Il Real Madrid va alla caccia della trentaquattresima e del primo posto nel girone di Champions League. Domani sera al Bernabeu arriverà un ospite speciale e tosto, il Borussia Dortmund dello spettacolo, dei tanti gol realizzati, ma anche della difesa da rivedere e registrare. Quest'ultimo aspetto potrebbe agevolare e non poco i compiti di una squadra con il vizio del gol come le Merengues. Nella conferenza stampa della vigilia, Zinedine Zidane ripete il diktat, presentando così la gara e le intenzioni dei suoi: "Non vogliamo fare calcoli di questo tipo, non faremo nessuna speculazione. Scenderemo in campo come sempre per vincere e fare la nostra partita perché vogliamo essere primi".

In ballo oltre al posto in vetta al girone ve n'è anche uno nella storia: le 34 partite senza sconfitte di Leo Beenhakker, record nella storia della Casa Blanca - l'assoluto lo detiene Luis Enrique con il Barcellona a quota 39. Ne manca una sola alla squadra di Zizou per pareggiare il primato interno, per poi tentare il sorpasso sabato sera contro il Deportivo in casa e volare verso i blaugrana.

"Se devo cercare un motivo di questa striscia di partite senza perdere, oltre al lavoro che facciamo ogni giorno, la chiave è la professionalità dei miei giocatori - spiega Zidane - Hanno esperienza, sono ottimi calciatori e anche se hanno già vinto tanto continuano ad avere fame di vittoria. Questo è un particolare considerevole".

Capitolo formazione, capitolo recuperi fisici. Kroos e Morata rientrano nella lista dei diciannove convocati - l'unico assente certo è Bale - e la squadra viene da un difficile match quale è il Clàsico. Nell'undici iniziale non sembrano però esserci particolari sorprese, almeno stando alle parole del tecnico, il quale ha ribadito anche l'importanza della partita: "Giocando ogni tre giorni è normale che si accumuli la fatica, però è una cosa da mettere in conto e quello contro il Borussia è un match importante".

E chissà che non sia anche la gara giusta per far tornare al gol Ronaldo e Benzema, apparsi sotto tono al Camp Nou: "Non sono preoccupato. Ci sono partite in cui un giocatore non riesce a fare quel che vorrebbe, ma questo vale per tutti. Io non giudico certo un calciatore per questi particolari".

Assume invece le maggiori sembianze di caso la situazione legata a James Rodriguez. Il colombiano vede pochissimo il campo, spesso Zidane gli preferisce Isco, Asensio e Lucas Vazquez. Così, interpellato sulla questione, il francese risponde così, gettando acqua sul fuoco ma riconoscendo il momento e il possibile pensiero dell'ex Monaco e Porto: "Il mio rapporto con lui è lo stesso che ho con tutti gli altri, ognuno puo’ avere la sua opinione e se non giochi con continuità puoi aver voglia di andar via. Per me è un giocatore del Real, un elemento importante, ma è vero che per adesso è un problema perchè sta giocando poco, ma io so che avrò bisogno di tutti".

[Fonte dichiarazioni: Repubblica.it e fcinter1908.it]