Il posticipo della 18^ di Premier League sorride al Tottenham di Mauricio Pochettino, vittorioso 4-1 sul campo di un Southampton coraggioso, capace di mettere la testa avanti dopo appena 69 secondi. La capocciata del corteggiatissimo Van Dijk, sembrava poter illudere i Saints, raggiunti nella prima frazione da Alli, e superati ad inizio ripresa da Harry Kane. Lo stesso Kane, ha fallito un penalty qualche minuto più tardi, graziando di fatti, un Southampton ridotto in dieci per il rosso a Redmond. Nel finale, il contropiede del subentrato Son e la doppietta dell'ingordo Alli, hanno bloccato il punteggio sull'1-4.
Forte di un record di quattro vittorie, tre pareggi, e una sola sconfitta - quella rimediata ai danni dell'inarrestabile Chelsea - tra mura domestiche, il Southampton di Claude Puel tiene fede alle proprie idee di football anche per il posticipo di lusso con gli Spurs di Pochettino.
Nel 4-2-3-1 disegnato dal tecnico francese, è da interpretare la posizione di Ward-Prowse, che potrebbe arretrare a centrocampo per comporre un classico 4-3-3. In ogni caso, in punto di riferimento offensivo è il redivivo Jay Rodriguez, con Redmond e Boufal ad agire ai suoi fianchi.
Giunto nel South England con l'obiettivo di invertire la rotta nei match esterni - appena due vittorie su otto trasferte stagionali - Mauricio Pochettino sceglie i migliori interpreti a disposizione per comporre il 4-2-3-1 che ormai da tempo è di casa a White Hart Lane. Se a centrocampo non ci sono novità, con la coppia muscolare Wanyama, - grande ex - Dembelé, dietro Kane Poch opta per Sissoko, Eriksen e Dele Alli.
I PRIMI 45' DI GIOCO:
Di fronte al tutto esaurito del St Mary's, non c'è nemmeno il tempo di posizionarsi con ordine, che dagli sviluppi del primo pallone aereo, i padroni di casa sono già in vantaggio. Il cronometro è scattato da pochi istanti, quando Bertrand fugge a sinistra guadagnando un interessante punizione nei pressi del vertice destro dell'area avversaria.
Il cross, scodellato dal piede educatissimo di Ward-Prowse, scende a candela verso il cuore dell'area. Lì, tra le tante maglia ocra - questa è la colorazione della seconda divisa Spurs - svettano coda e pizzetto di Virgil Van Dijk, specialista del gioco aereo che fredda Lloris con un perfetto colpo di testa sul palo lontano.
Il gol, incassato dopo appena 69 secondi di gioco, manda in shock il Tottenham, inesistente nel quarto d'ora successivo. Spinti dal calore del St Mary's invece, i Saints continuano ad attaccare a testa bassa creando più e più volte i presupposti per il meritato raddoppio.
Imprendibili sulle due corsie esterne, i ragazzi di Puel sfiorano il 2-0 prima con il mancato anticipo di Jay Rodriguez, fermato all'ultimo istante dal miracoloso recupero di Rose; poi con il fendente in diagonale di Redmond sul quale Lloris resta di sale. Il pallone sfila via per questione di centimetri, consentendo ad un preoccupatissimo Pochettino di riprendere fiato.
Dopo il grande sforzo però, anche il Southampton rallenta i giri del proprio motore, consentendo agli Spurs di costruire senza la famelica pressione dei primi minuti. La prima azione ragionata, passa per i piedi del reparto difensivo, prima di sfociare a sinistra, dove lo scialbo cross di Sissoko, incoccia sulla scapola di Redmond. Il pallone si impenna, tagliando fuori causa tutta la difesa Saints.
Nel mezzo si apre una voragine, e il più lesto è ancora Dele Alli, specialista in inserimenti che in elevazione batte niente meno che Van Dijk. Il colpo di testa non è violento, ma di inaudita precisione. La sfera bacia il palo, poi si insacca in rete. E' il gol dell'inatteso e immeritato pareggio.
Tra l'incredulità generale, Pochettino si rianima, mentre Puel chiede maggiore attenzione ai suoi ragazzi, puniti al primo affondo ospite.
Il gol del gioiellino inglese finisce per mutare il copione del match, da quel momento in poi assolutamente in equilibrio. Gli Spurs, ringalluzziti dalla rete, iniziano a banchettare nella metà campo ospite, mentre i padroni di casa, forti della velocità dei vari Redmond e Boufal, iniziano ad attuare la tattica del contropide.
A beneficiarne, non è certamente lo spettacolo: l'unica vera occasione da rete, prende forma al tramonto dei 45' d'apertura. Sul prezioso lavoro di Moussa Sissoko, uomo d'ovunque negli Spurs, Wanyama si prende la licenza da trequartista sfiorando il classico gol dell'ex dopo un dribbling stretto capace di mandare fuori giri metà difesa di casa. A rimediare in modo decisivo è Capitan Fonte, provvidenziale nell'intervento in scivolata che nega lo specchio di porta alla conclusione del potente centrocampista.
I SECONDI 45' DI GIOCO:
In avvio di ripresa, gli Spurs confermano i segnali di risveglio palesati in chiusura di tempo. Lo scatto dai blocchi è decisamente migliore rispetto alla prima frazione, e i risultati si notano ben presto. Al 51', sugli sviluppi di un corner proveniente dalla sinistra, la difesa di Puel cade nel tranello di Pochettino: tutti gli effettivi si spostano improvvisamente sul primo palo, dove la difesa di casa finisce per perdere le tracce dell'uomo più pericoloso: Harry Kane.
L'Uragano, perfettamente assistito da Eriksen, impatta in torsione il pallone, imprimendo forza e angolazione perfette. Forster ci arriva, ma non quanto basti per evitare che il pallone finisca in fondo alla rete.
Colpito nell'orgoglio dalla rete del vantaggio Spurs, il Southampton si getta subito in avanti alla ricerca del pareggio. Appena un minuto dopo la rete di Kane, - 22^ in 32 partite giocate nell'anno solare 2016 - Fonte ha la grande chance per riportare il match in parità: il suo colpo di testa però, non è preciso come quello di Kane, e finisce per perdersi alto sopra la traversa.
Con la rabbiosa reazione dei padroni di casa, il match si infiamma, regalando grande spettacolo a cavallo dell'ora di gioco. I Saints si gettano in avanti, concedendo qualche spazio di troppo alla controffensiva degli Spurs, ai limiti della perfezione al minuto 67'. Il solito Wanyama, eccellente dinanzi al suo ex pubblico, da il via ad una transizione letale che sfocia nell'assist centrale verso la corrente Alli. L'inglese, tallonato da Redmond, calcia in equilibrio precario, ma il pallone finisce decisamente a lato. Dean però, visto che non si è concretizzato il vantaggio, decide per il penalty che fa imbestialire tutto il Southampton.
Redmond in particolare, autore del presunto fallo, protesta a lungo con il direttore di gara, che in risposta al calciatore mostra il cartellino rosso. Nella bolgia del St Mary's, Kane si presenta dal dischetto per sentenziare il successo. Una zolla melefica però, non lo aiuta: il suo mancino parte secco oltre la traversa, finendo per infiammare ancor di più un St Mary's che sì, crede ancora nel miracolo.
Nei minuti immediatamente successivi, i Saints spendono un'infinità di energie, cercando di fare match pari nonostante l'uomo in meno. Il Tottenham però, trova ugualmente soluzioni offensive, affidandosi al destro telecomandato di Eriksen che, a Forster battutto si ferma sulla traversa.
I cambi provano a ridare vitalità alla squadra di casa, supportata e spronata da uno splendido pubblico di casa. A guadagnare dalla girandola della panchina invece, è il Tottenham, che con il fresco Son arriva al gol che chiude di fatto il match. Ancora in azione di contrattacco, stavolta gli Spurs sono anche un pizzico fortunati: Eriksen disegna il fendente, sporcato dalla testa di Van Dijk. Sul prolungamento, il fresco Son si fa trovare pronto a ricevere: senza alcun muro da oltrepassare, il coreano entra come una lama nella difesa dei padroni di casa, e con un mancino in diagonale non lascia scampo a Forster.
Il match è finito, ma i tifosi Saints continuano a cantare ugualmente. La squadra allora, decide di provare ad accorciare le distanze, concedendo ancora una volta, campo e spazio al contrpiede degli Spurs. Puntualmente, sull'ennesima sgroppata offensiva di un Rose in forma strepitosa, Alli si fa trovare pronto all'appuntamento, ribadendo il rete il gol del definitivo 1-4, che gli vale anche la doppietta personale.
Per gli Spurs, è un successo importantissimo, che consente alla banda di Pochettino di non perdere contatto con le prime della classe.
Per i Saints invece, arriva uno stop inatteso dinanzi al pubblico del St Mary's che in questa stagione aveva assaporato solo con il Chelsea la sconfitta.