Il Chelsea è arrivato a 13 e stiamo parlando di vittorie in fila. Una striscia impressionante, soprattutto perchè condita da gioco e prestazioni, oltre che dai punti, tanti che hanno messo alle spalle della squadra di Antonio Conte tutte le altre della Premier League fino a questo momento. L'ex CT della Nazionale non ha assolutamente intenzione di fermarsi e il derby contro il Tottenham è un'altra occasione ghiotta per dare una spallata a tutto il campionato.

In conferenza stampa, però, Conte ricorda che cosa ha provocato questa striscia vincente in tutte le avversarie del Chelsea: una voglia matta di essere le prime a fermare la marcia del Blues: "Tredici vittorie di fila sono un risultato fantastico, ma preferisco che i miei giocatori pensino che sia importante vincere per i tre punti e non per continuare la striscia vincente. Gare come quella di domani danno grandi motivazioni, ma ogni squadra che incontreremo vorrà fermare la nostra corsa. Se vinciamo domani sarò felice perché saremo ancora in testa alla classifica, ma anche in futuro potremo sempre perdere punti." 

Conte con Diego Costa, dailystar.co.uk
Conte con Diego Costa, dailystar.co.uk

In Inghilterra questo periodo dell'anno è ricco di impegni ravvicinati, eppure il Chelsea sembra stare bene e di fatto Conte ha tutti a disposizione: "Mi piacciono i momenti dell'anno così fitti perché si lavora tanto per questi periodi e devo ammettere che abbiamo mostrato una buona condizione fisica, infatti non ci sono indisponibili per domani anche se David Luiz sta ancora recuperando dall'infortunio contro il City. Preferisco avere i problemi di scelta, specialmente ora che torna Pedro."

Conte riconosce poi che la squadra ha fatto dei notevoli passi avanti dal suo arrivo a Stamford Bridge e ancora può farne nel corso delle prossime settimane: "Sul piano del gioco, possiamo ancora migliorare con questo sistema. Credo che siano migliorati molto, rispetto alla passata stagione. Potranno esserci acquisti a gennaio, alcuni reparti possono essere rinforzati se troveremo i profili giusti sul mercato." Uno che in estate è rimasto quando, invece, il mercato sembrava doverlo portare altrove è stato Diego Costa, tornato a far vedere colpi notevoli sotto la guida di Conte: "Quando Diego Costa decise di restare, mi disse che era determinato a dare il massimo per il Chelsea. All'inizio non è stato facile per me: quando un allenatore cambia paese, fa fatica col proprio metodo. In questi casi, bisogna concentrarsi su ciò che è meglio per se stessi."