Che il girone A di Champions League 2016/17 si sarebbe spaccato a metà era quasi scritto, chiaro e prevedibile sin dal giorno del sorteggio. Forse per questo non stupisce che Arsenal - PSG sia un vero e proprio spareggio per la testa della classifica. Ludogorets e Basilea sono per ora crollate sempre e annullatesi a vicenda - anche se gli svizzeri ospiteranno i londinesi all'ultima giornata, potendo dunque pensare a uno sgambetto. Una ragione in più per i Gunners per vincere questa sera e aggiudicarsi la prima piazza nello scontro diretto: la conquista di tre punti li vedrebbe salire a 13, con il PSG fermo a 10, e il computo degli scontri diretti totali a favore, dunque certi del vantaggio. Discorso identico vale per i francesi, mentre il pareggio rimanderebbe tutti i discorsi all'ultima giornata, ma mantenendo un occhio di riguardo per i gol in trasferta.
L'andata è terminata per 1-1 ed è stata perlopiù dominata dai parigini. Tante, troppe le occasioni divorate da un Cavani in pessimo stato di forma (due mesi e mezzo fa), murato ripetutamente anche da un Ospina versione deluxe. Poi, il pareggio di Alexis Sanchez, una dimostrazione di cinismo poco da Arsenal, segnale rassicurante per il prosieguo del cammino. Nervi tesi finali annessi, con Giroud e Verratti che non si scambiano cortesie e vengono entrambi allontanati dal terreno di gioco.
Il pareggio che ne è scaturito ha permesso ai Gunners di mantenere l'imbattibilità a livello storico contro il PSG, già affronatato nella Coppe delle Coppe edizione 1993/94: posta equamente suddivisa in Francia, sempre per 1-1, e 1-0 casalingo al ritorno firmato Kevin Campbell. Un buon auspicio?
Quel che è certo è che l'Arsenal non può permettersi un passo falso in casa, anche perchè cavalca una striscia aperta di 17 risultati utili consecutivi, ultima sconfitta quella interna con il Liverpool a inizio stagione. Al momento Wenger può anche contare su una differenza reti migliore rispetto ai francesi, +9 contro +6, ma la sensazione è che nessuno abbia nulla da perdere, dunque è lecito attendersi una partita di puro spettacolo, con due squadre determinate solo ad ottenere la vittoria.
Emery potrebbe teoricamente accontentarsi anche di un pareggio con gol, magari dal 2-2 in su, per avere gli scontri diretti a favore e sfruttare poi l'impegno più agevole, dovendo ospitare il Ludogorets all'ultima. Parola d'ordine è però attaccare, così come per la squadra di casa.
In attesa delle decisioni last-minute che sarà costretto a prendere, Wenger fa la conta degli infortunati: Bellerin e Cazorla saranno assenti, così come Lucas Perez e i lungodegenti, mentre restano in dubbio Ramsey e Walcott. L'alsaziano ha dichiarato in conferenza stampa che entrambi sono arruolabili, ma potrebbe decidere di non schierarli, così come Sanchez. Il gallese e l'inglese, oltre al cileno, contendono una maglia da titolare Chamberlain e Iwobi, mentre Ozil nel mezzo è intoccabile; davanti invece dovrebbe essere il momento di vedere Giroud, mentre in mezzo al campo agirà Xhaka, assistito dal solito Coquelin. Conferme in difesa, con Jenkinson e Nacho Monreal esterni e Mustafi-Koscielny coppia centrale davanti a Ospina.
In leggera emergenza anche Emery, che ha viaggiato a Londra senza Kurzawa, Pastore e Rabiot per infortunio e Aurier per problemi di visto, con Di Maria e Aréola non al meglio, per completare un quadretto infelice. Il portiere francese dovrebbe stringere i denti e scendere in campo (in caso, pronto Trapp), mentre la difesa è quasi obbligata e prevede Meunier a destra, Marquinhos e Thiago Silva in mezzo, Maxwell a sinistra e Kimpembe unica alternativa. Anche la mediana vede la spia accesa, anche se il trio Verratti-Motta-Matuidi offre garanzie. Davanti spazio al classico tridente con Lucas, Cavani e il Fideo, anche se quest'ultimo, non dovesse farcela, lascerebbe campo a Jesé o Ben Arfa.
Arbitro della sfida il signor Felix Brych, 41enne di Monaco di Baviera, internazionale dal 2007. Calcio d'inizio alle 20.45 all'Emirates Stadium di Londra.