Quando si dice indovinare il turnover. Eddie Howe gongola, perchè il suo Bournemouth è all'ottavo posto in classifica, almeno per ventiquattr'ore, grazie alla rete dell'uomo a sorpresa Pugh, schierato titolare dopo aver messo insieme solo 17 minuti in stagione. Proprio un suo gol permette la vittoria per 1-0 al Vitality Stadium contro un Leicester che si conferma ancora squadra da rivedere.
L'approccio migliore alla gara lo hanno i padroni di casa, piuttosto in controllo per tutta la durata della prima frazione e ripetutamente vicini al gol, prima con un fendente di Daniels che Smith sul secondo palo non riesce a deviare, poi sfruttando il mancino di Wilshere, rasoterra dal limite parato da Zieler. Il portiere tedesco si ripete in un intervento decisamente più complicato con il piede su una conclusione a botta sicura di Afobe al 34', ma sulla respinta la palla giunge nella zona di Marc Pugh: mezza girata di destro al volo e palla in rete. Il gol è anche un sospiro di sollievo profondo per le Cherries, aggrappatesi precedentemente a un recupero miracoloso di capitan Cook sulla conclusione di Vardy col mancino da pochi passi.
Nella ripresa la gara cambia verso, dopo un tentativo di Smith da dentro l'area terminato di poco sopra la traversa: le Foxes si mostrano più intraprendenti con un Okazaki in più al posto di Slimani. Ci provano King e Huth di testa andando entrambi vicini ai legni, poi a quindici dal termine si mette in proprio il giapponese, che col destro non inquadra la porta di un nulla. La più grande palla gol per il pari ce l'ha però sul piede un altro subentrato, Leo Ulloa, che in piena area scarica un destro parato in qualche modo da Boruc sulla linea, salvando quei tre punti che poco prima ancora Pugh non era riuscito a blindare, calciando di poco fuori dal limite.
Tutta la spinta del Leicester anche nei minuti di recupero (con annesso infortunio a Callum Wilson) non è sufficiente per riuscire a riagguantare il pareggio. Finisce 1-0, è un trionfo rossonero: il Bournemouth è ottavo per una notte, Ranieri deve invece guardarsi sempre di più le spalle.