rapaci in area di rigore, i terzini giocano come delle ali, i mediani sono intelligenti, fisici e molto forti nel supportare l'azione. Sono una squadra più che completa, oltre ad essere la squadra con il maggior numero di gol fatti. E' una sfida molto molto dura quella che ci aspetta".
Pep Guardiola non esita nemmeno un secondo e, dopo essersi seduto sulla propria sedia in conferenza stampa, ha presentato in questo modo gli avversari di domani del suo Manchester City. Una presentazione ricca e non avara di lusinghe quella che il tecnico catalano ha fatto del Monaco di Jardim, che si giocherà con i Citizens il passaggio ai quarti di finale della Champions League.
Ed ancora: "Se parliamo dei soli numeri, guardiamo a quante occasioni da rete producono a partita. La media è impressionante, molto alta. Hanno bisogno di poche occasioni per sfruttarle, le ali Bernardo Silva e Lemar sono fantastici sia ad attaccare lo spazio che muoversi all'interno dello stesso. I terzini fanno la fascia trenta o quaranta volte, andando continuamente sopra e sotto, hanno un portiere con tantissima esperienza. Sono davvero molto impressionato, sono belli da vedere e le loro stelle giocano come i più umili giocatori".
A tal proposito, Guardiola si sofferma successivamente sulla rinascita di Falcao nel Principato: "Ha avuto un duro infortunio da digerire, è una cosa per la quale serve molto tempo. Inoltre adesso il modo in cui giocano è perfetto per le sue caratteristiche. Attaccano molto sia all'interno che sulle fasce, crossando molti palloni al centro. Sono felice per lui, è un bravo ragazzo, professionale e sono contento che sia tornato al livello che gli compete". Da un attaccante ad un altro, stavolta il tecnico spagnolo si sofferma su Aguero: "Ha istinto, ha fiducia, ha un talento incredibile ed è normale con uno abituato a segnare gol a raffica. Non posso controllare il movimento di tutti, devono riconoscere loro il modo giusto di muoversi e di creare spazio per poi attaccarlo. Lui è uno nato per fare questo, e lo fa per lui stesso, non sono affatto preoccupato per questo".
Infine, anche per togliere un minimo di pressione dalla sua squadra, favorita alla vigilia, il tecnico ha così parlato dell'esperienza in Champions e della sfida da affrontare: "Siamo davvero contenti di essere nelle ultime sedici d'Europa, siamo un club che ha una storia molto corta in Champions. Per dire, il Monaco è stato molte più volte di noi nelle fasi finali della competizione. Siamo qui per vedere dove siamo nel nostro processo di crescita, stiamo migliorando, siamo pronti per provare ad avanzare al prossimo turno. La gente, tuttavia, pensa che essendo il Manchester City, una squadra inglese, hai la necessità e l'obbligo di essere qui e di passare il turno, quando non sempre è così. Molti club non sono qui, mentre noi ci siamo. Non è facile qualificarsi per la Champions ed andare avanti. L'Europa ci guarda, ci analizza, pronta ad ucciderci se non vinciamo. E' però una bella esperienza, una bella sfida da affrontare".
In compagnia di Guardiola in conferenza stampa c'era anche Kevin De Bruyne, attaccante belga della squadra inglese, che ha parlato della forza degli avversari di domani: "Sappiamo che sarà una sfida molto dura contro una squadra che in Francia va fortissimo ed è in grandissima forma. Noi dobbiamo soltanto pensare a fare il nostro lavoro, il nostro gioco, per provare a restare in Champions. E' importante per noi dimostrare di stare andando nella giusta direzione. L'essere favoriti? Ci paragonano a squadre del calibro dello United, del Liverpool, ma con la storia che hanno questi club non è affatto un paragone giusto. Non abbiamo avuto il tempo necessario per fare quel che han fatto loro in Champions. Siamo qui soltanto da pochi anni, mentre loro sono stati nella competizione da sempre, fa molta differenza".
Inoltre, l'ala belga ha successivamente parlato del lavoro con Pep Guardiola: "Preferisce analizzare il suo gioco in maniera dettagliatissima come nessun altro. Prepara allo stesso modo una partita contro l'Huddersfield come quella contro il Monaco. La cosa importante per lui è che la squadra sta in campo nel modo giusto, e che individualmente che di insieme ci esprimiamo al nostro meglio. In più non parla solo di calcio, ma anche della famiglia e di altri aspetti, e per me è un aspetto molto importante di lui".
Ed infine, riguardo il suo stato di forma ed il ritorno in campo di Yaya Touré, il belga chiosa: "Sono davvero felice per come sto giocando. Abbiamo cambiato spesso molte posizioni, ho giocato anche in un ruolo molto più difensivo rispetto all'inizio della stagione, ma mi sto trovando molto bene con Guardiola. Per me sto giocando molto meglio rispetto allo scorso anno, anche se molte persone guardano alle sole statistiche. Sono molto soddisfatto. Yaya? Ci ha dato una mano importantissima fin dal suo ritorno in campo contro il Palace. Sta giocando davvero bene e si vede che è in un ottimo stato di forma. Tutti sappiamo quanto è forte e quanto sia importante per noi. Avevamo molto rispetto nei suoi confronti e sebbene non sia stato benissimo gli abbiamo dato molta fiducia aspettando un ritorno al livello che gli spetta. Cosi è stato".