Il 2016 di Premier League sta per andare in archivio con una situazione che vede al giro di boa un Chelsea guidato da un agguerritissimo Antonio Conte dominare la classifica, ma dietro c'è un altro cagnaccio che non ha intenzione di mollare la presa: è Jurgen Kloop, che con il suo Liverpool batte con un gran poker lo Stoke City - andato in vantaggio - e torna a meno -6 dalla vetta. La prossima giornata, l'ultima del girone d'andata, vedrà i reds di fronte al Manchester City in una sfida che servirà a decidere chi potrà essere l'anti-Chelsea (quest'ultima affronterà proprio lo Stoke).

The Potters non hanno reso la vita facile al Liverpool, andando subito in vantaggio al 13' con un colpo di testa di Walters che sorprende sul proprio palo un non irresistibile Mignolet, il quale però è bravo a riscattarsi con un grande intervento su Allen che nega il raddoppio agli ospiti. Nella prima fase del match si vedono tutte le debolezze di un Liverpool che ancora deve trovare la quadratura del cerchio in determinate situazioni: i centrali sono spesso fuori tempo e non sempre mostrano sicurezza, mentre davanti l'azione d'attacco a volte è un po' confusionaria, come nell'azione che porta Firmino a concludere quasi a botta sicura trovando il salvataggio di Crouch sulla linea.

Il Liverpool però riesce ad uscire da una situazione spinosa grazie a Lallana, che al 35' sfrutta un'incertezza di Johnson su pallone in mezzo di Manè e quasi dalla linea di fondo infila Grant sul suo palo. Da qui la partita cambia completamente volto e i reds tirano fuori le loro armi migliori, alternando le amnesia della prima fase di gioco a momenti che rasentano la perfezione: Milner vede Firmino in area di rigore, il brasiliano si gira e con un diagonale perfetto manda il pallone in rete dopo avergli fatto colpire entrambi i pali.

Nella ripresa la squadra di Kloop dilaga e il terzo gol arriva dopo una grande triangolazione innescata da Henderson, che allarga per Origi che mette in mezzo per Manè. Imbula lo anticipa ma infila il pallone nella propria porta. Il poker finale arriva con Sturridge che sfrutta uno sciagurato retrpassaggio di Shawcross, salta Grant e mette in rete il 4-1 finale.

Servirà una prestazione con meno incertezze e più costanza nei 90 minuti, soprattutto perché queste amnesie contro squadre più forti e organizzate possono essere fatali perché poi recuperare diventerebbe difficilissimo, ma il Liverpool anche stavolta ha dimostrato di esserci.