Troppo amore e passione nei confronti del Liverpool da parte di Steven Gerrard. D'altronde è impossibile dimenticare quanto fatto con quella maglia, quante battaglie - ben 504 - vissute da protagonista sotto l'inconfondibile calore di Anfield Road. Purtroppo, però, l'età passa per tutti, e a 36 anni ha deciso di smettere con il calcio giocato per intraprendere la vita da allenatore. Il palmares parla di 2 Coppe d'Inghilterra, 3 Coppe di lega inglese, 2 Community Shield, 1 Coppa Uefa, 2 Supercoppe Europee, 1 Champions League, probabilmente il coronamento di una carriera straordinaria iniziata nel lontano 1987. Per non parlare dei riconoscimenti personali che ammontano a 28. Numeri spaventosi di un calciatore altrettanto spaventoso.
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, è arrivato il momento di iniziare a percorrere una strada diversa, magari più "manageriale". Nella giornata di ieri, infatti, è entrato ufficialmente a far parte del settore giovanile del Liverpool. Da febbraio si prenderà cura del settore giovanile ed il club ha fatto sapere che avrà un "ruolo ad ampio raggio nella fase di sviluppo professionale dei giovani giocatori". Steven si è già messo a lavoro per ottenere la licenza UEFA per diventare allenatore, dopo aver già rifiutato un'offerta dal MK Dons.
Messaggio di bentornato anche da parte di Jurgen Klopp, attaule tecnico dei Reds che ha speso belle parole nei sui confronti. Il tedesco si è prontamente messo a disposizione nel caso in cui Gerrard avesse bisogno di qualche aiuto o consiglio, ma ciò che gli è stato prontamente raccomandato è quello di fare le cose con calma, senza trascurare la cosiddetta "gavetta". Gli esempi di Gary Neville e Ryan Giggs sono la chiara dimostrazione che allenare prontamente una big è azzardato. Essere un buon giocatore non è l'unico aspetto importante per diventare un buon allenatore; in poche parole Steven Gerrard deve "dimenticarsi" di essere quello che è per avere successo. Pazienza e iniziare dal basso, studiare, farsi le ossa anche in categorie minori, imparare a gestire la pressione; tutti aspetti fondamentali che il centrocampista inglese dovrà mettere in pratica.