La Premier League continua a celebrare il 2017 a suon di partite, in particolare con la prima giornata del girone di ritorno, aperta dal lunch match quest'oggi e che si concluderà tra due giorni con il big match tra Chelsea e Tottenham. Sei le sfide in programma nella giornata odierna, tre con coinvolte squadre di alta classifica e tre di medio-bassa: queste ultime si sono concluse con il pari senza gol tra Boro e Leicester, mentre West Bromwich ed Everton prendono il largo sulle dirette concorrenti per l'Europa con due pesanti vittorie interne.
Middlesbrough - Leicester 0-0
Middlesbrough (4-1-4-1) - Guzan; Barragan (34' Friend), Chambers, Gibson, Fabio; Clayton; Traoré (80' Downing), Forshaw, De Roon, Ramirez; Negredo. All. Karanka
Leicester (4-3-1-2) - Schmeichel; Simpson, Morgan, Huth, Fuchs; Mendy (83' Albrighton), Amartey, King; Mahrez (71' Musa); Okazaki (74' Gray), Ulloa. All. Ranieri
Reti inviolate al Riverside Stadium tra Middlesbrough e Leicester nell'apertura di giornata, uno 0-0 congruo a quanto visto in campo nei novanta minuti, con qualcosa di meglio nel finale di tempo.
Per il Boro forfait di Valdes, rimpiazzato da Guzan, mentre il restante undici è quello tipo nella testa di Karanka, con Ramirez, Clayton e Barragan di ritorno dal primo minuto. Ranieri cambia invece cinque uomini, rinforzando la mediana e offrendo fiducia a Ulloa in avanti (ancora squalificato Vardy).
Tende al nulla cosmico il primo tempo, senza tiri in porta degni di nota se non un paio di tentativi del Leicester, fruttati cavalcando l'onda di Mahrez, il più pericoloso tra le linee avversarie in fase di ripartenza. Oltre all'infortunio di Barragan resta poco da segnalare per i padroni di casa, pigri anche a inizio ripresa nonostante un maggior possesso palla (eccessivamente sterile). Per trovare la miglior occasione della gara bisogna aspettare l'83': Morgan regala a Gaston Ramirez la palla in piena area, la battuta mancina dell'uruguagio trova solo l'esterno della rete. Il Leicester ci prova il giusto, cercando di non sbilanciarsi, anche se nel finale ci vuole il petto di Guzan per fermare un colpo di testa di King. E' l'ultimo respiro di un match pigro e non indimenticabile.
Il punto porta gli ospiti a quota 21, mentre i padroni di casa veleggiano a quota 19, ben sopra l'attuale quota salvezza, ma ancora con poche certezze.
West Bromwich - Hull City 3-1
21' Snodgrass (H), 49' Brunt (W), 63' McAuley (W), 73' Morrison (W).
West Bromwich (4-2-3-1) - Foster; Dawson, McAuley, Evans (30' Nyom), Brunt; Fletcher, Yacob; Phillips, Morrison, Chadli (62' Robson-Kanu); Rondon (87' McClean). All. Pulis
Hull City (3-4-1-2) - Marshall; Maguire, Davies (84' Henriksen), Dawson; Elmohamady, Livermore, Huddlestone, Clucas; Snodgrass; Mbokani (65' Mbokani), Diomandé. All. Phelan
45 minuti di panico, 45 di redenzione: il West Bromwich batte per 3-1 l'Hull City arrivando da dietro e sfruttando i calci piazzati, marchio di fabbrica della casa.
Dopo il turno di riposo due giorni fa, Pulis punta di nuovo su Rondon in avanti e Morrison alle sue spalle, aprendo Chadli a sinistra e abbassando Brunt terzino. Gli ospiti riconfermano le due punte con Snodgrass ad ispirare, ma lasciano a riposo Robertson: va Clucas a sinistra. Huddlestone rileva Meyler.
I padroni di casa sono tremendamente piatti nel primo tempo, i ragazzi di Phelan ringraziano e ne approfittano; tra i tanti piazzati guadagnati, specialmente tiri dalla bandierina, arriva anche una punizione di Snodgrass, su cui Forster dà prova di prontezza. Al 21' però il fantasista realizza: Elmohamady dalla linea di fondo pennella un cross che va a ricadere sul dischetto del rigore, impattando il mancino del numero 10, puntuale all'appuntamento. Il gol rompe il digiuno di reti delle Tigers in trasferta (617 minuti) e sveglia appena i Baggies, comunque estremamente restii nell'attaccare con convinzione.
Accorre in aiuto del WBA il classico episodio: in avvio di ripresa Brunt viene abbandonato sul secondo palo sugli sviluppi di un corner, è un gioco da ragazzi per lui incornare e fare 1-1. La rete ribalta totalmente la gara, l'Hull cola a picco e si scioglie al 63', quando McAuley, il solito McAuley, sovrasta tutti in area e insacca di testa il 2-1, coadiuvato dalla Goal Line Technology che rende vano il salvataggio di Clucas. Dieci minuti dopo arriva anche il terzo e definitivo sigillo firmato da Morrison, preciso nel tempo del rimorchio e nella battuta a rete da posizione favorevole.
Il resto della partita è di controllo, esclusa qualche fiammata finale dell'Hull, comunque vana. Il West Brom vola a quota 29 punti, ottavo posto a +5 sulla nona, sognando l'Europa. Notte fonda Tigers, sempre penultime a quota 13.
Everton - Southampton 3-0
73' Valencia (E), 81' rig. Baines (E), 89' Lukaku (E).
Everton (4-2-3-1) - Joel; Coleman, Funes Mori, Williams, Baines; Gueye, Davies; Lennon (62' Valencia), Barkley (85' Barry), Calvert-Lewin (12' Mirallas); Lukaku. All. Koeman
Southampton (4-3-3) - Forster; Cedric (8' Stephens), Yoshida, José Fonte, McQueen; Ward-Prowse, Romeu, Clasie (78' Long); Redmond, Rodriguez, Tadic (66' Boufal). All. Puel
Koeman gongola nelle feste: sette punti in tre gare per il suo Everton, bottino coronato dal 3-0 sul suo ex Southampton. Partita equilibrata per 73 minuti, fino al gol di Valencia che sblocca. Poi Toffees a ruota libera.
Le ottime prove da subentranti sul campo dell'Hull dei giovani Davies e Calvert-Lewin valgono una maglia da titolare ad entrambi per Koeman, che rilancia anche Lennon. Sei cambi invece nell'undici di Puel, privo dello squalificato van Dijk: nessuna particolare sorpresa se non la conferma di McQueen a sinistra, al posto di Bertrand.
Ritmi altissimi in avvio, la partita è divertente, ma perde due protagonisti quali Cedric e Calvert-Lewin per infortunio entro il primo quarto d'ora. Si vedono invece Barkley, pericoloso con una botta dal limite parata da Forster, e un Davies ordinato e vivace in mezzo al campo. Il mediano classe 1998 è il cardine della manovra avvolgente dei Toffees, i quali faticano però a trovare Lukaku. Fa meglio Rodriguez, pari-ruolo del belga dall'altra parte, alla conclusione in più circostanze ma senza mai impegnare seriamente Joel; l'ex Burnley è comunque il più pericoloso in campo, insieme a Mirallas.
La ripresa offre inizialmente piuttosto poco, poichè entrambe le squadre tendono a non allungarsi troppo per non rischiare e scoprirsi. Ci prova dopo oltre un quarto d'ora Lukaku, un buon break chiuso da un diagonale leggermente sbilenco; dalla parte opposta risponde Redmond, innescato dal solito Jay Rodriguez, ma Joel è pronto. Il gol è nell'aria e al 73' diventa realtà: Lukaku e Coleman combinano, cross dell'irlandese per il belga il cui colpo di testa viene respinto da Forster, incolpevole poi sul tap-in del subentrato Valencia da pochi passi. L'Ecuadoriano si procura anche il rigore che Baines timbra, facendo 2-0 e mandando la gara agli archivi.
Nel finale spazio anche per la cannonata di Lukaku, assistito da un eccellente filtrante di Davies, che fissa il definitivo e rotondo 3-0. Vola a 30 punti l'Everton, resta a 24 il Southampton, che conta tre sconfitte su tre nel periodo delle feste.