Non c'è stata storia al The Hawthorns, il West Bromwich Albion si arrende alla superiorità tecnica del Manchester United, che ringrazia il solito Ibrahimovic, autore di un'autorevole doppietta. Partita mai in discussione, con i Red Devils che ne hanno mantenuto il controllo per tutti e novanta i minuti, vincendo per 0-2.
Parte subito forte lo United di Mourinho, che trova il gol del vantaggio alla prima occasione buona: Lingard raccoglie un gran lancio di Valencia sulla destra e scarica subito in area per Ibrahimovic, che di testa è implacabile ed insacca (0-1). Il WBA non riesce a contenere bene Lingard, che rischia di fare altri danni solo due minuti dopo, stavolta però la palla arriva a Rooney, la cui capocciata viene deviata in angolo. Cercano di alzarsi allora i padroni di casa, per evitare di finire schiacciati, ma non riescono a mettere palloni partircolarmente pericolosi nell'area dei Red Devils. Al 23' Rooney ha spazio poco fuori dall'area. Questo allora prende la mira e scarica un vero e proprio bolide, che però, dopo una deviazione di uno strepitoso Foster, si stampa fragorosamente sulla traversa, che sta ancora vibrando per la potenza con cui Wazza aveva calciato la sfera. Lo United ha la partita in pugno e tiene il controllo della palla il più possibile, provando a colpire con dei lanci lunghi, che sembrano essere un po' il punto debole del WBA.
Il primo squillo dei biancoblù lo abbiamo al 29', con un tiro dalla distanza di Brunt, che viene comodamente bloccato da de Gea. I padroni di casa però non demordono. Al 31' Pogba perde un brutto pallone, Phillips arriva così al cross dalla sinistra, ma Rondon manca l'appuntamento col gol del pareggio, mandando fuori la sfera. I ritmi della partita non sono partircolarmente elevati e le occasioni non abbondano. Phillips tenta un tiro da distanza priobitiva al 38', con risultati rivedibili. Il WBA nel finale di primo tempo cerca di pressare gli avversari, con gli uomini di Mourinho che si ritrovano per diversi minuti schiacciati nella propria metà campo. La cosa però non sortisce effetti, anzi, è lo United ad avere un'occasione clamorosa per raddoppiare, ma Lingard non sfrutta un liscio della difesa dei biancoblu, calciando al volo la palla alta sopra la traversa da buona posizione. Il primo tempo dunque si conclude sullo 0-1. Vantaggio meritato per lo United, che ha messo in mostra tutto il divario tecnico presente con il WBA, creando le azioni migliori e colpendo con Ibrahimovic. I padroni di casa ci hanno provato, ma non sono praticamente mai riusciti a creare trame insidiose.
La partenza del secondo tempo è esattamente l'opposto di quella del primo, ritmi bassissimi e praticamente nessuna azione pericolosa da parte delle due squadre. Al 55', dopo dieci minuti di nulla, Ibrahomivic sale in cattedra e fa la voce non grossa, grossissima: prende palla sulla destra, salta di netto il suo avversario alzandosi la palla e poi scarica un diagonale che Foster non avrebbe potuto parare nemmeno se avesse avuto gli stivaletti a molla di Paperinik (0-2). Il possesso palla dice che lo United ha avuto la sfera per più del 70% del tempo, il che la dice lunga sull'equilibrio della sfida. La partita ristagna e i nervi iniziano a saltare, con Rondon protagonista di un battibecco con Rojo, colpevole di aver detto qualcosa di troppo al venezuelano. L'arbitro ammonisce entrambi e risolve il problema.
Il match, con il doppio vantaggio United, sembra avere veramente poco da dire. Pogba provare a svegliare i tifosi addormentati con un tiro improvviso dalla distanza al 68', ma la traiettoria è prevedibile e Foster blocca tutto. Al 70' il WBA mette in area il secondo pallone insidioso della sua partita, ma i difensori dei Red Devils riescono a spazzare via prima che i biancoblù abbiano l'occasione per colpire. Dato che lo stallo sembra essere quasi definitivo, Pulis prova a rendere la sua squadra più offensiva, togliendo Dawson per inserire Morrison. La mossa però non sposta partircolarmente gli equilibri, all'80' infatti i ritmi sono ancora ai minimi storici. Il tecnico dei padroni di casa si gioca allora il tutto per tutto, inserendo anche Robson-Kanu e Leko. Mourinho decide allora di coprirsi, togliendo Rooney per inserire Fellaini. Non succede però nulla di rilevante fino allo scader, lo United conquista tre punti meritati grazie alla doppietta di Ibra.