A ventiquattro ore dal fischio d'inizio della seconda semifinale del Mondiale per Club 2016, il Real Madrid di Zinedine Zidane sembra dover ancora assorbire i postumi del jet lag e del lunghissimo viaggio verso il Giappone. E' dunque la stanchezza la principale preoccupazione del tecnico francese della Casa Blanca, che domani affronterà a Yokohama i messicani del Club America, allenati dal guru Ricardo La Volpe. 

Chi non ci sarà nell'undici di partenza merengue è Sergio Ramos, capitano e uomo del momento del Real per i suoi gol allo scadere contro Barcellona e Deportivo, come annunciato dallo stesso Zizou in conferenza stampa: "Non giocherà - le parole del tecnico - niente di grave, ma ha qualche fastidio. Ovviamente non vogliamo rischiare nulla, vedremo se ce la farà per domenica". Merengues che potrebbero dover rinunciare anche al portoghese Pepe, che oggi non si è allenato in gruppo nella seduta di rifinitura: in caso di suo forfait, spazio alla coppia formata da Varane e Nacho. Sul resto dello schieramento, Zidane non si sbilancia: "Siamo consapevoli dell'importanza della competizione, e ovviamente vogliamo vincere. Stiamo bene, siamo arrivati un po' stanchi a causa del viaggio ma abbiamo avuto tempo per ambientarci. Siamo pronti. Sarà importante vincere anche per i nostri tifosi giapponesi, che normalmente non possono vederci da vicino: i ragazzi hanno apprezzato tantissimo il loro supporto". Avversario il Club America di Ricardo La Volpe: "Ora li conosciamo, sono tre giorni che non facciamo altro che studiarli, domani entreremo nei dettagli insieme alla squadra. Vogliamo fare una gran partita: è vero, non si vince solo perchè ci si chiama Real Madrid. Per arrivare in finale dovremo lottare e giocare bene: lo sanno anche i ragazzi. Sarà un match complicato, difficile dire chi avrà più possesso palla, sarà una partita in bilico. Non conosco personalmente La Volpe, ma so che è un buon allenatore, di esperienza. Anche alcuni suoi giocatori sono esperti, ma in generale il calcio messicano è pieno di talenti che possono metterti in difficoltà: ecco perchè ci attendiamo una partita dura". 

Diverse poi le domande sul record di imbattibilità (35 partite senza sconfitta, superato Leo Benhakker), sulla pressione e sulla ferocia agonistica dei messicani: "La cosa più complicata sarà gestire il jet lag. Per noi è tutto nuovo, e questa può essere l'unica difficoltà. Ma credo l'abbiamo superata, avevamo solo bisogno di due-tre giorni. La pressione c'è sempre, puoi anche vincere 35 partite consecutive, ma se perdi la trentaseiesima poi sei uno stupido (Zidane utilizza un altro termine, jodido, ndr). Per questo motivo dobbiamo essere sempre concentrati. Non credo che soffriremo la pressione perchè ci date come favoriti: l'America è una squadra esperto, avremo vinto solo al fischio finale. Sappiamo che per loro è la partita della vita, abbiamo già vissuto questa situazione in Copa del Rey contro la Culturàl Leonesa. Per gli avversari è un sogno, e danno tutto perchè è la loro unica opportunità di giocare contro il Real". Immancabili infine le domande su Cristiano Ronaldo, che lunedì scorso ha vinto ufficialmente il suo quarto Pallone d'Oro: "Ha sempre motivazioni pazzesche. Vuole vincere a ogni costo, anche in amichevole, o nelle partitelle di allenamento. Credo che nessuno al Real Madrid in futuro potrà raggiungere i risultati che ha ottenuto lui: non è esagerato dire che è il miglior giocatore della storia di questo club. Ha vinto quattro Palloni d'Oro, e può vincerne altri".