Pep Guardiola vive un momento poco felice in quel di Manchester, nella parte skyblue sta tirando un'aria pesante dopo un inizio di stagione costellato da successi di elevato prestigio. Scivolati dal primo al quarto posto (solo 12 punti nelle ultime nove), i citizens hanno vissuto una settimana - l'ultima - estremamente negativa incappando in due sconfitte in Premier League ed uno striminzito pareggio casalingo con il Celtic. Soprattutto la fragorosa caduta per 4-2 a Leicester ha dato il contraccolpo più duro alla squadra.

Il tecnico catalano, alla vigilia della gara contro il Watford di Mazzarri, parla in conferenza toccando diversi temi caldi. La posizione di Guardiola come allenatore del Manchester City non è intoccabile, ad ammetterlo è lui stesso: "Non esistono progetti a lungo termini nel mondo del calcio. E' necessario vincere subito altrimenti sono guai". Sul calo di rendimento, sulla confusione generale in campo e le motivazioni interviene in questo modo: "Quando non si raggiunge la vittoria ci sono molte ragioni, magari l'avversario è più forte. Bisogna minimizzare gli errori per centrare il successo. Credo fermamente nel mio calcio - afferma convinto Pep - Se non sono in grado di metterlo all'opera, il presidente deciderà il da farsi".

Non c'è intenzione di cambiare lo stile di gioco, nonostante il modo in cui la sua squadra è stata spazzata via al King Power Stadium di Leicester. Secondo Guardiola, i citizens devono trarre insegnamento dalla sconfitta maturata all'Etihad con il Chelsea (1-3), quando Kevin De Bruyne perse una grande occasione per raddoppiare il vantaggio dei padroni di casa. "Voglio giocare come fatto contro i Blues, non molto tempo fa", confida il manager del City "ho rivisto nuovamente la partita, non meritavamo affatto di perdere ma il calcio è così".

"Kevin (De Bruyne, ndr) è andato ad un passo dal 2-0 con la traversa da pochi passi, anche Aguero ha avuto un'altra chance del genere non trasformata: saremmo stati in testa, ora siamo a -7". Guardiola, infine, prova a porre rimedio provvedendo a colmare le lacune: "Devo scoprire come posso aiutare i miei calciatori, perchè non devono incappare in errori. I giocatori soffrono allo stesso modo mio, dei tifosi e dello staff".