In una gara combattuta e ricca di occasioni, importante successo per il West Ham, che al Liberty Stadium fa bottino pieno battendo 4-1 uno Swansea fortunato e spesso frenato dai miracoli di Randolph. Avanti grazie all'ex Ayew, gli Hammers bissano grazie a Reid, per poi triplicare con Antonio. Nella fase finale di gara, riscossa degli Swan grazie a Llorente, di nuovo puniti al 92' a causa di una rete di Carroll

Padroni di casa che scendono in campo adottando il 4-2-3-1: davanti a Fabianski, difesa a quattro composta da Rangel, Mawson, van den Hoorn e Kingsley. Nella zona mediana del campo, Britton e Cork i metodisti, incaricati di sostenere la folta trequarti formata da Fulton, Sigurdsson e Routdledge. Per il ruolo di prima punta, Bradley sceglie Borja Gonzalez, preferito al Re Leone Llorente. Difesa a tre, invece, per gli ospiti, che propongo il 3-4-3 piazzando Kouyaté, Reid e Ogbonna a protezione di Randolph. A centrocampo, Nordtveit e Noble, protetti ai lati dagli esterni di fascia Antonio e Cresswell. Completano l'undici di Bilic, Ayew e Payet ai lati di Carroll, prima punta incaricata di scardinare la difesa di casa.

Gara inizialmente molto combattuta, all'inglese, con Swansea e West Ham pronte a darsi battaglia soprattutto nella zona centrale del campo. All'11', dopo una fase di stallo, si mette in evidenza Borja Gonzalez, bravo ad eludere le marcature di Nordtveit e Reid ma sfortunato al momento di concludere a giro, essendo il suo tiro mancino poco preciso. Due minuti dopo, di fatto al primo guizzo, a segnare è il West Ham, che approfitta celermente di uno svarione della difesa di casa. Autore del prezioso vantaggio, l'ex Ayew, bravo a ribadire in rete un pallone non bloccato da Fabianski, messo fuori tempo dal mancato intervento di testa di Kouyaté al momento di sventare la sponda di Carroll. La rete marcata anima gli Hammers, decisi a bissare il successo per mettere in saccoccia un successo tanto importante quanto vitale. Al 19' ci prova Antonio, che per un soffio non riesce a battere Fabianski, pescato in area da un prolungamento di testa pensato dallo scatenato Ayew.

E' il momento migliore, per gli ospiti, che pressano con insistenza mettendo alle corde lo Swansea. Quattro minuti dopo, batte finalmente un colpo Payet, il cui tiro non preoccupa al fatto il portiere degli Swan. Le occasioni di gara, comunque, non si susseguono in maniera eccessivamente ritmata, regalando ai tanti presenti un gioco intenso e debolmente tenuto in mano dal West Ham, molto attivo soprattutto sul fronte destro del proprio schieramento tattico. Al 36', interrompendo più di mezz'ora senza squilli, si affaccia lo Swansea, quando è Sigurdsson a colpire non trovando però lo specchio della porta protetta da Randolph. Tre minuti dopo, sempre dai piedi del trequartista di casa, parte una punizione che trova van den Hoorn, il cui colpo di testa si conferma però poco preciso. Il primo tempo si chiude dunque con lo Swansea in attacco, vicino nuovamente alla rete grazie a Sigurdsson, ancora in evidenza al 41' con un tiro sventato da Randolph. Sugli sviluppi dell'immediato contropiede, sfiora invece il bellissimo gol Antonio, che conclude di fatto la prima frazione.

Secondo tempo che comincia in maniera immediatamente favorevole agli Hammers, di nuovo in rete al 50' grazie a Reid, che sugli sviluppi di un corner supera tutti in altezza trafiggendo di testa Fabianski. Tre minuti dopo, all'ennesimo strappo di Montero, buona chance per Routdledge, che con il destro non trova però lo specchio della porta, vanificando un'ottima progressione del compagno. Proseguendo lungo i binari dell'incertezza e dell'emozione, ci prova Cork al 54', proponendo una violenta conclusione deviata in corner da un avversario. Nonostante la difesa ballerina, comunque, il West Ham riesce a reggere l'urto, rendendosi pericoloso all'ora di gioco con una conclusione di Payet, immediatamente succeduta ad un perentorio colpo di testa di Routdledge che, al 59', impegna Randolph in una miracolosa parata. 

Tirando il fiato, la fase centrale della frazione non registra squilli da parte delle due formazioni, che sapientemente pongono momentanamente fine alle ostilità per circa dieci minuti, quando è Cork al 70' ad impegnare ancora Randolph di testa, imbeccato da Llorente al limite dell'area. I tentativi dei padroni di casa non riescono però ad intaccare i granitici Hammers che, cinque minuti dopo il miracolo del proprio portiere, calano il tris grazie ad un fortunoso gol d Antonio, fortunato corpo di deviazione che tramuta in rete il precedente tiro di Noble, rapido a ribadire verso la porta di Fabianski una conclusione precedentemente sventata dal portiere stesso.

La terza rete ospite sgretola definitivamente le chance dello Swansea che comunque, affatto arrendevole, riesce a regalarsi il gol della bandiera all'89', quando è Fernando Llorente a trafiggere finalmente Randolph di sinistro, sfruttando al massimo il diagonale di Dyer. Gara finita? Ma nemmeno per sogno: un minuto dopo infatti, senza pietà, gli Hammers segnano il quarto gol, grazie ad un preciso cross di Feghouli che pesca un Carroll lucido nel posizionarsi correttamente il pallone e nello battere Fabianski con un sinistro al volo. La quarta rete di gara sancisce la fine della gara, emozionante e ricca di spunti nonostante il risultato eccessivamente tendente verso il West Ham, a tratti dilagante come nella scorsa stagione. Davvero sfortunato, invece, lo Swansea, spesso frenato dai miracoli di un Randolph in stato di grazia. Migliore in campo per i padroni di casa, Sigurdsson. Per gli ospiti in evidenza Ayew.