A Natale siamo tutti più buoni, perlomeno secondo la tradizione popolare. Eppure la Football Association (il corrispondente inglese della FIGC, ndr), in questo periodo, non ci va piano con i suoi eroi della Premier League, e anzi li spreme sino al midollo. Mentre le altre leghe si prendono un attimo di riposo approfittando delle feste, in Inghilterra si gioca a ritmi folli: il giorno che inizia questo tour de force, per tradizione, è il Boxing Day, la giornata di Santo Stefano, nella quale anche domani vedremo in azione gli attori del palcoscenico più spettacolare nel mondo del calcio, perlomeno secondo la critica. E il destino vuole che come ogni anno, ci siano un sacco di motivi per seguire con attenzione questo matchday: noi di VAVEL Italia ne abbiamo selezionati 5. E perciò eccoli.

Diego Costa e Kanté | Foto: 365dm.com
Diego Costa e Kanté | Foto: 365dm.com

Conte senza Kanté e Diego Costa, Chelsea - Bournemouth

Il nuovo Chelsea di quest'anno sta letteralmente dominando la Premier, salvo un avvio un po' balbettante. Dopo il KO nel derby contro l'Arsenal, Conte è riuscito a ridare energia ai suoi e con un cambio tattico ha portato 11 successi consecutivi (striscia ancora in corso). E per non fermarsi e cercare di aumentare il gap in favore del Liverpool (attualmente di 6 punti), domani, i Blues sfideranno in casa il Bournemouth, squadra ostica perché capace di chiudersi e non concedere quasi nulla in difesa per poi colpire in avanti (principalmente con le palle inattive).

Il problema vero? Per la prima volta in stagione, mancheranno per squalifica il perno del centrocampo Kanté e, soprattutto, il bomber Diego Costa, uomo chiave ritrovato e divenuto in breve simbolo e trascinatore di questa squadra. Insomma due problemi non da poco per l’allenatore italiano che è chiamato perciò ad una grossa prova di forza, riguardante un aspetto fondamentale, riguardante la lunghezza della rosa e la domanda spontanea che ne deriva: le riserve saranno al livello dei titolari? Realisticamente subentreranno Batshuayi e Fabregas, due non proprio da buttare, ma forse meno adatti al calcio così dispendioso che cerca il proprio allenatore. Per sapere come andrà a finire, si comincia domani alle 16.

Payet e Sigurdsson durante gli Europei | Foto: varzesh11.com
Payet e Sigurdsson durante gli Europei | Foto: varzesh11.com

Dagli Europei alla salvezza, Sigurdsson e Payet di nuovo a confronto, Swansea - West Ham

Ogni tanto nel calcio succedono delle coincidenze straordinariamente belle. Basta tornare ai quarti di finale di Euro 2016 di quest'estate per trovare una sfida che trovava a confronto due facce note in Premier League, già emerse per la loro qualità tecnica: Payet, trascinatore del sogno francese di vincere l'Europeo in casa, sfidava Sigurdsson, uno degli 11 eroi del sogno islandese che però termino con un sonoro 4-0 rifilato dai Bleus (attenzione a non confondersi col Chelsea) al team nordico che uscì comunque con una standing ovation. E nonostante le grandi richieste di mercato dentro e fuori la Gran Bretagna, i due sono rimasti nei loro club precedenti e oggi si sfidano in un palcoscenico minore.

Le loro due squadre, infatti, Swansea e West Ham, stanno vivendo stagioni tutt'altro che felici, e anzi piuttosto preoccupanti. L'esonero di Guidolin e il conseguente arrivo di Bradley hanno segnato un profondo cambiamento nella filosofia dei gallesi che da allora non hanno però collezionato tanti punti e anzi continuano a far fatica e oggi sarebbero retrocessi. Dall'altro lato gli Hammers si erano preposti ad una stagione di nuove soddisfazioni con il 6° posto della scorsa stagione, ma hanno avuto un sacco di difficoltà e si sono allontanati dalla zona calda soltanto nello scorso turno battendo 1-0 il Burnley, stanziando per adesso intorno alla 13esima posizione. Insomma dal teatro internazionale a quello della salvezza per fedeltà alla maglia: tanta qualità nei due, che si confronteranno anche domani.

Arsene Wenger | Foto: IBTimes UK;
Arsene Wenger | Foto: IBTimes UK;

Il nuovo esame per Wenger, Arsenal - West Bromwich Albion

Insomma, il ciclo infelice dei Gunners poteva chiudersi quest'anno. La serie di delusioni e rimpianti per tanti motivi, nel 2016-2017, sembrava davvero essere sul punto di subire una battuta d'arresto. Ma una nuova crisi - culminata con il KO contro l'Everton - con i soliti problemi (e c'è da dire una grande dose di sfortuna) ha portato ancora una volta i londinesi giù in classifica, ben distanti dalla vetta. In questo senso, la prossima gara contro il West Brom (Ottavo in classifica ma reduce dal KO contro il Man United) darà un grosso segnale alle chances dei rossi di arrivare alla gloria a breve termine.

Sì perchè se c'è una squadra che i londinesi possono definire propria antitesi, questa è proprio quella delle Baggies. Ripartenze e contropiede, la tattica esportata in terra inglese da Mourinho (casualmente, acerrimo rivale del tecnico dell'Arsenal), poi adottata anche da Tony Pulis che ha ottenuto risultati finora tanto inaspettati quanto importanti: la posizione in classifica è solo uno specchio di tanti piccoli salti di qualità, come quello attuato da Rondon in primis, centravanti a tutto campo. Insomma Wenger continua assieme al suo ambiente ad aspettare la vittoria finale: quello di domani potrebbe essere un incrocio fondamentale fra destino, filosofie di gioco e spettacolo.

David Moyes | Foto: 365dm.com;
David Moyes | Foto: 365dm.com

L'(in)attesissimo ritorno, Manchester United-Sunderland

Ho un nome da farvi che fa da premessa a tutta questa storia: Sir Alex Ferguson. A cosa pensate? E' parecchio ovvio: il vostro target si sposta ad Old Trafford, quartiere di Manchester (United, in questo caso) che dà anche il nome ad uno stadio fra i più famosi del mondo. L'allenatore scozzese è stato per oltre 20 anni simbolo del club Devil e ne è diventato un'istituzione, tanto che al momento del suo storico addio gli venne detto di consigliare un suo successore perchè da quelle parti nessuno voleva prendersi quest'onere. Il nome fu David Moyes, all'epoca fautore del buon Everton di quegli anni, e sorprese un po' tutti: i risultati diedero ragione ai critici, perchè quell'anno, obiettivamente, il nuovo manager ci capì poco e niente.

E insomma certi amori non finiscono, a volte fanno dei giri immensi e poi ritornano: il tecnico ha avuto un paio di esperienze sfortunate e la sua carriera sembrava compromessa, soprattutto in questo avvio di stagione quando il Sunderland non carburava. Poi è arrivata la quadratura del cerchio e i Black Cats hanno rialzato la testa: domani trasferta ostica, proprio ad Old Trafford, dove diciamocelo, non ci aspettiamo proprio una standing ovation per Moyes. Il Theatre of Dreams ha un suo idolo, José Mourinho, che forte delle sue ultime tre vittorie in campionato può chiedere supporto e magari anche credere ad una grande rimonta, anche se le Top 3 distano tanto. Ma il campionato è ancora lungo: appuntamento sempre a domani pomeriggio.

Mauricio Pochettino | Foto: thesportsquotient.com
Mauricio Pochettino | Foto: thesportsquotient.com

Il ritorno a casa di Poch, Southampton - Tottenham

E invece c'è chi ai propri ex manager vuole tanto bene, anche perchè forse ha sempre preteso meno da quest'ultimi. E' il caso dei tifosi Saints che non hanno mai dimenticato quanto Mauricio Pochettino ha fatto per loro e viceversa: l'argentino fu lanciato nel grande calcio come allenatore proprio sulla panchina che sarà al fianco della sua, quella di casa, al St. Mary's, nel posticipo di mercoledì. L'atmosfera calda dei tifosi del Sud anglosassone potrebbe avvolgere ancora una volta uno che l'ha saputa sfruttare a suo favore in mille occasioni con un bell'applauso, oppure sarà per la prossima volta. Molto potrebbe dipendere dal risultato finale... e in ogni caso, qua si parla di alta classifica. Quinta contro settima, filosofie offensive a confronto: Puel dall'alto della sua esperienza non vuole assolutamente perdere questo confronto casalingo.

Anche perchè sembra finalmente, con la vittoria convincente sul campo del Bournemouth, che sia arrivata la quadratura del cerchio. Gli Spurs dall'altro lato sono ancora leggermente in ritardo rispetto all'obiettivo stagionale di arrivare in Champions l'anno prossimo, anche per colpa di alcuni risultati altalenanti. E per ambo le squadre c'è un flop europeo (i padroni di casa di mercoledì sono stati eliminati ai gironi esattamente come i loro prossimi avversari) da riscattare: ci si aspetta spettacolo. Come sempre.