Clamoroso pareggio all'Etihad Arena di Manchester: il City domina in lungo e in largo, ipotecando la partita sul due a zero poco dopo un'ora di gioco, con le reti di Sanè e De Bruyne e grazie alla complicità di Lloris, ma il Tottenham non getta la presa e riaggancia la truppa di Guardiola e strappa un pari fondamentale per il morale e per mantenere il secondo posto solitario, nonostante una difesa a pezzi, complice l'infortunio di Alderweireld, che si aggiunge a quello di Vertonghen. Spurs a sei punti dal Chelsea, mentre il City insegue con un ritardo di nove lunghezze. 

Pep Guardiola deve fare fronte con diverse defezioni a centrocampo, con Tourè in solitaria nella mediana, mentre i quattro fantasisti De Bruyne, Sanè, Silva e Sterling ricoprono la trequarti, alle spalle di Aguero. Difesa a quattro, con Kolarov, che soppianta Stones e forma la coppia centrale assiema a Otamendi, mentre Clichy e Zabaleta giocano terzini, davanti a Bravo tra i pali.

Pochettino rinuncia a Vertonghen, alle prese con un grave infortunio, rimpiazzandolo con Wimmer, che completa la difesa a tre, assieme ad Alderweireld e Dier. Walker e Rose sulle fasce, mentre troviamo la premiata ditta Dembelè-Wanyama come interni, dietro al duo di trequarti Alli ed Eriksen. Kane unica punta centrale, mentre in porta c’è sempre il capitano Lloris.

Avvio di gara che vede prevalere la truppa di Guardiola sugli ospiti, con Alderweireld chiamato a fare gli straordinari in difesa, sorvegliando a vista Aguero, autentica spina nel fianco degli Spurs nei primi istanti di gara. Dopo quindici minuti di gioco, il Tottenham fatica a trovare le misure e si ritrova già con Dier e Wimmer ammoniti in un minuto, mentre i Citiziens cercano varchi nella retroguardia avversaria e trovano una grande occasione al 19’, con una botta dalla distanza di Silva, mandata in angolo da Lloris. Sugli sviluppi del corner, Zabaleta cerca la conclusione mancina, con la palla che accarezza il palo esterno, strozzando l’urlo in gola dei supporters presenti.

Dier rischia grosso, con un’iniziativa suicida al 27’, perdendo la palla sul limite della propria area, ma De Bruyne lo grazia, calibrando malamente il tiro a tu per tu con Lloris. Sette minuti dopo, ci prova Sanè, di testa, ma non trova la porta, mentre Aguero ingaggia una personalissima sfida con Lloris, obbligandolo a due miracoli in meno di un minuto. Il fortino londinese resiste, fino al duplice fischio di Marriner, dopo un netto dominio del Manchester City, che, tuttavia, non riesce a concretizzare le numerose occasioni nei primi quarantacinque minuti, soprattutto da parte di Aguero e De Bruyne, mentre il Tottenham resta in piedi grazie alle parate di Lloris e al lavoro sporco di Wanyama a metà campo.  

Al ritorno sul prato dell’Etihad, Pochettino muta l’assetto tattico del suo Tottenham: l’uscita di Wimmer per Son abbassa i due terzini, riportando la difesa a quattro, mentre il coreano si unisce ad Eriksen ed Alli sulla trequarti. Tuttavia, è sempre il City a predicare gioco, andando in vantaggio al 49’, con Sanè, che riceve su un lancio lungo di De Bruyne e approfitta dell’uscita a vuoto di Lloris, per insaccare a porta vuota. Lloris, sorprendentemente, si rivela deleterio, commettendo un’altra frittata: al 54’, Sterling serve in area, il numero uno francese addomestica una palla innocua che, però, gli scivola subito dopo e De Bruyne ha vita facile nell’appoggiare a due passi dalla rete. Partita incandescente, al 58’ Alli ridà speranza alla truppa di Pochettino, con un colpo di testa su assist di Walker, che beffa Bravo e dimezza lo svantaggio. Nel momento migliore per i Lilywhites, arriva la doccia gelida: Alderweireld esce per un infortunio muscolare, con Wanyama dirottato al centro della difesa, mentre il City spinge per il colpo del ko. 

Al 75’, clamoroso errore di Sterling, che s’invola in solitaria per le vie centrali e spara addosso a Lloris in area. Il calcio è uno sport che regala numerose beffe: due minuti dopo il clamoroso errore di Sterling, arriva il pareggio del Tottenham, con Son abile nell’infilare di destro dal limite dell’area, su un gran colpo di tacco di Kane. All’83’, il neoentrato Gabriel Jesus fa esplodere l’Etihad, ma l’arbitro richiama tutti all’ordine, su segnalazione del guardalinee per un fuorigioco del brasiliano. La truppa di Guardiola prosegue con gli assalti finali, Wanyama si immola salvando su una botta sicura di Delph al 91’. Dopo cinque minuti di recupero, la gara finisce sul due a due, al termine di una sfida a dir poco elettrizzante.