What a time to be alive per il Chelsea di Antonio Conte. L'ottavo successo consecutivo in Premier League proietta i Blues a quota 34 punti in classifica. Il match dell'Etihad vede uscire nuovamente vittorioso il Chelsea, l'1-3 finale rispecchia poco l'andamento del match con un Courtois superlativo in più circostante e la vena realizzativa di Aguero e De Bruyne decisamente bloccata oggi. Il cinismo degli ospiti si è rivelato fondamentale, bravi a sfruttare i momenti e colpire tre volte dopo l'autore di Cahill al 44'. Nella ripresa, ci pensa Diego Costa a riequilibrare le sorti dell'incontro con uno stop a seguire su lancio millimetrico di Fabregas ed una conclusione sul primo palo. I contropiedi di Willian e Hazard certificano il successo dei Blues, scatenando il nervosismo dei padroni di casa. Nel finale, espulsi Aguero e Fernandinho.
Davanti al proprio pubblico per fronteggiare i primi della classe e superarli in classifica. Soltanto un punto di distanza separano City e Chelsea un minuto prima del fischio d'inizio del direttore di gara Taylor. Gli skyblues ricorrono formalmente alla difesa a tre, sfidando sullo stesso tavolo da gioco uno dei maestri della composizione: Antonio Conte. Il terzetto davanti a Bravo è composto da Otamendi, Stones e Kolarov, insostituibile per le sue doti di palleggio. Out, nuovamente, Kompany; così come Sterling. I due a protezione della retroguardia sono Fernandinho e Gundogan mentre Jesus Navas e Leroy Sanè fanno gli esterni a tutto campo. A giostrare dentro al campo David Silva e De Bruyne, unico riferimento offensivo Kun Aguero.
(3-2-4-1) Bravo; Otamendi, Stones, Kolarov; Fernandinho, Gundogan; Navas, Silva, De Bruyne, Sanè; Aguero.
Premiato come coach del mese, Antonio Conte ha ingranato la marcia giusta nel suo Chelsea, collezionando ben sette successi consecutivi. Dopo il 3-0 dell'Emirates, la svolta: passaggio all'assetto tattico preferito dal tecnico leccese, difesa impermeabile (soltanto un goal subito, quello di Eriksen nello scorso turno) e massimo sfruttamento delle risorse a disposizione. Essenziale David Luiz, perno centrale con mansioni alla Bonucci. Oggi, il brasiliano, è affiancato da Cahill e Azpilicueta. A centrocampo, il Chelsea deve fare a meno di Matic per un problema muscolare: dentro, dal 1', Cesc Fabregas che non era titolare proprio dall'ultima sconfitta con l'Arsenal. Lo spagnolo in mezzo assieme all'indispensabile Kante, il match-winner con gli Spurs Moses e Marcos Alonso presidiano le corsie esterne. Pedro-Costa-Hazard in avanti.
(3-4-3) Courtois; Azplicueta, David Luiz, Cahill; Moses, Fabregas, Kantè, Alonso; Pedro, Diego Costa, Hazard.
Si entra in campo all'Etihad, silenzio tombale per commemorare le vittime del Chape, scomparsi nel disastro aereo in Colombia. Sguardi fissi e persi nel vuoto, poi la battaglia. La strategia era chiara dal principio, notare i due moduli speculari e fare due più due era piuttosto semplice. Si gioca uomo-contro-uomo, la superiorità da sfruttare è quella qualitativa. Il Chelsea gioca bene negli spazi, si distende prontamente in larghezza e lavora meccanicamente sulle catene laterali. In grande spolvero Eden Hazard, che riceve qualche legnata dagli avversari in avvio e poi disegna calcio fluttuando tra le maglie celesti. E' di sua proprietà la prima chance della partita: assist di Costa, conclusione piazzata dai 18 metri che lambisce il palo.
La retroguardia dei Blues, però, scricchiola quando subisce le folate dei trequartisti del Manchester City. Sono i due numeri 10 ad incendiare l'incontro in termini di occasioni create. Aguero, al 21', estrae dal cilindro un mancino in girata scagliato sotto l'incrocio: reattivo Courtois con l'intervento a scacciare la minaccia. Esce alla distanza il City, segna pure quattro minuti più tardi con Fernandinho ma il guardalinee segnala offside e strozza le urla di gioia dalla gola dei tifosi. I padroni di casa attaccano prevalentemente sulla fascia destra (54,8%), rispetto alla zona centrale (19.6%) e quella sinistra (25.6%). Stupenda la manovra offensiva che porta Aguero a tu-per-tu con la porta. Parabola magica di Silva per il taglio di Sane, il tedesco fa da sponda per la conclusione dell'argentino: la figura di Azplicueta ribatte.
Nel finale tutto sembra orientarsi verso un tranquillo 0-0 ma il tocco di Cahill premia la spinta del City. Jesus Navas vola a destra, mette dentro un cross teso che il difensore inglese spizza con il piede sotto l'incrocio dei pali. Vantaggio dei citizens e sorpasso momentaneo in classifica.
Quella che si materializza nel secondo tempo è una partita che si piazza agli antipodi. La velocità, la perforabilità delle difese, gli spazi e le occasioni sono strettamente collegate per regalare a tutti i calciofili uno spettacolo raro. Le squadre mediamente lunghe, arricchite da errori individuali, consentono ai padroni di casa di sfondare in verticale. Ancora Aguero ad intraprendere un duello con Cortouis, poi De Bruyne a sparare sul portiere connazionale e infine, nuovamente KDB, a colpire la traversa da due passi a porta sguarnita.
La dura legge del goal si manifesta implacabile, con un singolo lancio - morbidissimo - di Cesc Fabregas per Diego Costa, il Chelsea pareggia. Al 60', lo spagnolo aggancia la sfera, rientra eludendo l'intervento di Otamendi e chiude sul primo palo beffando Bravo. Antonio Conte stabilizza la propria squadra nella propria trequarti, ricorrendo ad una tattica italiana come quella della difesa e contropiede. Il Manchester City continua a macinare gioco, campo e occasioni, divorando nuovamente una chance con il Kun: Courtois intercetta la botta dell'attaccante respingendo con i guantoni. Da situazione favorevole di corner, a svantaggio in meno di trenta secondi.
Il Manchester City subisce la rete del sorpasso al 69', con la velocità di un fresco Willian a saltare come birilli i difensori avversari. Il brasiliano, entrato ad inizio ripresa al posto di Pedro, mette il turbo e conclude con un diagonale che trafigge Bravo. Negli ultimi venti minuti, i Blues ergono il castello difensivo mentre Guardiola aumenta la trazione offensiva inserendo in campo Iheanacho e Yaya Touré. I citizens provano a scalfire ma non riescono ad entrare e Hazard, da prima punta per l'uscita di Costa, sigla il tris con un potente rasoterra sul primo palo. Al sesto minuto di recupero, Aguero perde la testa scalciando David Luiz e viene espluso. Punto esclamativo sul match: 1-3, 34 punti in classifica e +4 sui citizens.