La Roma batte un altro importantissimo colpo nella sua stagione, stavolta in Europa League. I giallorossi erano nella serata di oggi attesi al varco, rappresentato dal Madrigàl, lo stadio del Villarreal, la squadra più italiana che c'è in Spagna. Rognosi e difficili da affrontare, nella loro tana i rappresentanti del Sottomarino Giallo potevano essere davvero pericolosi: tuttavia, nella stessa giornata in cui la Fiorentina è riuscita a vincere a Monchengladbach, la squadra della capitale passa in grande stile, per 0-4, sapendo anche soffrire in alcune fasi ma rivelando la propria letalità in contropiede. A sbloccare il match la splendida giocata di uno fra i migliori in campo, Emerson Palmieri; poi la tripletta del solito Edin Dzeko (che arriva a 27 in stagione), ancora una volta decisivo. Il parziale è pesante, il risultato perentorio, la qualificazione in tasca: grande serata per i giallorossi, noi ve la raccontiamo di seguito.

Fran Escribà sceglie il 4-4-2. C'è il solito Sergio Asenjo fra i pali, davanti a lui i terzini Mario Gaspar e Jaume Costa insieme ai centrali Musacchio e Victor Ruiz. Johnatan Dos Santos e Castillejo agiscono da esterni alti, con Bruno Soriano e Trigueros a tenere le chiavi del centrocampo. Sansone in appoggio a Bakambu in attacco.

La risposta di Spalletti è schierata con un 3-4-2-1. Si parte dal portiere di Coppa, ovvero Alisson; i centrali sono Manolas, Fazio e Rudiger. Bruno Peres ed Emerson Palmieri agiscono da tornanti, in mezzo tutta la quantità di De Rossi e Strootman. In avanti, Nainggolan ed El Shaarawy gravitano attorno a Dzeko.

Il match è da subito una partita a scacchi pressochè annunciata alla vigilia dove a giocare sono i due allenatori. La chiave decisiva della gara sembra essere Samu Castillejo in un avvio così bloccato, ma in negativo: lo spagnolo fatica a seguire fino in fondo Emerson, l'esterno corrispondente dei giallorossi, concedendogli degli spazi e qualche situazione favorevole; tuttavia in fase offensiva la maggior qualità del classe 1995 in questione si vede. Andando nel particolare, si rende protagonista di un'azione costruita tutta intorno a lui, con massimo due tocchi per calciatori: creatosi lo spazio, il calciatore del Sottomarino Giallo calcia da fuori, alto, trovando il primo brivido del match dopo 24'.

La prima palla gol della Lupa arriva poco oltre la mezz'ora: palla dalla sinistra, c'è Dzeko all'impatto dentro l'area, ma il portiere avversario blocca senza troppi problemi. Ecco però ancora i risvolti decisivi sulla corsia mancina: Castillejo cerca un esterno improponibile in fase di costruzione, recupera proprio Emerson Palmieri il quale entra dentro al campo e, da una posizione che in teoria per un mancino sarebbe molto difficile (decentrato sulla sua fascia, 23-25 metri di distanza), realizza un meraviglioso destro dalla traiettoria strana che si insacca comunque all'incrocio. Grandissima marcatura, la gara è sbloccata. Implacabile il tornante brasiliano anche nel finale della prima parte del duello, con un'altra azione personale che lo porta a tirare da posizione defilata: Asenjo questa volta gli dice di no, ma bisogna assolutamente prendere le misure al sudamericano ex Palermo.

La ripresa si apre con Bakambu: l'africano ne passa uno, due, tre e anticipa il quarto, arrivato poco oltre la lunetta, tentando il tiro, ma la conclusione è alta. Il pericolo vero creato dagli spagnoli è quello che passa dalla testa di Gaspar dopo un'azione di Castillejo sulla destra: la battuta ravvicinata dell'iberico trova la grandissima risposta in corner di Alisson sul primo palo. Il ritmo si alza e intorno all'ora di gioco si entra nella fase decisiva di un match sino a quel momento lento e tattico. All'improvviso la sterza uno che negli spazi diventa più che decisivo: Mohamed Salah, fra l'altro appena entrato, accelera e riceve sul fondo, dove appoggia per Dzeko che con una finta si apre lo spazio rispetto alla marcatura di Musacchio e poi realizza col mancino di freddezza. Grande assist, grande realizzazione, pesantissimo 0-2 nel parziale al 65esimo.

Segnaliamo, a 19' dal termine, un infortunio a Rudiger che lascia il campo a Juan Jesus, malconcio e con aria sconsolata. Sansone sugli sviluppi di un calcio di punizione, poco dopo, fa venire i brividi ad Alisson con una traiettoria deviata rasoterra: il brasiliano trattiene. A 10' dal termine c'è spazio anche per il tris: proprio il centrale brasiliano subentrato a causa dell'infortunio del compagno tedesco serve l'assist con un gran lancio al solito Edin Dzeko il quale, stavolta, calcia da una zona centrale dell'area di rigore, con una botta non troppo forte e nemmeno troppo angolata, dove Asenjo devia ma non trattiene e mettendoci anche del suo. Non si fermano più a questo punto i capitolini: questa volta verticalizza Nainggolan ad innescare sempre lo stesso bosniaco che è davvero in serata e, da una zona sulla sinistra, si inventa un buon diagonale che firma il poker. La gara si conclude senza particolari ulteriori episodi: al Madrigàl è 0-4.