Vince, seppur non convincendo affatto sul piano del gioco e soffrendo tantissimo contro un ottimo Burnley, il Manchester City di Guardiola. La squadra di casa patisce nel primo tempo l'organizzazione difensiva degli ospiti, quadrati e compatti, e la sblocca dopo un quarto d'ora della ripresa con Clichy. L'inserimento di Aguero nell'intervallo fa il resto, con il Kun che mette da solo a soqquadro la retroguardia ospite. Il raddoppio è un pezzo di bravura personale dell'argentino, che rende vano anche il ritorno dei Clarets. Inutile il gol di Mee a venti dal termine, con la difesa di casa che contiene l'assalto finale e porta a casa un vitale successo in ottica Premier League.
A sorpresa Guardiola rinuncia ad Aguero, preferendogli Iheanacho davanti a tutti. Navas, Sterling e De Bruyne alle spalle del centravanti, con Yaya Tourè che gioca leggermente avanzato rispetto a Fernandinho, uomo barometro. Kolarov ancora centrale di difesa. Due linee di difesa e centrocampo molto compatte per gli ospiti, con Hendrick ed Arfield che organizzano pressione e fase di ripartenza. Di punta Gray con Barnes, mentre Boyd e Gudmundsson agiscono sulle corsie laterali.
Avvio chiaramente di marca Citizens, il cui possesso palla appare tuttavia lento e sterile contro una difesa ospite molto organizzata e compatta. I trequartisti di Guardiola stentano a trovare la giusta posizione per impensierire la retroguardia avversaria, così come riescono difficilmente ad allungare il campo attaccando la profondità. Iheanacho non riceve palloni disponibili, rendendo il compito della retroguardia di Dyche leggermente più agevole nel chiudersi a riccio. Il Burnley conferma l'ottimo stato di forma di questo periodo e, con personalità, si propone anche in ripartenza: la punizione di Arfield viene deviata al quarto d'ora dalla barriera di casa. Dalla parte opposta la manovra dei light blues non trova sfoghi sulle corsie laterali, il che obbliga il City a provarci dalla distanza: Yaya Tourè impegna Heaton, poi De Bruyne calcia a lato.
La velocità di Navas sulla destra resta inesplosa, con Ward e Gudmundsson che fanno ottima guardia sull'ala iberica. Il dominio della squadra di Guardiola resta sterile ma costante, e la necessità di sbloccare la gara sfocia nel nervosismo: l'ingenuità di Fernandinho costa carissima ai padroni di casa, con Mason che esita - forse esagerando - nel mostrare il rosso diretto al mediano brasiliano. I ritmi stentano a decollare, facilitando l'operato del Burnley: negli spazi stretti gli scambi dei Citizens sono spesso imprecisi e non consentono a De Bruyne e compagni di rendersi pericolosi. L'ultima occasione della prima frazione è per gli ospiti, con Bravo costretto ad uscire con i piedi salvando su Gray prima che Moses spedisca tutti negli spogliatoi.
Guardiola stravolge, in parte, il suo City nell'intervallo, lasciando negli spogliatoi Iheanacho e Navas preferendogli Aguero e Silva. La musica non cambia affatto, anche se la pressione dei padroni di casa sale con il passare dei minuti: Sterling ci prova con il destro a giro dal limite e, sulla respinta di Heaton Aguero perde l'attimo per battere il portiere ospite. Il muro del Burnley sembra resistere, ma di lì a poco cede al destro di Clichy: il terzino francese finta di andare sul fondo e calcia col destro a giro che si infila all'angolino basso dove Heaton non può arrivarci. Nemmeno il tempo di riposizionarsi in campo che il City archivia la pratica: De Bruyne imbecca Sterling che non salta l'estremo difensore avversario, ma sulla respinta è lesto Aguero a punirlo da posizione angolatissima con un destro secco precisissimo.
Gli ospiti non demordono e, con Mee, accorciano le distanze dopo una manciata di minuti, tenendo in vita il Burnley: sugli sviluppi di un corner l'ex di giornata approfitta di una serie di rimpalli per ribattere in rete con l'aiuto della traversa. La sfida esplode, con la squadra di Dyche che si riversa in attacco lasciando ai padroni di casa numerosi spazi in contropiede: De Bruyne lancia Aguero, che viene fermato in qualche modo da Mee e dalla retroguardia ospite. Il Burnley fiuta la crescente difficoltà dei ragazzi di Guardiola nella gestione della sfera e, con il passare dei minut, aumenta esponenzialmente la pressione: il tiro cross di Arfield viene disinnescato da Bravo, ma i Clarets non demordono. Aguero prova a caricarsi sulle spalle la sua squadra alleviando la pressione nel finale, ma il destro di Sterling dal limite ha poca fortuna. L'assalto finale dei ragazzi di Dyche produce un'occasione per Gray, che di destro calcia però a lato, e per Keane, che gira in qualche modo trovando l'opposizione di Bravo. Guardiola si copre con Stones, che da manforte alla difesa nei cinque minuti di recupero che separano i Citizens dal triplice fischio finale.