"Da quando è arrivato Zidane, il gruppo è cambiato completamente". Non usa giri di parole Ramos, che da capitano del Real Madrid parla della situazione del proprio gruppo in una fase così delicata della stagione, al momento congelata per il mini-torneo del Mondiale per Club, che in caso di positivo esito potrebbe regalare alle Merengues il secondo trofeo stagionale, dopo la roboante vittoria in Supercoppa di Spagna contro il Siviglia. "Grazie a Zidane - continua il difensore - abbiamo decisamente svoltato, sfiorando il campionato ed alzando ancora la Champions League. Ci ha ridato l'equlibrio mentale che mancava da tempo".

Dopo il passaggio sull'allenatore, inevitabile il parallelismo con gli "altri" Real, visto il momento importante che sta vivendo questa squadra dopo anni a luce alternata. "Odio i paragoni - precisa però l'ex Siviglia - perché ogni stagione ci dà qualcosa di diverso dalle altre. Siamo un gruppo eterogeneo, tanti nazionali diversi, e impariamo sempre qualcosa l'uno dagli altri. Dobbiamo guardare solo al presente, a noi, puntando ai prossimi obiettivi". Uno di questo, il Mondiale per club, in palio domani nell'inedita sfida contro i sorprendenti giapponesi del Kashima Antlers. Una gara sulla carta scontata, da affrontare però con esperienza e serietà.

Facendo infatti leva su una serie pressocché infinita di sfide di cartello, infatti, Sergio Ramos non si sbilancia, evitando di dare già spacciati gli avversari: "Non siamo già vincitori. Guai a sottovalutare la sfida, si rischiano delusioni, ed io ne ho avute molte. Combatteremo fino all'ultimo, stiamo bene fisicamente e lotteremo per conquistare il titolo. Il Mondiale per Club è un trofeo importante, che vogliamo vincere. Dobbiamo rispettare la competizione ed il Kashima, che ha battuto tre squadre e di fatto si è confermata la migliore del Giappone".

Per la sfida di domani, comunque, il Real potrà sicuramente contare su un Cristiano Ronaldo al top della forma, galvanizzato anche dal recente Pallone d'Oro conquistato, battendo l'eterno rivale Messi. E, parlando del prezioso trofeo dorato, il capitano madrileno non risparmia una battuta: "Non penso di poter mai vincere il Pallone d'Oro (ride). Ci sono tanti giocatori fortissimi che non l'hanno vinto e che lo avrebbero meritato, prendete Xavi o Iniesta. Ciò però non toglie nulla al loro merito". Ultima battuta, infine, sulla VAR: "Ci saranno diverse opinioni. Sicuramente cercherà di migliorare il calcio, nel tennis per esempio è molto preciso. Sono a favore del miglioramento tecnologico".