Quella con il Legia Varsavia era una sfida decisiva per il destino del Borussia Dortmund in Champions League, tre punti per conquistare passaggio del turno e primo posto nel girone, tre punti per rendere inutile ai fini della classifica la trasferta di Madrid. Per ottenere la vittoria, il nuovo mago di Dortmund, Tuchel, sceglie di sorprendere lasciando nuovamente in panchina Aubameyang ed anche Mario Gotze, apparso decisamente in forma sabato sera nella partita contro il Bayern Monaco, per dare spazio al ritorno di Marco Reus.
PRIMO TEMPO - Una sfida tra una squadra tedesca ed una polacca non potrà mai essere banale, ma ciò che è successo nei primi quarantacinque minuti di gioco al Signal Iduna Park ha davvero del clamoroso. Il Legia parte forte, trovando dopo sette minuti il primo calcio d'angolo della partita, da cui scaturisce anche il primo tiro verso lo specchio di Weidenfeller. Al 10' succede ciò che al calcio d'inizio sembrava impensabile per lo stato di forma mostrato dai gialloneri: il Legia passa in vantaggio. A siglare il vantaggio polacco è Prijovic, l'attaccante di origine serba ha bucato con un gran tiro dal limite dell'area il portiere tedesco che nulla ha potuto sulla sua conclusione. Il Dortmund, scosso dal gol subito, reagisce immediatamente e dopo appena sette minuti arriva il pareggio di Shinji Kagawa. Il giapponese, non pago della rete appena realizzata, si ripete dopo un solo minuto con un sinistro dal centro dell'area a completare il ribaltone giallonero. Il Dortmund però non si ferma e al 20' arriva anche il terzo gol, questa volta firmato da Nuri Sahin, abile a sfruttare una palla vagante in area dopo la punizione battuta da Reus. Continua il festival del gol con il 3-2 del Legia che prova a riaprire il match sempre con Prijovic, che ben servito in mezzo all'area da Bereszynski, trova l'angolino sinistro per battere nuovamente Weidenfeller. Il Dortmund subisce un po' il colpo ed il Legia va vicino al gol del tre pari, sempre con il proprio attaccante che colpisce la traversa con un tiro di destro da centro area, ma questa è la sveglia per i gialloneri. Passano infatti pochi secondi e sulla ripartenza tedesca arriva il gol del poker firmato da Dembele che dopo due assist decide di mettersi in proprio e battere Cierzniak con un tiro diretto all'angolino sinistro. Il Dortmund continua a spingere e prima della fine del primo tempo trova anche il gol del 5-2 con il rientrante Marco Reus e anche quello del 6-2 che però viene annullato a Kagawa per fuorigioco, ma è solo questione di tempo prima che arrivi in maniera regolare.
SECONDO TEMPO - Al rientro in campo infatti al Dortmund bastano sette minuti per trovare il sesto gol. A siglarlo è nuovamente Marco Reus che trova così una splendida doppietta al suo rientro in campo dopo lo stop. Il Legia però non ci sta a subire un parziale così pesante e quindi si ributta in avanti in cerca del terzo gol, anche se alla fine arriverà grazie ad un contropiede concluso in maniera vincente da Kucharczyk al 57'. I polacchi prendono quindi un po' di fiducia e continuano nel loro tentativo di diminuire il divario che li separa dai tedeschi, avvicinandosi al 6-4 con Radovic a cui però ci pensa un super Weidenfeller a negare la gioia del gol. Con il passare dei minuti, però, le forze dei polacchi iniziano a scemare permettendo ai giocatori del Dortmund di tornare a fare male. Al 75' Pulisic va vicinissimo alla rete con un colpo di testa che fa la barba al palo, mentre, due minuti più tardi, è Aubameyang ha centrare il legno alla destra di Cierzniak. Il gol però non tarda ad arrivare: Schurrle prova la gran botta, il portiere polacco si fa trovare pronto sulla sua conclusione, ma nulla può sulla ribattuta di testa di Passlack che sigla così il 7-3. Il risultato però è destinato a subire un altro ritocco e questa volta è nuovamente il Legia Varsavia a farlo. Appena rimessa la palla a centrocampo i polacchi si buttano in avanti trovando Nikolics solo in area che con tutta calma controlla e buca Weidenfeller per la quarta volta. Finita qua? Macchè. Al 93' arriva anche il gol dell'8-4 siglato ancora da Reus che conquista la sua prima tripletta in Champions League.