21 anni dopo, il Porto torna a visitare le fredde lande danesi, con un obiettivo chiaro: conquistare la prima vittoria all'ombra della sirenetta. I lusitani vanno in scena nella capitale, contro la squadra della capitale, l'FC Copenhagen, e lo fanno con il coltello dalla parte del manico, perchè entrambe le squadre sono totalmente padrone del proprio destino, ma Espirito Santo può sfruttare i due punti di vantaggio in classifica per aggiudicarsi definitivamente il pass per gli ottavi di finale, vincendo, o pareggiando e vincendo la prossima.
7 punti in classifica per il Porto, solo 5 per il Copenhagen, mentre il Brugge fermo a zero mantiene una minima speranza di Europa League e il Leicester in testa con 10 punti dorme sonni relativamente tranquilli, dovendo affrontare questa sera i belga in casa e potendosi accontentare di un punto per blindare la prima storica qualificazione alla altrettanto prima e altrettanto storica partecipazione in Champions League. Copenhagen - Porto è invece una pivotal game, come direbbero oltreoceano: l'unico precedente tra le due squadre, quello dell'andata - un 1-1 firmato dalle reti di Otàvio e Cornelius - ha lasciato invariate le carte in tavola, con tanti rimpianti per i portoghesi, i quali a quest'ora avrebbero potuto, in caso di vittoria, giocare solo per il primo posto.
"Pareggiare col Porto è un buon risultato, ma noi proveremo a vincere. Dobbiamo giocare con combinazioni veloci, i miracoli possono accadere". Così ha parlato Solbakken, nella conferenza stampa della vigilia. Già, gioco veloce, perchè le due torri davanti, Cornelius e Santander, sono ai box per problemi fisici, quindi il tecnico varerà un 4-1-4-1 con Pavlovic unica punta. Alle sue spalle, linea con Falk e Toutouh larghi, interni Delaney e Verbic, mentre il mediano di riferimento sarà Kvist. Difesa a quattro davanti a Olsen che si comporrà con Ankersen, Johansson, Jorgensen e Augustinsson.
Espirito Santo, dal canto suo, ha commentato così le due assenze dei danesi: "Sono giocatori importanti, ma rispettiamo il Copenhagen, non è solo questione di quei due, hanno dimostrato di essere una buona squadra. Dobbiamo concentrarci su noi stessi". L'avversario ha perso solo una delle ultime 30 partite in tutte le competizioni, dunque è chiaro l'intendo di voler dare il meglio. Il Porto proverà a farlo partendo dal 4-1-3-2, con Casillas tra i pali e linea a quattro con Maxi Pereira, Felipe, Marcano e Alex Telles davanti a lui, quest'ultimo sostituirà Layun, alle prese con una tendinite. In mediana out Ruben Neves, spazio quindi per Herrera e Oliver Torres, i quali giocheranno insieme a Otàvio più avanzati rispetto a Danilo, mediano designato, mentre davanti Diogo Jota dovrè supportare André Silva.
Arbitro della sfida, che si giocherà alle 20.45 al Parken di Copenhagen, sarà il serbo Milorad Mazic.