Leicester e Club Brugge si affrontano di nuovo nel match valido per il girone G di Champions League: ne escono vincenti i padroni di casa, vincendo 2-1 e blindando così il primato nel gruppo. Non riesce il miracolo al Brugge, ultimo nel girone con 0 punti portati a casa ed ha bisogno di un miracolo per sperare in un posto in Europa League.
Ranieri schiera i suoi con il 4-4-2, Zieler fra i pali, Simpson e Fuchs sulle fasce con Morgan e Huth centrali. A metà campo Drinkwater e King formano la diga fra Albrighton e Mahrez, rispettivamente a sinistra e destra. In avanti out Slimani, gioca Okazaki al fianco di Vardy.
Per il Brugge formazione classica con Butelle in porta, Cools, Poulain, Mechele e De Bock a comporre la linea difensiva, Claudemir e Vanakern sulle fasce con Simons e Pina in mezzo al campo e in avanti Vossen e Izquierdo.
Inizia il match e i padroni di casa cercano subito di fare la partita, pressando alti la squadra avversaria e costringendola ad aspettare e provare a contrattaccare in contropiede. La prima occasione del match è però per la squadra belga con Izquierdo che va via bene sulla sinistra ma viene chiuso da Morgan al momento del tiro. Si batte come un leone Vardy fin dai primi minuti, e il Leicester passa l 5' in seguito ad una grande azione corale: Albrighton recupera palla e la cede a Fuchs che a sua volta mette un perfetto cross in mezzo verso Okazaki che anticipa i difensori e con il piatto destro batte l'incolpevole Butelle da distanza ravvicinata. Per il giapponese si tratta del primo gol in Champions League.
La squadra di Ranieri non si ferma e va vicina al raddoppio dopo pochi minuti con Mahrez, che da posizione defilata salta secco De Bock e calcia, trovando la pronta respinta del portiere belga. Va in crisi la difesa ospite nei minuti seguenti, mettendo in fila una serie di errori abbastanza clamorosi che rischiano di mettere in porta prima Mahrez e poi Okazaki, col giapponese che ben servito da Albrighton, dopo che Vardy aveva rubato palla a De Bock, non riesce a finalizzare. C'è solo il Leicester in campo, il Brugge ci prova con Izquierdo che se ne va in contropiede ma è bravo Zieler a chiudere in uscita. Passa così la prima mezz'ora, e proprio allo scoccare del 30' arriva il raddoppio degli inglesi con Albrighton che penetra in area e viene steso da Cools. Rigore netto che viene trasformato da Mahrez, quarto centro per il fenomeno algerino.
Fatica ad entrare in partita Vardy, forse a causa del gran lavoro sporco fatto dall'inglese in aiuto alla squadra, il Leicester continua comunque a comandare il gioco e a rendersi pericoloso in rapida sequenza con King, il quale impegna Butelle dai 20 metri, con Okazaki che non impatta al meglio il cross Albrighton e con Mahrez che prova il sinistro a giro dalla destra ma non trova il palo lontano. Finisce quindi sul 2 a 0 il primo tempo, Leicester in vantaggio e in totale controllo del match.
Nella ripresa non ci sono cambi, il Leicester decide di iniziare come aveva finito, spingendo sull'acceleratore e andando vicino al gol del ko, con Vardy anticipato di pochissimo da Butelle in uscita su bel cross di Mahrez. La partita sembra nelle mani della squadra di Ranieri, ma il calcio è strano, e proprio nel momento di miglior espressione del gioco del Leicester, arriva il gol del 2 a 1 del Brugge, che riapre clamorosamente la partita. Devastante azione di Izquierdo che parte in contropiede rubando palla a Fuchs, salta un avversario, scambia con Vossen e si invola verso l'area avversaria per poi lasciar partire un sinistro potente sotto la traversa.
Ranieri corre ai ripare decidendo di aspettare gli avversari abbassando il ritmo. Leicester che però trova il terzo gol, che viene però annullato allo sfortunato Vardy, pescato in posizione irregolare dopo aver segnato con uno splendido colpo di tacco. Si abbassano i ritmi, tutto ciò gioca a favore degli inglesi che possono amministrare e guadagnare tempo, anche grazie alle varie sostituzioni effettuate dai due allenatori con Ranieri che toglie Okazaki e Mahrez, autori dei gol, per inserire Schlupp e Gray, garantendo così maggior copertura e lasciando il solo Vardy a combattere nella metà campo offensiva. Il Brugge continua ad aspettare ma non rinuncia a farsi pericoloso, con Limbombe che da posizione defilata non trova la porta di poco e con Vossen che viene anticipato di un niente dal miracoloso intervento di Morgan che salva il Leicester.
Classica girandola di cambi per entrambi gli allenatori e si arriva senza troppe emozioni negli ultimi dieci minuti di gara, con il Leicester che si abbassa troppo e nel finale viene schiacciato dalla squadra belga che si getta alla ricerca disperata del pareggio. All'84' van Rhjin batte un angolo dalla destra trovando sul primo palo Vanaken il quale prolunga per Simons che manca di pochissimo l'appuntamento col facile tap-in. Passano due minuti e altro pericolo per la porta di Zieler quando su un altro corner battuto dalla destra, Huth anticipa Poulain sul secondo palo svirgolando il pallone che sfiora il legno e si perde sul fondo. Ci crede fino al 90' il Brugge con Vossen che brucia Fuchs e calcia da posizione simile a quella del gol di Izquierdo ma trova soltanto l'esterno della rete. Le ultime emozioni del match sono due cavalcate di Gray in contropiede, ma il centrocampista di Ranieri si divora il gol del 3 a 1 facendosi ipnotizzare per due volte da un super Butelle, migliore in campo tra i suoi assieme ad Izquierdo.
Finisce 2 a 1, il Leicester si qualifica agli ottavi, conquistando il primo posto del girone G e potendo sperare di trovare un'avversaria alla portata. Matematicamente fuori da tutto, invece, il Club Brugge. I belgi non possono agguantare neanche il terzo posto, occupato dal Copenaghen con sei punti di vantaggio sulla squadra di Michel Preud'Homme.